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Chiara Spagnolo per repubblica.it
E' stato interrogato per ore, nella tarda serata di lunedì 11 settembre, il diciassettenne di Alessano fidanzato con Noemi Durini, la studentessa sedicenne di Specchia (nel Basso Salento), scomparsa dal 3 settembre. Il suo nome non è iscritto nel registro degli indagati del fascicolo aperto per sequestro di persona ma sulla sua figura sono concentrate le attenzione dei carabinieri, considerato che sarebbe stato l'ultimo a vedere la ragazzina all'alba del 3 settembre, come mostrano le immagini riprese da una videocamera di sorveglianza.
Il giovane ha ammesso di avere incontrato Noemi in quella circostanza ma ha poi dichiarato di averla lasciata nei pressi di un campo sportivo e di non sapere nulla delle ragioni per cui non ha fatto rientro a casa. Le sue dichiarazioni, anche nell'interrogatorio di lunedì, sono risultate a tratti lacunose e la sensazione è che sappia più di quello che ha riferito.
Non è ancora chiaro, del resto, il motivo per cui la studentessa sia uscita di casa all'alba di dieci giorni fa, senza portare con sé borsa, cellulare, portafogli e indossando solo leggins neri, scarpe Adidas e una maglietta. L'ipotesi più probabile è che volesse parlare velocemente con il fidanzato, con il quale aveva scambiato una serie di messaggi per tutta la serata di sabato, e che immaginava di tornare presto. Nell'abitazione al civico 73 di via Madonna del Passo, invece, non è più rientrata. I genitori hanno atteso due giorni prima di denunciarne la scomparsa, convinti che si trattasse di una bravata, simile a quelle già fatte altre volte dalla figlia.
"Quando si arrabbiava diceva ora me ne vado ma non durava mai così tanto" ha raccontato la nonna materna Vincenza Cacciatore, spiegando che la famiglia era contraria alla relazione con quel ragazzo di Alessano, che consideravano "un poco di buono". Tutti i tentativi di far desistere Noemi dal rapporto, però, erano sempre andati a vuoto, tanto che la giovane continuava a pubblicare su facebook le fotografie insieme a lui, commentando che a dispetto di tutti e tutto il loro amore continuava. Proprio su facebook si concentra l'attenzione degli investigatori, che non tralasciano quel post del 23 agosto, "Non è amore se ti fa male, non è amore se ti controlla..." in cui la sedicenne ha condiviso una poesia dalla pagina 'Amor del Pendejos'.
Quelle parole potrebbero essere solo una coincidenza oppure il segnale che qualcosa nel rapporto con il fidanzatino si era incrinato e che Noemi si sentiva personalmente coinvolta in una situazione di amore pericoloso. La ricostruzione di tale aspetto della storia tra i due giovanissimi risulta particolarmente complicata e passa anche attraverso l'ascolto delle amiche più care di Noemi. E mentre l'attività investigativa va avanti sono riprese le ricerche sul territorio.
Lunedì le attività - con l'ausilio delle unità cinofile dei vigili del fuoco - si sono concentrate soprattutto attorno ad Alessano, il paese del diciassettenne, che nel corso degli interrogatori si sarebbe lasciato sfuggire qualcosa per circoscrivere quella pare del Basso Salento. Al setaccio le gole di Barbarano poi l'area archeologica di Macurano, l'ex mattatoio Fattore, le cave dismesse. E ancora: grotte, vore, pozzi, "anche quelli non censiti", come ha spiegato il coordinatore degli uomini della Protezione civile Cosimo Carbone. In campo 15 squadre al giorno, composte da 40 volontari e una decina di vigili del fuoco, a cui dovrebbe aggiungersi un elicottero.
Numerose le persone che nelle ultime ore hanno dato la disponibilità a partecipare alle ricerche - recandosi presso il centro Capsda di Specchia trasformato in centrale di coordinamento - ma la Prefettura di Lecce ha disposto che le attività siano condotte solo dagli specialisti per non rischiare di distruggere eventuali indizi. Il sindaco di Specchia, Rocco Pagliara, intanto ha chiesto all'Asl di fornire supporto psicologico alla famiglia di Noemi. La mamma Imma (con la quale la ragazza vive dopo la separazione dal padre,
insieme con la sorella di 9 anni mentre quella più grande di 22 frequenta l'università al nord) si è recata nei luoghi in cui, di volta in volta, sono stati segnalati possibili ritrovamenti ma si è trattato sempre di falsi allarmi. False anche le segnalazioni di avvistamento in altre regioni, giunte dopo la pubblicazione della foto con appello su internet. Mentre passano i giorni le speranze di trovare la ragazza in vita si affievoliscono sempre di più.
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