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MORTAXI VOSTRI! – A MILANO IL COMUNE HA INFLITTO 45 GIORNI DI SOSPENSIONE DAL SERVIZIO A UN TASSISTA CHE HA RIFIUTATO UN CLIENTE PERCHÉ VOLEVA PAGARE CON IL POS – UN SECONDO GUIDATORE DI TAXI È STATO FERMATO PER 33 GIORNI PERCHÉ, DOPO AVER ACCOMPAGNATO UN PASSEGGERO DAL CENTRO DI MILANO ALL'AEROPORTO DI MALPENSA, HA CHIESTO UNA TARIFFA SUPERIORE A QUELLA PREDETERMINATA, OVVERO 136 EURO INVECE DI 110…
Estratto dell’articolo da www.tgcom24.mediaset.it
Vita difficile per i tassisti milanesi che rifiutano il pagamento elettronico delle corse e non rispettano il regolamento comunale. Sono tre gli episodi riferiti da Il Giorno sanzionati dalla Commissione tecnica disciplinare dell'area Strategie innovative per i trasporti del Comune di Milano. Fino a un mese e mezzo di stop per le auto bianche che trasgrediscono le norme nel bacino aeroportuale lombardo.
Il quotidiano Il Giorno riferisce di un episodio simbolo accaduto nel primo pomeriggio del 9 aprile davanti all'ospedale Fatebenefratelli. Un paziente si è visto rifiutare la corsa quando ha detto di voler pagare con la carta di credito.
Lasciato a terra, denuncia l'accaduto e il caso finisce nella determina dirigenziale dell'area Strategie innovative per i trasporti del Comune. Viene così disposta una severa punizione: 45 giorni di sospensione dal servizio. Il tassista, infatti, avrebbe violato le norme nel bacino aeroportuale lombardo.
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Altri due i casi di tassisti milanesi sanzionati dalla Commissione, come riporta Il Giorno. Uno è stato fermo 33 giorni, per un episodio del 26 maggio, quando ha accompagnato un cliente dal centro di Milano all'aeroporto di Malpensa e ha chiesto a fine corsa una tariffa superiore a quella predeterminata per qualsiasi tipo di percorso con partenza da Milano e arrivo nello scalo varesino (136 euro invece di 110), rilasciando anche "una ricevuta incompleta". Da qui la sospensione dall'attività, con l'obbligo di restituire al passeggero quei 26 euro in più.
E ancora, il 18 giugno, un terzo tassista, controllato dalla polizia locale a Linate, indossava una tuta da ginnastica. Un tipo di abbigliamento vietato dall'articolo 44 del regolamento comunale, lettera k, comma 1: "È vietato ai conducenti di autoveicoli in servizio indossare canottiere, pantaloni corti, ciabatte o tute da ginnastica". Per lui solo un richiamo "a una puntuale osservanza del regolamento".
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