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Andrea Tarquini per “la Repubblica”
Volare è sempre più croce e meno delizia: jet pieni, biglietti esauriti all’orario preferito, poi folle in attesa per i bagagli. Sempre più viaggiatori, frequent flyers o meno, scelgono dunque di portarsi il solo bagaglio a mano. Ecco la brutta notizia per tutti loro: la Iata (International air transport association) introdurrà in corsa nuovi standard di misure massime del “trolley”, riducendole fino al quaranta per cento rispetto a quelle – diverse da una compagnia all’altra, ma nel complesso simili – in vigore oggi. Non saranno direttive vincolanti, la scelta finale è lasciata ai vettori. Però almeno una quarantina di linee aeree, compresi big come Lufthansa o Emirates, sono interessate a seguirle. E quindi viaggeremo rinunciando, portando meno abiti, meno accessori, meno tutto.
Il bagaglio a mano si rimpicciolirà, dalla misura media attuale di 55x40x35 cm scenderà a 55x35x20. In media, significherà appunto il 40 per cento di spazio in meno. La scelta di quale secondo vestito o paio di scarpe, di quante camicie o bluse, di quant’altro non lasciare a casa imporrà rinunce.
Non si parla solo di meno lusso o eleganza nel look, bensì anche di sacrifici essenziali: chi vola per lavoro o affari deve sempre presentarsi al meglio, chi viaggia per ragioni personali ha ovviamente bisogno di spazio per ogni possibile ragione, dalle incertezze sul clima che troverà all’atterraggio al regalino a parenti o amici. Malcontento e mugugno di miliardi di cittadini del mondo sono programmati in partenza.
«Lamentele comprensibili, ma la scelta, pur non vincolante, è necessaria», si difendono alla Iata, «e si tradurrà in un vantaggio per tutti: per i passeggeri soprattutto, prima ancora che per le compagnie aeree », spiega il vicepresidente Tom Windmueller. Perché? Semplice: i voli – almeno in Europa, Nordamerica e Asia – sono sempre più spesso pieni. E secondo la Iata, soltanto riducendo le dimensioni massime dei trolley si potrà garantire a ogni passeggero di trovare a bordo spazio per il suo bagaglio a mano.
Preparatevi a rinunce, insomma. Oppure, se vi serve portare di più, viaggiate con bagaglio da stiva, quello che si consegna al check-in e che poi dovete aspettare. Poco in Europa centrale, Scandinavia, Asia, cioè nei migliori aeroporti del mondo, ma magari molto a Fiumicino o in altri scali- problema.
Non è finita: la Iata lascia libertà alle compagnie sul peso-limite del bagaglio a mano oltre il quale o paghi sovrapprezzo o parti senza. Oggi su voli Alitalia e Lufthansa è otto chili, Iberia non pone tetti, British concede fino a 23 chili, Air France e Klm dodici. Alcuni low cost fanno pagare un supplemento. Alternative? Volare in business con più franchigia, se puoi permetterlo. O con treni ad alta velocità, dove esistono. Ma non certo da Roma a New York, Mosca o Pechino. E allora, tutti ad arrangiarsi.
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