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Gianni Dragoni per "il Sole 24 Ore"
Tsunami su Finmeccanica. Il nuovo amministratore delegato e direttore generale, Mauro Moretti, ex numero uno delle Ferrovie dello Stato, a un mese dall'insediamento ha già cominciato a intervenire sull'organizzazione della società con un piano che rivoluzionerà l'assetto del gruppo aerospaziale. Stando a fonti autorevoli, il punto d'arrivo sarà l'assorbimento nella Finmeccanica Spa delle principali società controllate, che diventeranno delle divisioni di Finmeccanica.
Alcune decisioni potrebbero essere prese già domani dal cda di Finmeccanica. Antipasto del piano sono le nomine di una pattuglia di fedelissimi che il "ferroviere" Moretti sta inserendo in posizioni chiave della holding quotata (ieri -2,26% a 6,285 euro). Due giorni fa Moretti ha nominato direttore delle risorse umane Domenico Braccialarghe, finora direttore centrale risorse umane delle Ferrovie.
MAURO MORETTI E FRANCESCO STARACE
Braccialarghe va al posto di Roberto Maglione, che era arrivato nel 2002, all'inizio della gestione di Pier Francesco Guarguaglini, scelto dall'allora a.d. Roberto Testore e capace di attraversare indenne diverse stagioni. Messo di fronte alle intenzioni di Moretti, Maglione ha preferito lasciare la società in maniera consensuale, con una buonuscita che sarebbe di almeno 3 milioni di euro lordi.
Il 9 giugno c'era stato il primo innesto dalle Fs, l'avvocato Andrea Parrella, nuovo direttore degli affari legali di Finmeccanica. Un terzo stretto collaboratore di Moretti dovrebbe arrivare tra pochi giorni, Federico Fabretti, ora direttore centrale comunicazione esterna e media delle Fs. Con il suo arrivo potrebbe essere spacchettata la direzione centrale relazioni esterne di Finmeccanica.
Moretti si è preso tutte le deleghe di quest'area tranne i rapporti istituzionali, rimasti al presidente, Gianni De Gennaro, il quale assiste con distacco. Uno spacchettamento delle direzioni relazioni esterne, molto più potenti (e dotate di maggior capacità di spesa), è già stato fatto dai nuovi a.d. dell'Eni Claudio Descalzi e dell'Enel Francesco Starace.
Moretti ha dato il via al piano che avrà come effetto quello di accentrare nelle sue mani il controllo sulla gestione del gruppo e sugli amministratori delegati delle principali società controllate di Finmeccanica. Moretti ha fatto spostare un centinaio di persone dagli affollati uffici della holding di piazza Monte Grappa, nel quartiere Prati, a un palazzo distante circa 4 chilometri, tra via Pastrengo e via Parigi, vicino al ministero dell'Economia, presso la controllata Fgs, Finmeccanica Global services. Moretti ha fatto trasferire il personale delle aree amministrazione, controllo interno (audit), commerciale e marketing, comunicazione (esclusi i rapporti con i media).
Lo spazio liberato in piazza Monte Grappa servirà per ospitare, già dalle prossime settimane, gli uffici a Roma degli a.d. delle controllate che non hanno sede a Roma, a partire da AgustaWestland e Alenia Aermacchi. In questo modo si dovrebbero ridurre i costi immobiliari e gli affitti, perché le sedi romane di queste società verrebbero liberate. Un'altra conseguenza sarà che Moretti potrà controllare meglio i capiazienda di un settore che gli è sconosciuto.
Il passo successivo, già programmato, sarà il trasferimento in piazza Monte Grappa anche delle sedi legali delle principali controllate. Nella terza fase del piano, probabilmente l'anno prossimo, le principali controllate verranno fuse per incorporazione in Finmeccanica: AgustaWestland, Alenia e Selex Es, più alcune altre dovrebbero scomparire come Spa autonome e diventare divisioni di Finmeccanica. Un piano simile fu realizzato durante la gestione di Fabiano Fabiani. Dopo alcuni anni le divisioni tornarono società autonome.
Nelle incorporazioni potrebbe essere coinvolta anche AnsaldoBreda, la società produttrice di treni in forte deficit che il precedente a.d., Alessandro Pansa, voleva vendere. Moretti ha bloccato questo piano. Più difficile sarà bloccare le perdite di AnsaldoBreda, la cui partecipazione nel 2013 è stata svalutata da Finmeccanica Spa per 517 milioni. Ma se la società verrà fusa dentro Finmeccanica, le sue perdite non saranno più visibili e si confonderanno con gli utili di Agusta e Alenia. L'altra conseguenza di questo piano sarà una possibile razionalizzazione di funzioni, con almeno 2-300 esuberi stimati nel gruppo.
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