alika ogorchuckwu civitanova

RAZZISMO MORTALE - “PENSO CHE SE PER TERRA CI FOSSERO STATI DUE BIANCHI, LA GENTE SAREBBE INTERVENUTA. INVECE MIO MARITO ERA NERO E QUINDI NESSUNO LO HA AIUTATO” – PARLA LA MOGLIE DI ALIKA, IL VENDITORE AMBULANTE NIGERIANO PICCHIATO A MORTE E STRANGOLATO DA FILIPPO FERLAZZO A CIVITANOVA MARCHE: “L'ASSASSINO DICE DI ESSERE PAZZO MA IO NON CI CREDO. I PAZZI NON VANNO IN GIRO LIBERI A FARE SHOPPING. QUELL'UOMO DEVE STARE IN CARCERE TUTTA LA VITA”

omicidio di Alika Ogorchukwu

1 - AUTOPSIA ALIKA, "ASFISSIA VIOLENTA E CHOC EMORRAGICO"

(ANSA) - E' stato causato da una "asfissia violenta con concomitante choc emorragico interno" il decesso del venditore ambulante nigeriano 39enne Alika Ogorchuckwu ucciso a Civitanova Marche a seguito di una violenza aggressione, dopo che aveva chiesto l'elemosina, dal 32enne operaio salernitano Filippo Ferlazzo poi arrestato per omicidio volontario aggravato da futili motivi e rapina. Lo fa sapere "in via preliminare" il procuratore di Macerata facente funzione Claudio Rastrelli "in attesa del deposito della consulenza tecnica autoptica, al fine di una corretta informazione, tenuto conto della particolare gravità e rilevanza del caso".

 

2 - CHARITY ORIAKHI "ERA NERO, QUINDI NESSUNO L'HA AIUTATO SAPERE QUANTO ALIKA HA SOFFERTO MI STRAZIA"

Grazia Longo per “La Stampa”

 

charity moglie di alika ogorchukwu

Il salottino, arredato in modo essenziale ma dignitoso, si affaccia su un balcone di fronte alle colline in cui è immersa San Severino Marche, a circa 45 chilometri da Civitanova, dove venerdì scorso è stato picchiato a morte il mendicante e ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu, 39 anni. Sua moglie e connazionale Charity, 36 anni, rimane quasi sempre seduta sul divano, sopraffatta da un dolore che le chiude la gola fino a impedirle addirittura di bere un bicchiere d'acqua.

 

Parla a tratti, circondata da amici e parenti, un po' in italiano e un po' in inglese, tra le lacrime, mentre il figlio Emmanuel, 8 anni, gioca nel corridoio con un bambino nigeriano che indossa la maglietta della Juventus. «Mio figlio è rimasto senza padre, io senza marito e ora chiedo giustizia», racconta la donna. «Ho bisogno di una giustizia vera: l'assassino dice di essere pazzo ma io non ci credo. I pazzi non vanno in giro liberi a fare shopping. Quell'uomo deve stare in carcere tutta la vita, se no può fare del male a qualcun altro».

 

Charity Oriakhy moglie di Alika Ogorchuckwu

Filippo Claudio Ferlazzo è stato ricoverato in comunità sia per i disagi psichici sia per la sua tossicodipendenza. Secondo lei non doveva circolare liberamente?

«Se davvero aveva tutti questi problemi, perché nessuno lo ha fermato prima che diventasse tanto violento? Questa storia è terribile da tanti punti di vista, compreso il fatto che in tanti hanno ripreso la scena con il telefonino invece di intervenire. Penso che se per terra ci fossero stati due bianchi, la gente sarebbe intervenuta. Ma invece mio marito era nero e quindi nessuno lo ha aiutato. E pensare che abbiamo fatto molti sacrifici per creare una famiglia».

 

Quando vi siete sposati?

«Il 29 giugno scorso abbiamo festeggiato tre anni di matrimonio. Ci siamo sposati in Comune qui a San Severino. Io avevo messo il vestito bianco, lui un abito elegante come si usa in Italia. Poi abbiamo festeggiato con gli amici vestiti con i nostri costumi tipici della Nigeria».

 

Quando siete arrivati in Italia?

«Tanti anni fa. Prima sono arrivata io su un barcone, poi lui».

 

E dove e quando vi siete conosciuti?

FILIPPO FERLAZZO

«A Prato, 10 anni fa. Io in quel tempo lavoravo come badante a Ferrara e quindi facevo avanti e indietro con Prato con il treno. Poi siamo andati a stare insieme a Padova, dove è nato nostro figlio. Quando Emmanuel aveva 6 mesi siamo venuti qui a San Severino Marche. La nostra era una vita semplice ma eravamo felici. Venerdì è finito tutto, in un attimo la mia vita è cambiata per sempre.

 

Alika è stato ammazzato in modo crudele e dire che era tanto buono, tanto gentile. La mattina io uscivo prima di lui per andare a fare le pulizie alla stazione ferroviaria. Poi lui arrivava per prendere il treno delle 8,30 per andare a lavorare a Civitanova Marche e mi portava un panino. "Mangia che devi stare in forze", mi diceva e poi partiva. La sera quando rientrava portava sempre qualcosa: biscotti, dolci, gelati. E adesso invece non vedrò più il suo sorriso».

 

Ha deciso dove far celebrare il funerale?

FILIPPO FERLAZZO

«Domani (oggi per chi legge, ndr) arriva dalla Nigeria il fratello di mio marito e vedremo se fare il funerale a San Severino o in Nigeria. L'avvocato Francesco Mantella, che aveva seguito Alika dopo che era stato investito da un'auto, ci sta aiutando a capire come organizzarci e anche tanta altra gente italiana ci è vicina. Ma io sto troppo male al pensiero di come ha sofferto mio marito mentre veniva ammazzato di botte».

 

E in effetti l'autopsia, ieri mattina, ha stabilito che le cause della morte sono compatibili con lo schiacciamento del corpo, da cui probabilmente è scaturito anche un soffocamento. Una fine atroce.

il sindaco fabrizio ciarapica con la moglie di alika ogorchukwu 1FILIPPO FERLAZZO omicidio di alika ogorchukwu 1omicidio di alika ogorchukwu 4omicidio di alika ogorchukwu 5Alika OgorchukwuCharity Oriakhy moglie di Alika Ogorchuckwu