giada bocellari mario venditti chiara poggi andrea sempio alberto stasi

“DOPO L’ARCHIVIAZIONE DI SEMPIO AVEVAMO CHIESTO DI AVERE ACCESSO AL FASCICOLO, MA CI ERANO STATI NEGATI PER DUE VOLTE GLI AUDIO DELLE INTERCETTAZIONI” - GIADA BOCELLARI, DA UNDICI ANNI IL LEGALE DI ALBERTO STASI, RIVELA DI NON AVER POTUTO VISIONARE LE INTERCETTAZIONI DEI FAMILIARI DI SEMPIO CHE OGGI HANNO PORTATO ALL’INDAGINE PER CORRUZIONE DELL’EX PM MARIO VENDITTI: “ALL’EPOCA ABBIAMO DOVUTO INCASSARE IL DINIEGO E LA VICENDA SI È CHIUSA LÌ”. E SULL’ARCHIVIAZIONE DI SEMPIO, CHE VENDITTI SI VANTA DI AVER DECISO IN “21 GIORNI, ANZI IN 21 SECONDI”, BOCELLARI RIVELA: “RIMANEMMO SORPRESI DALLA VELOCITÀ DELL’ARCHIVIAZIONE, A DISTANZA DI TRE MESI DA QUANDO ERA STATA ISCRITTA LA NOTIZIA DI REATO” - ED È VALIDO IL DNA TROVATO SOTTO LE UNGHIE DI CHIARA POGGI: PER I LEGALI DI STASI APPARTIENE A SEMPIO…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

1 - 'DNA SU CHIARA VALIDO,VERSO CONFRONTO ANCHE CON SEMPIO'. FAMIGLIA POGGI CONTRARIA, ESITI DEL TEST ENTRO IL 18 DICEMBRE

 

chiara poggi

(ANSA) - Il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi sarebbe valido. E' l'ipotesi che si basa sulle dichiarazioni del genetista Marzio Capra, storico consulente della famiglia della vittima, al termine dell'udienza di venerdì scorso davanti alla gip Daniela Garlaschelli.

 

"Per questa analisi sul dna dei margini ungueali - ha detto - dovremo effettuare tutti gli eventuali confronti".

 

PROVETTE DEL MAXI INCIDENTE PROBATORIO SUL DELITTO DI GARLASCO

 

Per la difesa di Alberto Stasi, per i pm e per i loro consulenti, uno dei due profili genetici presenti sulle unghie di Chiara è riconducibile ad Andrea Sempio, unico indagato (in concorso) nella nuova inchiesta per l'omicidio commesso nella villetta di via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007.

 

I legali e i consulenti dell'indagato e della famiglia Poggi, al contrario, hanno sempre sostenuto che il materiale genetico raccolto non fosse sufficiente per arrivare a un risultato attendibile.

 

Se il dna che ha fatto riaprire le indagini a carico dello storico amico di Marco Poggi è utilizzabile, verrà quindi sottoposto a confronto nell'ambito dell'incidente probatorio in corso.

 

L'avvocato Francesco Compagna, legale del fratello della vittima, venerdì ha precisato che nel corso dell'udienza "sono stati esposti gli esiti dei primi lavori sul dna". Dna che "non era attribuibile, non c'era nessun elemento - ha aggiunto -, ci sono dei dati probatori reali. Stiamo dando l'impressione agli italiani che non esistono le scienze forensi, che ognuno può fare una relazione".

andrea sempio a pomeriggio cinque

 

I periti incaricati dal giudice di eseguire tutti gli accertamenti, ossia la genetista Denise Albani e l'esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani hanno chiesto e ottenuto una proroga di 70 giorni, quindi fino al 18 dicembre, per completare le analisi.

 

Un terzo perito, Giovanni Di Censo, è stato poi nominato per occuparsi delle impronte sulle paradesive e di quelle trovate sul pacco di cereali e sul sacchetto della spazzatura, se saranno ritenute utilizzabili.

