DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
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La civiltà si misura da tanti fattori, più o meno importanti a seconda del contesto. Ma è poco discutibile che l’igiene personale sia uno di questi. Eppure, da qualche tempo si assiste inermi a una crociata contro shampoo e deodoranti, prodotti che di quell’igiene sono i maggiori responsabili.
Fino ad ora, la critica a saponi e profumi arrivava da frange marginali della società. La scorsa settimana invece si è aggiunto The Times. L’autorevole quotidiano londinese ha titolato sostenendo che lo shampoo causa rischi per la salute paragonabili agli scarichi delle automobili.
L’articolo, firmato dal redattore scientifico Tom Whipple, spiegava come i detergenti per capelli, come la vernice, i pesticidi e i profumi “si degradino in particelle conosciute come PM2.5, che causano problemi respiratori e sono implicate in 29mila morti premature ogni anno, solo nel Regno Unito”. Secondo Whipple, i lavoratori delle ditte di pulizia professionali soffrono di una perdita di capacità polmonare paragonabile ai fumatori abituali.
Qualche giorno dopo l’articolo è stato ripreso, sempre su The Times, da Matthew Parris. Secondo Parris la nostra era è “ossessionata dai prodotti per la pulizia, a partire dai nostri corpi”, che più che alla scienza appartiene a una lieve forma di malattia mentale collettiva. L’autore racconta di non aver mai utilizzato deodoranti, perché “ho sempre pensato che una cosa abbastanza potente da bloccare i tuoi pori e distruggere la flora batterica che produce il sudore debba essere molto forte”. Parris non usa nemmeno gli shampoo, da circa 25 anni. “È come la nicotina, crea un bisogno laddove non c’è. Priva il cuoio capelluto dei suoi oli naturali. I capelli si ungono più velocemente, e la mattina dopo devi ricorrere di nuovo a un altro shampoo”. Cosa fare, dunque? Tornare a essere più animali, che non usano lo shampoo eppure non hanno problemi ai capelli. “Per questo ho smesso di lavarmi mentre stavo viaggiando in Sud America – spiega Parris – per qualche giorno i miei capelli si sporcavano subito, poi ho iniziato a lavarli solo con acqua calda, e piano piano tutto si è stabilizzato. Non ho avuto più forfora, e tutto è diventato più facile ed economico”.
The Times è solo l’ultimo ad appoggiare una tendenza che sta iniziando a preoccupare l’industria cosmetica e della bellezza, governata da poche grandi multinazionali. Anche perché ai gusti personali si aggiunge il problema ambientale, le particelle inquinanti dei saponi e la plastica dei contenitori infatti danneggerebbero l’ambiente. Ma il problema – al di là dei ribelli della detergenza – sono anche le nostre abitudini. “Viviamo in un’epoca in cui la sovrabbondanza è diventata prassi. Il doccia schiuma è l’esempio più lampante: la maggior parte di esso finisce giù per le tubature, inutilizzato”. Lo stesso vale per i prodotti di pulizia della casa. Racconta Parris: “Sono stato a casa di un’amica di recente, e in bagno c’era un’atmosfera da prima guerra mondiale. Il marito ogni giorno mette mezza bottiglia di candeggina nel gabinetto, ‘per uccidere i germi’”.
Qualcuno potrebbe parlare di teorie freudiane, storicamente soffriamo della stessa malattia di Lady Macbeth, che continuava a lavarsi le mani perché si sentiva sporca di sangue. La commercializzazione “mostruosa” che l’industria ha “perpetrato durante il dopo guerra ci ha trasformato in malati della polizia, fino a chiamare i disordini del cervello ‘igiene mentale’”. Il concetto di igiene – dicono i fautori della pulizia senza sapone – ha distorto le nostre nozioni sulla relazione tra pulizia e salute. “Sfido qualsiasi esperto a darmi una giustificazione scientifica a trattare il nostro corpo con detergenti una volta al giorno, o anche di più. Non sappiamo la verità – conclude Parris – ma sappiamo che dovremmo esaminare con attenzione prodotti che distruggono organismi viventi e dissolvono lo sporco: quello che uccide i germi potrebbe uccidere anche gli esseri umani”.
la tenda della doccia per spaventare gli ospititelecamere nascoste nella docciala forfora va trattata con specifico shampooSELFIE DOPO LA DOCCIA SELFIE DOPO LA DOCCIA DOCCIA ALBERGO
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