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"IO, STUPRATA NELL'ASCENSORE. IL MIO CORPO, COSÌ SPORCO, ERA SCARTO E OGGETTO” – LA LETTERA DELLA PRESUNTA VITTIMA DELLO STUPRO SULLA CIRCUMVESUVIANA SCRIVE UNA LETTERA DOPO LA SCARCERAZIONE DEL SECONDO DEI TRE PRESUNTI AGGRESSORI: “MI SEMBRAVA DI ESSERE AVVOLTA DALLA NEBBIA MENTRE MI TRASCINAVO SU QUELLA PANCHINA. MI SONO SEDUTA E NON L’HO AVVERTITO PIÙ (IL SUO CORPO, NDR). HO COMINCIATO AD ODIARLO E POI A..."

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Da corriere.it

 

NAPOLI - RAGAZZA STUPRATA NELLA CIRCUMVESUVIANA

«Dopo che il corpo era diventato scarto e oggetto, ho provato una sorta di distacco da esso. Il mio corpo, sede della mia anima, così sporco». Sente di non essere creduta C., la 24enne di Portici (Napoli) che da giorni sostiene, con forza, di essere stata vittima di violenze, la sera dello scorso 5 marzo, per mano di tre giovani della vicina San Giorgio a Cremano, due dei quali scarcerati dai giudici del Tribunale del Riesame di Napoli nel giro di sei giorni l’uno dall’altro, scatenando un vespaio di polemiche.

 

«Avvolta nella nebbia»

presunto stupro circumvesuviana

Dopo 15 giorni trascorsi in casa, nello studio del suo legale Maurizio Capozzo, la ragazza ha scritto una lettera con la quale ha inteso ricordare quei tragici momenti e manifestare apertamente i suoi sentimenti e il suo dolore: «Mi sembrava di essere avvolta dalla nebbia mentre mi trascinavo su quella panchina dopo quelli che saranno stati 7 o 8 minuti», scrive ancora la ragazza di suo pugno nella lettera. «Mi sono seduta e non l’ho avvertito più (il suo corpo, ndr). Ho cominciato ad odiarlo e poi a provare una profonda compassione per il mio essere. Compassione che ancora oggi mi accompagna, unita ad una sensazione di rabbia impotente, unita al rammarico, allo sdegno, allo sporco, al rifiuto e poi all’accettazione di un corpo che fatico a riconoscere perché calpestato nella sua purezza».

 
Uno sguardo verso il futuro

presunto stupro circumvesuviana

Dopo tante parole di dolore affiora uno spiraglio di speranza, un pensiero rivolto al futuro: «Mi piacerebbe essere a capo di un’associazione che si occupa della prevenzione, della tutela e della salvaguardia delle donne, ragazze, bambine a rischio - scrive ancora la ragazza -, perché donare se stessi e il proprio vissuto per gli altri è l’unico modo per accettarlo». 

 

La giovane venne trovata in lacrime su una panchina della stazione della Circumvesuviana della stazione di San Giorgio a Cremano. A un ragazzo, che le si era avvicinato, disse che poco prima era stata violentata da tre giovani, nell’ascensore della stazione. I tre vennero individuati e arrestati, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Decisive per identificarli le immagini della videosorveglianza. Dopo le due scarcerazioni decise dal giudice, rimane in cella il terzo giovane, 19enne. Il Riesame fisserà l’udienza all’inizio della prossima settimana.

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