DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA…
Da www.oggi.it
Il 3 febbraio del 1992 Sara Caon, studentessa di 17 anni del Liceo scientifico Alvise Cornaro di Padova, scrisse «su un foglio protocollo avanzato dalla versione di latino» una lettera a Paolo Borsellino, lamentando la sua mancata partecipazione, per un equivoco, a un incontro nella sua scuola e ponendo nove domande sulla mafia.
Il magistrato iniziò a risponderle proprio la mattina del giorno in cui fu ucciso sebbene, scrisse, «oggi non è certo il giorno più adatto per risponderle perché la mia città si è di nuovo barbaramente insanguinata ed io non ho tempo da dedicare neanche ai miei figli, che vedo raramente perché dormono quando esco da casa e al mio rientro, quasi sempre in ore notturne, li trovo nuovamente addormentati. Ma è la prima domenica, dopo almeno tre mesi, che mi sono imposto di non lavorare e non ho difficoltà a rispondere, però in modo telegrafico, alle Sue domande».
Sara Caon ne aveva parlato solo al «Mattino» di Padova nel 1993 e torna farlo adesso con OGGI, da domani in edicola, perché «a chiedermelo è stato Giovanni Paparcuri (collaboratore di Falcone e Borsellino, curatore del museo a loro dedicato nel “bunkerino” di Palermo, ndr), cui tutti noi dobbiamo riconoscenza. E perché il nostro è un Paese che non coltiva la memoria: ci sono generazioni che non sanno chi sia Borsellino, invece quella sua lettera andrebbe scolpita sui muri».
A OGGI racconta come nacque il suo impegno antimafia, lontano mille chilometri dalla Sicilia. «La molla scattò con Saveria Antiochia (attivista antimafia, madre di un poliziotto ucciso da Cosa Nostra, ndr). Era stata invitata a parlare di donne e mafia qui a Padova. Le sue parole mi incollarono alla sedia. Poi mi guardai intorno e notai che ero l’unica sotto i 40: avevo 15 anni. Mi sono detta: “Se i miei coetanei non vengono qui, la porto io da loro”. E la invitai nella mia scuola. Di lì in poi ho organizzato tanti altri incontri sulla mafia».
OGGI pubblica anche la lettera del giudice, che rispose a tre delle nove domande prima di interrompersi per non poter più proseguire. Un’ultima testimonianza sulla mafia e una prova del suo impegno anche culturale, nelle scuole, nella battaglia per sconfiggerla:
«Intanto vorrei rassicurarla che non mi sono affatto trincerato dietro un compiacente centralino telefonico… Se le sue telefonate sono state dirette a Marsala non mi meraviglio che non mi abbia mai trovato. Comunque il mio numero di telefono presso la Procura di Palermo è 091/***963, utenza alla quale rispondo direttamente».
paolo borsellino e fiammetta borsellino 2via d'amelioborsellino scortaborsellino scortaPAOLO BORSELLINO CON LA FAMIGLIApaolo borsellino e fiammetta borsellino 1
Ultimi Dagoreport
LE CENERI DI HOLLYWOOD - VINCENZO SUSCA: “DOPO L'OMICIDIO DELLA REALTÀ PER MANO DELLE COMUNICAZIONI…
DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL…
"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER…
DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE…