DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
GIGI SOSSO per corrierealpi.gelocal.it
Scontro per uno scontrino. Disavventura con denuncia querela finale presentata da una coppia di Treviso, in vacanza a Cortina. Mercoledì sera ci sarebbe stato un violento diverbio con il titolare della pizzeria al Passetto, dopo aver ordinato e pagato tre pizze da portare via per 27 euro: «Sono stato aggredito dal gestore del locale», racconta M.F, «tutto perché avevo chiesto il rilascio dello scontrino fiscale, che non mi era stato consegnato.
Ho subito pesanti minacce e insulti da parte sua e dei camerieri, che mi hanno accerchiato e strattonato all’esterno del locale, il tutto davanti alla mia compagna ed ai miei due figli piccoli. Sono stato quasi obbligato a salire sulla mia autovettura, dopo che l’uomo mi aveva affrontato testa a testa. Temevo che volesse addirittura mettermi le mani addosso».
I F. sono ospiti fissi di Cortina e non avevano mai avuto contrattempi, tanto meno di questo genere: «Veniamo spesso e non abbiamo avuto problemi. Stavolta ci siamo visti costretti a chiamare la polizia, per presentare una denuncia e la vicenda è in mano alla magistratura. Non sono ancora state precisare le ipotesi di reato».
Il ristoratore Giorgio Ghedina è stato avvertito dal Commissariato dell’esistenza dell’atto a suo carico: «Ho saputo di questo cliente, che aveva mostrato molta arroganza nei miei confronti. Lo scontrino l’ho battuto, depositandolo sul vassoio, alle 20.56. È il nostro ospite che non l’ha ritirato, di conseguenza ho fatto quello che faccio sempre, sistemandolo in uno di quei chiodi che si usano per le comande. Per questo motivo, c’è un buco. Diciamo piuttosto che, dopo aver pagato e ed essersi allontanato per qualche minuto in attesa delle pizze, è rientrato e avrebbe voluto uno sconto. È così che è nato il diverbio».
Uno scontrino o uno sconto? «Ma vi pare che chiedo uno sconto per una spesa di 27 euro?», allarga le braccia indignato M.F., «tanto più che avevo già pagato il dovuto. Mi sono solo lamentato del mancato scontrino, anche perché l’orario non coincide e, per tutta risposta, sono stato aggredito. Non nego di aver risposto a qualche cattiva parola pronunciata dal pizzaiolo, ma la mia principale preoccupazione era quella di salvaguardare i miei bambini, di fronte a una scena, che ci ha profondamente scosso. Mai vista una cosa del genere».
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