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ISRAELE E I SUOI RAPPRESENTANTI SONO STATI ESCLUSI DALL’EDIZIONE 2025 DELLA FIERA DEL LEVANTE DI BARI IN PROGRAMMA A SETTEMBRE – LA DECISIONE DELL’ENTE FIERISTICO ARRIVA  DOPO LA RICHIESTA FORMALE DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE BARESE, GUIDATO DAL SINDACO DEM VITO LECCESE, CHE HA DENUNCIATO LA “SISTEMATICA VIOLAZIONE DI DIRITTI UMANI DELLA POPOLAZIONE CIVILE” OPERATA DA ISRAELE A GAZA – LA REAZIONE DI MAURIZIO GASPARRI: “IL COMUNE DI BARI CONDOTTO DALLA SINISTRA È IN PREDA A UN ATTACCO DI AUTENTICO ANTISEMITISMO…”

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Estratto dell’articolo da www.ansa.it

 

michele emiliano - fiera del levante

La bandiera con la stella di David che non sventolerà. Uno stand che resterà vuoto. E qualche appassionato di artigianato che non potrà comprare i candelabri Menorah a sette bracci o i piccoli oggetti in ceramica decorata. Perché all'edizione 2025 della Fiera del Levante di Bari (in programma dal 13 al 21 settembre) non parteciperà Israele.

 

È quanto deciso dall'Ente fieristico che così si allinea non solo alla decisione presa dalla Regione Puglia nello scorso maggio di interrompere ogni tipo di relazione con rappresentanti istituzionali di Tel Aviv a causa del "genocidio in corso nella Striscia di Gaza", ma anche a quanto votato dal Consiglio comunale barese che con un ordine del giorno ha definito "non gradita" la presenza israeliana.

 

vito leccese

Nella campionaria del capoluogo che ha consegnato lo scorso 4 agosto le chiavi della città a Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i territori palestinesi sanzionata dagli Stati Uniti perché accusata di promuovere una campagna politica ed economica contro Usa e Israele, non ci sarà spazio per uno stand nella galleria delle Nazioni, tradizionale melting pot fieristico.

 

Ad annunciarlo è stata la Nuova Fiera del Levante spiegando di aver "accettato l'invito formale del sindaco di Bari, Vito Leccese, di non far partecipare Israele alle attività fieristiche, istituzionali ed economiche".

 

Il riferimento è a una pec con cui Palazzo di città specificava di ritenere "non gradita la partecipazione in qualsiasi forma dello Stato di Israele o di suoi rappresentanti fino a quando non porrà fine all'intervento militare nella Striscia di Gaza e alla sistematica violazione di diritti umani della popolazione civile".

 

maurizio gasparri partita del cuore

Da qui la decisione dell'ente fieristico di prendere le distanze "dalle atrocità del genocidio in corso contro il popolo palestinese" e di promuovere l'iniziativa per conferire il premio Nobel per la pace 2025 ai bambini di Gaza avanzata dalla fondazione 'L'isola che non c'è'. La scelta della Fiera ha sollevato reazioni.

 

Fra i primi ad esprimere sdegno per la decisione e solidarietà a Israele, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Il Comune condotto dalla sinistra e dal pessimo Leccese - afferma l'esponente forzista - è in preda a un attacco di autentico antisemitismo".

 

Immediata la replica del sindaco Leccese: "Gasparri che mi accusa di antisemitismo è una specie di grottesco cortocircuito della storia. L'esclusione di Israele non ha nulla a che vedere con il popolo israeliano. È solo un piccolo, doveroso gesto simbolico di protesta nei confronti del governo Netanyahu, responsabile della morte di 60mila esseri umani e dell'annientamento per fame di un popolo intero".

 

ELLY SCHLEIN VITO LECCESE

"Quanto alle lezioni di tolleranza da un nostalgico del fascismo, ringrazio il senatore Gasparri ma credo di poterne farne a meno".