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“S’INTRAVEDE L’INIZIO DELLA TERZA ONDATA” - ARRIVA IL CONTO DEI SOLLAZZI DI NATALE E DEI BAGORDI DI CAPODANNO - IL MONITORAGGIO SETTIMANALE DEL GIMBE DIMOSTRA CHE NON C’È NIENTE DI CUI ESSERE OTTIMISTI: “IL REALE IMPATTO DEL VACCINO È MOLTO LONTANO, SENZA IL VIA LIBERA DELL’EMA A QUELLO DI ASTRAZENECA O L’ANTICIPO IMPROBABILE DI CONSEGNE, POTREMO VACCINARE SOLO IL 5% DELLA POPOLAZIONE ENTRO MARZO” - “NON È PIÙ ACCETTABILE L’AFFANNOSO INSEGUIMENTO DEL VIRUS CON L’ESTENUANTE ALTERNANZA DI RESTRIZIONI E ALLENTAMENTI CHE DANNEGGIA L’ECONOMIA E AUMENTA IL…”

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nino cartabellotta

(ANSA) - ROMA, 07 GEN - Nella settimana a cavallo del nuovo anno, rispetto alla precedente, tornano a crescere i decessi Covid del 3,6% (3.300 rispetto a 3.187), sono quasi stabili gli attualmente positivi (569.161 rispetto a 568.728) ma torna a crescere il numero di pazienti Covid in rianimazione (2.569 rispetto 2.549 pari al +0,8%) e le terapie intensive sono sopra la saturazione in metà delle Regioni.

 

E' quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, in base al quale "si intravede l'inizio della terza ondata" mentre "il reale impatto del vaccino è molto lontano" e "rischiamo di avere solo il 5% di vaccinati a marzo".

 

coronavirus Italia

Con l'approvazione del vaccino Moderna l'Italia potrà contare su 22,8 milioni di dosi certe entro giugno. Nel frattempo l'Europa ci ha assicurato ulteriori 13.460.000 del vaccino Pfizer-BioNTech e 10.768.000 di Moderna con tempi di consegna non ancora definiti. "Al di là dell'efficienza logistico-organizzativa del nostro Paese - afferma il presidente Gimbe Nino Cartabellotta - senza il via libera dell'Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) ad altri vaccini, AstraZeneca in primis, o l'anticipo improbabile di consegne, potremo vaccinare circa il 5% della popolazione entro marzo e meno del 20% entro giugno".

 

CORONAVIRUS - VACCINAZIONI A ROMA

A fronte di questa situazione, prosegue Cartabellotta, "non è più accettabile l'affannoso inseguimento del virus con l'estenuante alternanza di restrizioni e allentamenti che, di fatto, mantiene i servizi sanitari in costante sovraccarico, danneggia l'economia del nostro Paese, produce danni alla salute delle persone e aumenta il numero dei morti". "Sulla base di questi elementi e delle migliori evidenze scientifiche", la Fondazione Gimbe, sta elaborando una proposta per la gestione 2021 della pandemia.

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