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L'ECO-TERRORISTA COL REDDITO DI CITTADINANZA - ALLA FINE LO HANNO PRESO, FEDERICO BUONO, OGGI 45ENNE: ANARCHICO ARRESTATO GIÀ NEL 2011 A MILANO MA POI RILASCIATO, È FINITO DI NUOVO NEI GUAI A TORINO 10 ANNI DOPO CON L'ACCUSA DI VOLER PREPARARE UNA BOMBA E DI ESSERE DIETRO UNA PAGINA WEB USATA PER PROPAGANDA E PER RACCOGLIERE (CRIPTO)FONDI PER FINANZIARE AZIONI ECO-TERRORISTE - PERCEPIVA IL SUSSIDIO GRILLINO E NEI SUOI DELIRI ONLINE DICEVA: "CHI C...O VI CREDETE DI ESSERE, IO SONO DIO, VOI NON SIETE NESSUNO"
Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera - Edizione Milano”
Estate del 2011. A Lambrate la Polfer ferma due uomini in giro di notte. Nello zaino hanno un impasto di fiammiferi e «diavolina». A casa, una parrucca, un passamontagna, 35 grammi di polvere da sparo recuperata da petardi svuotati, una tanica colma a metà di benzina. Sono anarchici-ambientalisti, gravitano attorno al centro sociale Telos di Saronno. «Sono bombe», l'accusa. Mesi dopo saranno assolti.
Torino, dieci anni dopo. Uno di quei due si aggira in un grande magazzino, reparto di idraulica: osserva i tubi filettati. In seguito compra lampadine alogene, un cavo tv, le «stelline». E poi, colla, una confezione di chiodi.
Negli stessi giorni, in casa armeggia con una sveglia, una lattina avvolta nel nastro isolante, teste di fiammifero, batterie, cavi elettrici. E sul web studia manuali: «Fare una bomba nella cucina di tua madre», il «Terrorist's handbook». «Il mio obiettivo è ammazzare», dice solo nella sua mansarda: «Sono un misantropo».
«Ora è tempo di fare qualcosa - scrive poi in una chat nascosta - Non solo parole. Vorrei provare a costruire un'arma o una bomba per insegnare agli altri». «Ho tutto», comunica dopo gli acquisti.
Da qualche anno però la Digos di Milano (con il supporto del Sevizio per il contrasto dell'estremismo e del terrorismo interno della polizia e dell'Aise) lo osserva: nel 2017 mezza America Latina ha chiesto supporto contro un'ondata di attentati.
Chiedono accertamenti su una pagina web usata per propaganda e per raccogliere (cripto)fondi per finanziare azioni eco-terroriste. L'indagine «Misantropia» è coordinata in una prima fase dal capo del pool antiterrorismo della procura milanese Alberto Nobili e dal pm Leonardo Lesti, e poi dal procuratore aggiunto di Torino Emilio Gatti.
Dietro al sito web, nascosto da mille cautele informatiche, c'è uno di quei due uomini arrestati nel 2011. È Federico Buono, oggi 45enne. Durante il processo milanese era diventato un simbolo: a fine 2011, mentre lui sceglie di non difendersi come forma di rifiuto completo dell'autorità, la Federazione Anarchica Informale fa esplodere una bomba all'Istituto italiano di cultura a Città del Messico per solidarietà al «compagno Fede».
All'epoca, la sua scarcerazione coincide con l'allontanamento dagli ambienti anarchici milanesi e torinesi. È deluso, si isola, sviluppa un odio totale per gli esseri umani, si avvicina all'Its, «Individualistas Tendiendo a lo Salvaje», organizzazione anarchica-ambientalista che sta sorgendo in Messico e ritenuta responsabile di un centinaio di attentati a simboli di progresso tecnologico, dal Cile, al Brasile, alla Scozia.
Vogliono eliminare l'essere umano che distrugge la natura. Gli obiettivi sono prima centri di ricerca, scienziati, colossi del tech, poi anche linee di autobus: 7 morti e una dozzina di feriti.
«Attacchiamo indiscriminatamente», rivendicano in una miscela di ecologismo sfrenato, misantropia e luddismo. Ieri gli agenti milanesi arrestano Buono a Torino. Evita tutti, è sempre al pc, percepisce il reddito di cittadinanza.
L'accusa è associazione con finalità di terrorismo: amministra un sito web di propaganda e raccolta fondi con quattro compagni sudamericani nascosti da un complesso sistema di reti «Tor» e «virtual machine» sul «dark web».
Ma c'è anche il «rischio concreto» che possa passare all'azione: fa sopralluoghi e foto a palazzi in centro a Torino. E nei suoi frequenti e sconnessi soliloqui minaccia: «Chi c...o vi credete di essere, io sono Dio, voi non siete nessuno».
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