 

Come stabilito dalla gip durante l'ultima udienza, resta fuori dall'incidente probatorio l'ormai nota impronta 33, individuata su una parete delle scale che portano al seminterrato nella villetta dei Poggi e attribuita dagli inquirenti a Sempio, difeso dai legali Massimo Lovati e Angela Taccia.

chiara poggi 1

 

"Abbiamo insistito ancora una volta per chiedere che si accertasse la verità sull'impronta 33 che per noi non è attribuibile a Sempio", ha detto l'avvocato Compagna.

 

"Questo è motivo di grande amarezza, perché ci aspettavamo che l'incidente probatorio fosse il momento del chiarimento. Invece il paradosso è che si vanno ad analizzare delle impronte che sono totalmente irrilevanti e quella che si ritiene essere rilevante non viene analizzata perché ciascuno si vuole tenere nel cassetto la propria consulenza e impugnarla".

 

meme su alberto stasi by 50 sfumature di cattiveria

Per discutere i risultati degli accertamenti si tornerà in aula il prossimo 18 dicembre, mentre intanto proseguono le indagini parallele dei pm di Brescia a carico dell'ex procuratore pavese Mario Venditti, con al centro un appunto con scritto "Venditti gip archivia x 20.30 Euro" sequestrato lo scorso maggio a casa dei genitori di Sempio.

 

L'accusa, che ha portato a una serie di perquisizioni venerdì mattina, è quella di corruzione in atti giudiziari, ossia l'aver ricevuto del denaro per archiviare l'inchiesta sul 37enne nel 2017. Accuse negate dagli stessi genitori di Sempio, intervenuti nel programma Quarto Grado, affermando di non aver "mai dato una lira" all'ex magistrato.

 

2 - «STASI SCONCERTATO DAL CASO VENDITTI SEMPIO ARCHIVIATO TROPPO IN FRETTA». L’AVVOCATA BOCELLARI: CI NEGARONO ANCHE I FILE

Estratto dell'articolo di Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”

 

giada boccellari

«Alberto? Chiaramente, anche lui è rimasto sconcertato. Anche se in questi mesi ha scelto di non seguire troppo quello che sta avvenendo. Diciamo che apprende l’indispensabile, e per il resto va avanti con la sua vita».

 

Quell’«Alberto» è Stasi, il 42enne ex fidanzato di Chiara Poggi, condannato a 16 anni per l’omicidio della 26enne. A raccontarne la reazione alle ultime novità è Giada Bocellari, da undici anni suo legale […]

 

[…]

Quel fascicolo nasceva da un esposto della madre di Stasi. Ai tempi avevate percepito nulla di strano?

ANDREA SEMPIO

«[…] l’archiviazione, a distanza di tre mesi da quando era stata iscritta la notizia di reato: eravamo rimasti stupiti dalla velocità, non dal provvedimento in sé».

 

Perché?

«C’era una sentenza definitiva da sconfessare, cosa non semplice. E quindi la decisione non era sembrata anomala. Ma la tempistica, quella sì, ci era sembrata un po’ veloce.

E, soprattutto, ci aveva lasciato perplessi un fatto: dopo l’archiviazione — autorizzati — avevamo chiesto di avere accesso al fascicolo, ma ci erano stati negati per due volte i file audio delle intercettazioni».

 

MARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIO

Parla di quelle intercettazioni che — secondo l’accusa — sarebbero state in alcuni casi non trascritte?

«Sì, certo. Avevamo dovuto incassare il diniego, e la vicenda si era chiusa lì».

 

Cosa cambia per la nuova inchiesta su Garlasco?

«Nel momento in cui dovesse essere confermata l’ipotesi accusatoria, andrà di sicuro a incidere anche sul procedimento di Pavia su Sempio, e più in generale sull’eventuale revisione di Stasi. È evidente.

 

Ad esempio, non si potrà più dire per Sempio che c’è stata un’archiviazione, a quel punto. E a mio modo di vedere sarebbe anche un grave indizio a carico di Andrea: insomma, è opinione comune pensare che se una persona è innocente non ha motivo per porre in essere certe condotte».

CHIARA POGGI ALBERTO STASI

 

Quando chiederete la revisione del processo di Stasi?

«È ancora presto […] ».

GIUSEPPE SEMPIO DANIELA FERRARIMARIO VENDITTI E ANDREA SEMPIOCHIARA POGGI GARLASCO