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L’EFFETTO ZAIA SCUOTE LA LEGA E IL CENTRODESTRA – LA LISTA "ZAIA PRESIDENTE" POTREBBE BATTERE NETTAMENTE IN VENETO LA LISTA DEL CARROCCIO. E A QUEL PUNTO PER "IL CAPITONE" SAREBBERO DOLORI - LE ELEZIONI REGIONALI IN VENETO AVRANNO ANCHE UNA FORTE VALENZA NAZIONALE: SI CORRE PER LA LEADERSHIP DELLA REGIONE MA, DE FACTO, ANCHE PER QUELLA DELLA LEGA...
MARCO ANTONELLIS per Italia Oggi
Ormai è sempre più allarme regionali in casa Pd: in Veneto il governatore uscente Luca Zaia, secondo gli ultimissimi sondaggi, starebbe addirittura sfiorando l'80% dei consensi elettorali; numeri mai visti prima in un’elezione regionale che lancerebbero il Presidente del Veneto nell'olimpo della Lega e della scena politica italiana.
Proprio per questo Matteo Salvini comincia ad essere preoccupato anche se ufficialmente «con l'amico Zaia va tutto bene». In realtà, una vittoria del genere metterebbe a serio rischio la leadership salviniana tanto più che la «lista Zaia presidente» potrebbe sopravanzare di diversi punti percentuali (si parla di almeno 5) la «Lega per Salvini Premier».
A quel punto per il Capitano sarebbero dolori. Il timore tra i vertici di via Bellerio è quello di arrivare alla sera del 21 settembre e scoprire che la lista del «Presidente» ha superato nettamente quella della Lega di Salvini. Anche perchè, spiegano gli sherpa del partito, Zaia riesce a fare due cose che a Salvini non riescono proprio: essere trasversale ed essere apprezzato dai poteri forti. Non per niente, in Veneto il governatore uscente viene promosso anche dagli elettori Pd e 5Stelle.
GIORGIA MELONI LUCA ZAIA MATTEO SALVINI
Insomma, l'effetto Zaia potrebbe travolgere Matteo Salvini. Ed è proprio per questo che nel centrodestra ci si comincia a chiedere se non sarà proprio lui il successore di Berlusconi, l'uomo in grado di farsi «concavo e convesso» al fine di costruire e preservare al meglio l'unità del centrodestra nel prossimo futuro. Tutte cose, queste, che a Matteo Salvini non sono mai riuscite. Insomma, le elezioni regionali in Veneto avranno anche una forte valenza nazionale: si corre per la leadership della Regione ma, de facto, anche per quella della Lega.
Dalle parti di via Bellerio non sono pochi ormai a sperare che al posto di una Lega sovranista ed antieuropea possa finalmente prendere posto una nuova Lega moderata e pragmatica. Ma per la grande sfida tra i due, Zaia e Salvini, bisognerà spettare ancora un pò.
GIORGIA MELONI - LUCA ZAIA - MATTEO SALVINI
Difficile farlo ora con la Lega che a livello nazionale supera ancora il 20%, spiegano fonti del partito. Ma non appena l'asticella scenderà sotto questa soglia psicologica, i giochi si apriranno. Matteo Salvini lo ha capito benissimo ed è preoccupato: sa che il merito della vittoria in Veneto sarà tutta di Luca Zaia, così come in Liguria il merito andrà a Giovanni Toti. Quindi il Capitano non può far altro che spingere sulla candidata toscana Susanna Ceccardi.
Perchè questa e soltanto questa sarebbe la vittoria del Capitano leghista. Da qui i numerosissimi eventi nella Regione guidata da Enrico Rossi e la scelta di puntare sui suoi cavalli di battaglia: sicurezza, Covid e migranti. Conducendo così, nel medesimo tempo, una battaglia esterna contro il governo ed una «interna» contro la Meloni che vorrebbe sfilargli la leadership della coalizione e contro chi vorrebbe sfilargli quella del partito.
LUCA ZAIA MATTEO SALVINI E LUIGI BRUGNARO A VENEZIA CON L'ACQUA ALTA
matteo salvini luca zaia e le ciliegie
LUCA ZAIA MATTEO SALVINI
matteo salvini luca zaia e le ciliegie 2
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