FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Irene Soave per il “Corriere della Sera”
Cosa sta succedendo alla corte del ricchissimo Mohammed VI, sovrano assoluto del Marocco? «Di recente» (la data è secretata, ma la notizia è uscita ieri) il suo palazzo di Marrakesh è stato violato da un clamoroso furto: gioielli e orologi del re, tra cui un Patek Philippe da 1,2 milioni incrostato di 893 diamanti, rubati da un' alleanza di scugnizzi di una gang locale e aiutanti di camera del sovrano. Imprecisata la data del furto, imprecisata la lista della refurtiva: la stampa nazionale ne parla poco, e ciò che succede a palazzo - nei 12 palazzi di re Mohammed, quinto uomo più ricco d' Africa - resta a palazzo.
Ma come spesso accade, un mistero ne riapre un altro: e così, riallertata dall' inizio del processo ai ladri di corte - 25 imputati, fra loro una dama e vari gioiellieri - la stampa internazionale è tornata a chiedersi che fine ha fatto la principessa consorte Lalla Salma, che non appare in pubblico, salvo due eccezioni, da dicembre 2017.
Anche lei è stata vista per l' ultima volta a Marrakesh: era aprile 2019, e un' inchiesta di Le Figaro ipotizzava che il marito l' avesse esiliata «in una località segreta del Marocco», o in Grecia o negli Stati Uniti; pochi giorni dopo, non lontano dal palazzo reale, la sua chioma fulva era stata avvistata, a piede libero.
Ma si vociferava già di divorzio, in corso o consumato: Lalla Salma, nata Bennani, spesso definita «femminista», laureata in ingegneria informatica e prima principessa consorte a essere insignita del titolo ufficiale da un re del Marocco, passava per una sorta di Meghan Markle maghrebina, insofferente anche al marito. Che forse l' avrebbe ripudiata; secondo alcuni giornali, sarebbe stata lei invece a voler divorziare.
Il giornale online Afrik , in un editoriale, dà conto ora di voci nell' entourage del re sul «caos» in cui l' assenza di Lalla avrebbe precipitato il menage del palazzo. E proprio tra le «frequentazioni equivoche» a cui il re si sarebbe dato in sua assenza sarebbero da ricercare le «talpe» che hanno aperto la porta a volgari ladri da strada.
Certo la ricchezza di Mohammed, re di un Paese povero, i sospetti sulla fine del suo matrimonio, i suoi frequenti viaggi all' estero non fanno bene all' immagine di «re dei poveri» con cui si era accreditato presso i suoi sudditi: il Patek Philippe rubato era già stato al centro di un piccolo scandalo quando una volta sola, in un evento pubblico nel 2018, il ricchissimo re lo aveva indossato. Oggi è finito in mano ai ricettatori, e sui social qualche suddito ridacchia che è giusto così.
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