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QUANDO IL RAZZISMO DECOLLA – IL DJ ERITREO FATTO SCENDERE DAL VOLO EASYJET ROMA-LONDRA ACCUSA: “IL COLORE DELLA PELLE NON E’ UN RAGIONEVOLE SOSPETTO, E QUANDO TUTTO SI E’ CHIARITO NESSUNO MI HA CHIESTO SCUSA”

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Flaminia Savelli per “la Repubblica”

yemane tesfagiorgisyemane tesfagiorgis

 

«Lei è sospetto, scenda dall’aereo». Così Mehari Yemane Tesfagiorgis, 34 anni, inglese di origini eritree, è stato cacciato da un volo della Easyjet in partenza alle 20.30 del 29 marzo dal Leonardo da Vinci di Fiumicino e diretto a Londra. Il giovane, in patria noto dj, stava per rientrare a casa dopo un breve soggiorno nella capitale quando, con i motori già accesi, è stato invitato a scendere dal velivolo.

 

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Il comandante, forte dei poteri che gli assegna il codice di navigazione, si è assunto la responsabilità di chiamare la Polaria dopo che alcuni passeggeri avevano espresso sospetti sul ragazzo. Sospetti, di fatto, basati solo sul suo aspetto, ovvero sul colore della sua pelle.

 

Tornato a Londra, Mehari ha denunciato l’accaduto a una tv privata. Questo il suo racconto, rilanciato ieri dal Daily Telegraph: «Prima il personale ha fatto il mio nome all’altoparlante e poi ha individuato la mia poltrona indicandola al comandante. È stato lui a riferirmi che aveva ricevuto delle lamentele dagli altri passeggeri».

 

Racconto confermato anche a Repubblica: «Non si sentivano al sicuro con me, li avevo messi a disagio. Ma non avevo fatto assolutamente nulla, il colore della pelle di una persona non è un ragionevole sospetto. Così come ho spiegato a lungo anche al personale. Tuttavia, mi hanno invitato a lasciare il mezzo e quando hanno aperto il portellone c’erano quattro uomini in divisa che mi hanno scortato fino alla stazione di polizia dove sono rimasto per gli accertamenti ». 

meghary yemane tesfagiorgismeghary yemane tesfagiorgis

 

Una volta a terra, gli agenti della polizia di Frontiera hanno proceduto con controlli e accertamenti mentre l’aereo ripartiva con circa due ore di ritardo. Polaria conferma i fatti. «Quando l’equivoco è stato chiarito — spiega Yemane — nessuno è stato in grado di spiegarmi il motivo per cui ero stato allontanato. Cosa ancora più grave, nessuno mi ha chiesto scusa. Terminati i controlli, i poliziotti mi hanno affidato a un operatore della compagnia aerea e dopo 15 ore di attesa sono riuscito a imbarcarmi di nuovo e a tornare finalmente a casa».

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Nelle prossime ore il dj si rivolgerà a un avvocato. Intanto ha già tentato di contattare Easyjet via twitter, ottenendo solo questa risposta: «Noi non discriminiamo alcun passeggero. La sicurezza è la più grande priorità e le compagnie aeree devono considerare seriamente ogni preoccupazione a essa legata». La compagnia aerea si giustifica così: «È stato interrogato dalla polizia in seguito alle preoccupazioni di un altro passeggero riguardo al suo comportamento ».

FIUMICINO PASSEGGERI ATTESAFIUMICINO PASSEGGERI ATTESA

 

«Abbiamo solo svolto il nostro lavoro» spiega invece il dirigente della Polaria Tiziano Vetro: «Siamo stati avvisati che sul volo c’erano stati dei problemi, il comandante non si sentiva di decollare. Per questo siamo intervenuti, ma la decisione finale in questi casi non spetta a noi. E in quei giorni nell’aeroporto l’attenzione era massima». Il grave episodio infatti è avvenuto a pochi giorni di distanza dagli attentati di Bruxelles.