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"MI È CADUTO L'ASCIUGAMANO E PER ERRORE MI SONO SCATTATO FOTO DEL MIO LUI..." - È QUELLO CHE SCRIVEVA IL POLITICO PORCELLONE DI PARMA (PADRE DI FAMIGLIA) CHE, COME RIVELATO DA QUESTO DISGRAZIATO SITO, INVIAVA FOTO DEL SUO AUGELLO ALLE RAGAZZE CON CUI MESSAGGIAVA - LA TESTIMONIANZA DI UNA DI LORO: "DUE VOLTE MI È STATO DETTO CHE MI SAREBBE ARRIVATA UNA FOTO COMPROMETTENTE, DUE VOLTE HO DETTO NO. MA LUI ME L’HA MANDATA LO STESSO - NEGLI ANNI HO SCOPERTO CHE ERAVAMO CINQUE DEL MIO STESSO GRUPPO DI AMICHE AD AVER RICEVUTO QUESTE FOTO..." - CHI E' IL POLITICO PORCELLONE?

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Da www.parmatoday.it

 

Dick Pic

"Permettetemi di fare una premessa: tornassi indietro agirei diversamente. Mi dispiace veramente tantissimo per tutte quelle che - come me - hanno ricevuto quelle foto. Si tratta di una molestia, di una violazione". Chi parla è Ketty (nome di fantasia), una delle ragazze che ha ricevuto le foto hard da parte di un politico di Parma.

 

Come rivelato da Dagospia, 'l'uomo, sposato che si mostra sui social come un perfetto padre di famiglia', avrebbe contattato diverse donne in un modo poco ortodosso, inviando via Whatsapp immagini compromettenti.

 

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Le conversazioni in questione, rivelate in esclusiva a ParmaToday.it, cominciavano spesso con un tono goliardico. "Ho tolto i punti in testa finalmente e mi sono fatto doccia.. per risponderti mi è caduto asciugamano e per errore mi sono scattato foto del mio lui... Tutto casuale”

 

"Non mi sembrava una situazione da denuncia, onestamente - dice Ketty a ParmaToday.ti -.  Due volte mi è stato detto che mi sarebbe arrivata una foto compromettente, due volte ho detto no. Ma lui me l’ha mandata lo stesso". Tutto è nato per caso: "Molte volte ci siamo scambiati messaggi legati al contesto lavorativo. Io lo contattavo, lui mi contattava ma erano conversazioni legate a circostanze di lavoro.

 

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Ma dopo un po’ la chiacchierata virava su altro. E, quasi all'improvviso, leggevo in chat cose del tipo: 'Mi mandi una foto?', oppure: 'Ti mando una foto?'. 'lo intanto mando. Scommessa valida?'. Le conversazioni erano di questo tipo. Negli anni ho scoperto che, purtroppo, eravamo tre, quattro o cinque del mio stesso gruppo di amiche ad aver ricevuto queste foto.

 

Ho iniziato a essere preoccupata e ho realizzato che si trattava di una roba complicata. Una di queste mie amiche si è arrabbiata molto per la stessa cosa successa a lei sei anni fa. Io ho commesso l'errore di prenderla in maniera più leggera, l’ho derubricata e non gli ho dato il peso che onestamente gli andava dato e gli avrei dato oggi. Sentendo tutte le persone che l’avevano ricevuta mi è parso di capire che c’è dietro a questa situazione un grave problema. Dal punto di vista umano mi è dispiaciuto, dico la verità.

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Ma lui mi ha mandato due foto simili a distanza di qualche mese. Dopo un po' le cancellava. Trenta secondi, poi eliminava la foto. Forse perché sapeva di aver fatto qualcosa di preoccupante. Il mio dispiacere è quello di non aver fatto qualcosa prima. Se avessi agito, magari lui si sarebbe curato prima. Questa è una molestia".