DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA…
POSTA! - CARO DAGO, LA CUCINA ITALIANA PATRIMONIO DELL'UMANITÀ UNESCO. A TUTTI GLI ISCRITTI TRE PASTI CALDI GARANTITI AL GIORNO? - CARO DAGO, CALENDA AFFERMA, PROBABILMENTE CON COGNIZIONE DI CAUSA, "CHE CI SONO POLITICI CHE PRENDONO SOLDI DALLA RUSSIA". E PER NON SMENTIRLO QUELLA VOLPE DI SALVINI RILASCIA SUBITO DICHIARAZIONI PRO PUTIN. QUANDO SI DICE IL CASO...
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, la cucina italiana patrimonio dell'umanità Unesco. A tutti gli iscritti tre pasti caldi garantiti al giorno?
Maury
Lettera 2
Caro Dago, Zelensky in visita a Roma: "Sui negoziati di pace mi fido di Meloni". Ma a sinistra non dicevano che la premier era "isolata"?
Kyle Butler
giorgia meloni volodymyr zelensky foto lapresse
Lettera 3
Caro Dago, i leader europei continuano a frignare perché Donald Trump li ha messi davanti alla cruda realtà: l'Ucraina sta perdendo la guerra. Se l'invasione russa non era conforme al "diritto internazionale" andava combattuta con il "diritto internazionale" nelle sedi competenti. Se si è accettato di partecipare al conflitto, ora non si è minimamente credibili se non si accetta il verdetto del campo: in questo caso la sconfitta. Bisognava pensarci prima!
Spartaco
Lettera 4
Dago colendissimo,
facciamoci una risata! La cucina italiana è diventata patrimonio dell’umanità (secondo l’Unesco, il carrozzone culturale dell’Onu). Infatti basta entrare in un supermercato, dove ci sono lunghe corsie dedicate a ketchup, maionese, salse inverosimili, e poi a cibi etnici (asiatici, arabi, nordamericani, messicani, etc). Poi uno esce dal supermercato, e voilà: pizzerie da asporto, sushi, hamburger, involtini primavera, curry, etc etc. La cucina italiana è morta da un bel po’ e – come succede con i cari estinti – tutti ne parlano bene.
Saluti da Stregatto
Lettera 5
Caro Dagos,
inaugurazione atreju 2025 foto lapresse 1
quindi, la festa di Atreju non va bene? E chi ci va, a Athena sit? Perché? La porchetta va di traverso, mentre nelle altre sagre di Partiti e giornali cala per il gargarozzo dritta a piombo? Gli ospiti, politici e non, sono di scarto o da scartare? Nelle feste di Partiti e giornali il défilé era da tappeto rosso a Cannes?
La nomenklatura di Stato e parastato culturale, accademico, mediatico non aveva bisogno di sfilare: tanto, erano tutti della stessa parrocchia e senza obbligo di firma e cartellino? Non sembrano segnali di allarme, me gridi di dolore perché non tutto ruota più con la guida a Sinistra. Ci voleva.
Raider
Lettera 6
Egregio Dago.
Basta un inutile e sopravvalutato riconoscimento alla cucina italiana a far gridare di gioia un popolo nella maggioranza truffaldino, ruffiano, ignorante e codardo.
Mala tempora currunt.
Cordialità
Sanvic
Lettera 7
Caro Dago, Sergio Mattarella, è intervenuto in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani: "L'Italia sostiene il rispetto dei diritti e ripudia la guerra". E infatti, com'è noto a tutti, le armi e gli aiuti che inviamo in Ucraina servono a incrementare la pace...
RPM
PIU LIBRI PIU LIBERI - PROTESTE CONTRO PASSAGGIO NEL BOSCO
Lettera 8
Caro Dago, ho letto che nei bui anni trenta chi non la pensava come i regimi nazifascisti veniva non solo emarginato, ma additato come un nemico. Oggi che quei regimi sono scomparsi hanno comunque lasciato un segno indelebile.
Per cui si può impedire la partecipazione a fiere a chi non la pensa "come loro", si sciopera solo per determinati motivi ideologici, gli ebrei vengono additati e offesi come allora (manca solo la deportazione). Per favore non parliamo di "democrazia" è solo una brutta copia del totalitarismo di ieri, rivisto e peggiorato.
BF
Lettera 9
Caro Dago,
che tristezza ripensare ai drammi familiari che i comunisti italiani vissero nel 1956, litigando di brutto fra loro per i poveri rivoltosi ungheresi, oppressi dai russi, poi all'eroe ceko Jan Palach nel '68 praghese, stroncato dai carri armati russi, poi agli operai di Danzica, a Walesa e Wojtyla, a Reagan e Gorbachev... per poi scoprire che non solo Trump ammira Putin e si fa trattare da idiota, ma pure gli ungheresi e i ceki e gli slovacchi -e mo' perfino i polacchi- flirtano con la Russia cattiva e rubacchiano i fondi europei come l'ultimo degli assessori regionali di ogni colore e latitudine.
Forse esiste un confine eterno, definito all'epoca di Diocleziano, e faremmo meglio a ripartire da lì, dalla vecchia Europa di Carlo Magno, più ospiti speciali, a volte graditi, i simpaticoni britannici e i robusti vikinghi del Nord. Il resto è Oriente.
Rob
Lettera 10
Caro Dago
Ennesima notizia di oggi: “Superbonus, per i finti crediti d’imposta sequestrati in tutto 9,3 miliardi”. Chi era quel politico che faceva ‘le case gratis col 110%’?
Saluti, Usbergo
Lettera 11
Caro Dago, quasi due anni dopo Papa Francesco, pure Donald Trump cerca di spiegare a Zelensky che l'Ucraina sta perdendo. Riuscirà a capire o continuerà a fare lo gnorri?
Mes
Lettera 12
Caro Dago, Calenda afferma, probabilmente con cognizione di causa, "che ci sono politici che prendono soldi dalla Russia". E per non smentirlo quella volpe di Salvini rilascia subito dichiarazioni pro Putin. Quando si dice il caso...
FB
Lettera 13
Carissimo Dago, leggo tra le tue pagine virtuali che Zelensky sia alla ricerca della "sponda" politica ed influenza della nostra prima ministra! Siamo veramente al paradosso, sarebbe come dare un'ancora ad uno che sta affogando in pieno mare.
Probabilmente il presidente ucraino non è aggiornato riguardo la situazione politica e sociale, oltre che economica italiana (soprattutto post dazi made in USA), altrimenti avrebbe capito che il peso politico italiano, sia in Europa che, visto il caso, negli Stati Uniti è a livelli talmente bassi che rasenta la crescita italiana del 2025 (0,5% per chi se lo fosse perso!).
Siamo un gommone (per citare un argomento caro, almeno una volta alla premier), che vaga nella tempesta politica, e appoggiarsi a noi, è sintomo di disperazione allo stato puro. Vedremo come verrà intortato anche lui, visto che da noi ha funzionato benissimo. Saluti
Il Gandi
Lettera 14
paolo savona foto di bacco (3)
Caro Dago,
Oggi, parlando del prossimo rinnovo delle cariche in Consob, scrivi che con la presidenza di Savona si siano vissuti ‘pericolosamente’ sette anni.
Mi sai spiegare i motivi per cui tutto questo sarebbe successo perché io non me ne sono reso conto? Anzi, se non sbaglio, non mi sembra che Consob sia stata motivo di polemiche. O mi sbaglio ?
Pietro Volpi
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