“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Roberto Giardina per 'Italia Oggi'
A Pasqua non fate l' amore, o se lo fate state attenti. Non è l' appello di un predicatore fondamentalista. Lo consiglia la signora Christine Niersmann, e si è attirata una tempesta di critiche.
Sarà inopportuna, guasta il clima di vacanza di milioni di tedeschi, ma nessuno contesta quel che dice. Lei è una levatrice, e sa quel che dice: se concepite un figlio nei prossimi giorni nascerà ovviamente durante le feste di Natale e rischiate di trovarvi nei guai.
Lei, le sue colleghe, e i medici saranno quasi tutti in vacanza. Meglio programmare un erede durante le prossime vacanze, a Pentecoste, il Ferragosto tedesco, a metà maggio, così la nascita avverrà a gennaio.
«Sarà anche lei in viaggio, in qualche spiaggia esotica?», ha chiesto Die Welt a Frau Christine, 54 anni. No, ma avrà 12 ospiti a casa, e tre oche nel forno, sulle spalle tutta l' organizzazione familiare natalizia, e non ha voglia di piantare parenti e amici per correre ad assistere una partoriente. Le levatrici sono sempre di meno, il 40% in pochi anni, chi rimane è costretto a fare straordinari, senza pause, e finisce per abbandonare. Anche perché il lavoro rende poco. Per fare un confronto: in Norvegia una levatrice assiste in media a 33 parti all' anno, in Germania al triplo, oltre un centinaio.
«Le cliniche risparmiano proprio sulle partorienti», denuncia Martina Klenk, presidente dell' Associazione nazionale delle levatrici, «questo settore dell' assistenza sanitaria è cronicamente sottofinanziato». Una levatrice con contratto a tempo indeterminato in un ospedale guadagna 2.732 euro lordi, circa 1.600 al netto, meno di una segretaria, ed è costretta a sacrificare i weekend. Diminuiscono anche le levatrici private: per un parto ricevono 271,94 euro, sempre lordi, e 327,94 euro se il piccolo decide di venire al mondo di notte. Le levatrici sono in totale 23 mila, di cui solo 9 mila con contratto fisso. Prevedibile che non vogliano sacrificare anche il Natale e il Capodanno per pochi euro, insiste dunque Christine Niersmann.
Mancano i dati per la Germania, o è difficile trovarli, ma in Svizzera dove la situazione è simile, aumentano i parti in casa, come ai vecchi tempi. Nella Confederazione le donne preferiscono affidarsi a una levatrice, piuttosto che a un medico. E 800 piccoli svizzeri sono nati a casa loro, l' anno scorso, anche se viene considerato un rischio. In Germania, non a caso, aumentano i parti cesarei, ormai giunti a un terzo, il 31,8% su 692.096 nascite, senza che ci sia una motivazione. Tanto che le percentuali variano da Land a Land: nella Saar sono il doppio rispetto alla Sassonia. Perché?
Si evitano complicazioni, si può programmare il parto in ore comode, non durante la notte. E soprattutto non durante le vacanze di Natale, come avverte Frau Christine. Mia nipote è nata il 23 dicembre, a Roma, in leggero anticipo sul previsto, tra Natale e Capodanno. Può capitare, ma nessuna delle dieci donne in attesa che hanno seguito il corso premaman in ospedale insieme con mia figlia, è stata puntuale. O in anticipo o in ritardo sono tutte riuscite ad evitare di rovinare le vacanze al loro medico. Può essere un caso.
E in fondo è meglio evitare di finire in sala parto in piena notte di San Silvestro.
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