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OGNI ERRORE NASCONDE UN’OCCASIONE - IL FRISBEE NASCE DAI PIATTI DELLE TORTE: GLI STUDENTI AMERICANI SI LANCIAVANO LE TORTIERE VUOTE DELLE MENSE SCOLASTICHE, FORNITE DALL “FRISBIE PIE CO.” – ANCHE IL RUGBY FU INVENTATO PER CASO: NEL COLLEGE DELLA CITTÀ DI RUGBY, IN INGHILTERRA, LO STUDENTE 17ENNE WILLIAM WEBB ELLIS DURANTE UNA PARTITA DI CALCIO SBAGLIÒ AZIONE E INIZIO’ A CORRERE CON LA PALLA IN MANO – DAL VIAGRA AL PING-PONG FINO AI POST-IT: LE MIGLIORI INVENZIONI NATE PER ERRORE…

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Estratto da “S-Print” – la newsletter gratuita di Emanuela Audisio per www.repubblica.it

 

ping pong 4

Gli errori geniali. E alla fine vincenti. La perfezione che nasce per sbaglio. Da quello che sembra un fallimento eccellente. Crediamo che un’idea, un’arte, uno stile si costruiscano con pezzi giusti, ci ostiniamo a eliminare ogni attrito, convinti dell’importanza dell’impeccabilità. [...]

 

Anche lo sport spesso è nato sbagliato. Il tennistavolo, dall’88 sport olimpico, è iniziato come attività da dopo cena. Gli ufficiali militari britannici in cerca di intrattenimento si divertivano a usare i coperchi delle scatole di sigari come racchette. Allineavano i libri come una rete e usavano un tappo di champagne per pallina.

FRISBEE

 

Il frisbee nasce dai piatti delle torte. C’era una pasticceria del Connecticut, la ditta Frisbie Pie Co., che forniva crostate alle mense scolastiche, gli studenti del New England usavano lanciarsi per gioco le tortiere vuote, teglie circolari di latta. Poi due veterani della Seconda guerra mondiale, Warren Franscioni e Walter Morrison, si misero a lavorare in garage per cercare di ottenere un disco di plastica aerodinamico. Nel ’48 brevettarono il Flying Disc, ma tutti lo ribattezzarono frisbee.

 

WILLIAM WEBB ELLIS

Il 1° novembre 1823 nel college della città di Rugby, nel Warwickshire, lo studente 17enne William Webb Ellis durante una partita di calcio sbagliò azione: prese la palla con le mani e continuò a correre. Era una violazione delle regole, ma in quel momento inventò il rugby.

 

L’INVENZIONE DEI POST-IT

[…] Nel ’68 Spencer Silver, un ricercatore della 3M (l’azienda manifatturiera del Minnesota che quarant’anni prima aveva brevettato lo scotch), inseguiva un sogno: realizzare il nastro adesivo più potente al mondo, in grado di essere usato in tutti i campi dell’ingegneria, dall’edilizia all’aeronautica. Ma il suo prototipo si rivelò un fallimento: il collante da lui creato in laboratorio, tagliato in sfere di carta di piccolo diametro, era così debole da non essere in grado di tenere insieme due pezzi di cartone senza scollarsi in pochi minuti.

 

SPENCER SILVER

Sei anni dopo Arthur Fry, un collega di Spencer, ebbe un’intuizione. Fry aveva l’hobby di cantare in un coro ed era frustrato da un problema: i numerosi segnalibri che posizionava all’interno del libro dei canti scivolavano dalle pagine, rendendogli impossibile concentrarsi. Così si ricordò di quel collante sbagliato che aveva un vantaggio: non lasciava residui sulle superfici, nemmeno su quelle più fragili, come i fogli di un libro.

 

E se avesse usato l’adesivo per incollare i segnalibri alle pagine, impedendogli di cadere? Quando la 3M decise di testare il prodotto in azienda, scoprì un comportamento interessante: quei quadratini adesivi venivano utilizzati dai colleghi per lasciare messaggi ai vicini di scrivania o per annotare appunti volanti durante le riunioni. I post-it sono nati così. E un errore si è trasformato in un business da 1 miliardo di dollari l’anno.

 

COME NACQUE IL VIAGRA

Anche il Viagra è figlio di un fallimento: testata nel ’91 come medicina per curare i problemi cardiovascolari tra cui l’angina pectoris, la pillola blu si rivelò inefficace. Ma quando i suoi effetti collaterali divennero chiari ai ricercatori, il potenziale commerciale del farmaco fu subito evidente. […]

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