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Estratto dell’articolo di Fabio Tonacci per repubblica.it
UCRAINA ABBATTE VELIVOLI DI MOSCA CON I PATRIOT OCCIDENTALI
Quella che per gli ucraini è “la più riuscita operazione contro l’aviazione russa dal 1970 a oggi” potrebbe creare qualche problema agli alleati. Si scopre infatti che la squadra di velivoli distrutti il 13 maggio scorso nei cieli della regione russa di Bryansk (un Sukoi Su-34 con bombe teleguidate, un Su-35s, due elicotteri Mi-8 con sistemi elettronici che rendono cieca la difesa aerea ucraina e un drone) sono stati abbattuti con i Patriot, di fabbricazione americana, che sono stati donati da Stati Uniti, Germania e Paesi Bassi.
E lo si scopre perché sul canale televisivo militare è stato mostrato uno dei sistemi Patriot attualmente in funzione che, sulla copertura d’acciaio, ha incisi gli obiettivi colpiti e la relativa data. Tra cui, appunto, i cinque del 13 maggio scorso.
ucraina missili patriot americani
La notizia circola da qualche ora su alcuni siti di informazione. Il portavoce dell’aviazione ucraina Yuriy Ihnat finora non ha confermato né smentito che i Patriot abbiano colpito in Russia. “No comment”, è la risposta che si ottiene oggi a domanda diretta: le formule di rito di quando una storia è vera ma per evidenti ragioni è meglio non rivendicarla pubblicamente.
Il sistema missilistico di difesa terra-aria Patriot è installato a protezione di Kiev ma a quanto si riesce a ricostruire una delle batterie a disposizione il 13 maggio era stata spostata a nord, più vicina al confine con Bryansk. Il radar di rilevamento oggetti in volo del Patriot è stato attivato per un tempo minimo, quanto è bastato per identificare la pattuglia aerea in avvicinamento riducendo il rischio di essere individuati dai sistemi russi. Da quando sono a disposizione delle forze armate ucraine, infatti, i Patriot sono l’obiettivo prioritario per i jet e i droni kamikaze di Mosca. Sono riusciti a danneggiarne uno qualche giorno dopo, il 16 maggio, senza però neutralizzarlo.
È la prima volta che gli ucraini mettono a segno un’operazione preventiva del genere in territorio della Federazione. Il sito Censor.Net, di solito bene informato su questioni tattiche-militari, localizza 80 chilometri oltre il confine ucraino il punto dove i Sukoi e gli elicotteri di appoggio sono stati tirati giù prima che potessero attaccare. Undici membri degli equipaggi sono morti.
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