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LE ERINNI FEMMINISTE ODIANO TALMENTE TANTO IL MASCHIO CHE SI SONO IMBIZZARRITE PER LA DECISIONE DEL COMUNE DI SENIGALLIA DI CELEBRARE, IL 19 NOVEMBRE, “LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’UOMO” – E DIRE CHE L’INIZIATIVA PUNTA A PROMUOVERE MODELLI MASCHILI POSITIVI, PARLANDO DI VIOLENZA E COMPORTAMENTI CORRETTI – IL MOTIVO DELLA PROTESTA? "TALE SCELTA PRESUPPONE UNA PRETESTUOSA CONTRAPPOSIZIONE ED UNA FUORVIANTE 'EQUIPARAZIONE TRA LA FESTA DELL'UOMO INDETTA NEL 1991 E MAI RICONOSCIUTA DALL'ONU, E LA GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, ISTITUITA DALL'ONU NEL 1999" – E STICAZZI, CELEBRARE GLI UOMINI CREA CONTRAPPOSIZIONE CON LE DONNE? LE FEMMINISTE VOGLIONO SILENZIARE OGNI DISCORSO SUL MASCHIO?
(ANSA) - SENIGALLIA, 07 AGO - Fa discutere l'annuncio in Consiglio Comunale a Senigallia (Ancona) dell'assessora ai servizi alla persona e alle pari opportunità Cinzia Petetta (Fratelli d'Italia) di voler celebrare per il 19 novembre la "Giornata internazionale dell'Uomo": ciò allo scopo di promuovere modelli maschili positivi, parlare di violenza e comportamenti corretti sia ai violenti sia alla "maggior parte degli uomini che si comportano bene come padri, mariti, cittadini".
Parole che hanno suscitato dure critiche di molteplici associazioni culturali e femministe marchigiane e cittadine tra cui il coordinamento Donne Spi Cgil Senigallia, l'Anpi, le donne del Pd, la lista 'Vola Senigallia', Avs Senigallia, il presidio Libera di Senigallia 'Attilio Romanò', la 'Rete femminista Marche Molto+di194' "Tale scelta - affermano i contrari all'iniziativa - presuppone ed implica una pretestuosa contrapposizione ed una fuorviante 'equiparazione tra la festa dell'Uomo indetta nel 1991 da un certo Thomas Oaster e mai riconosciuta dall'Onu, e la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall'Onu nel 1999 e celebrata in tutto il mondo il 25 novembre di ogni anno" .
SENIGALLIA - GIORNATA INTERNAZIONALE DELL UOMO
Tra i punti contestati c'è la contrapposizione tra mondo maschile e femminile, mentre le sigle coinvolte sul tema della violenza di genere da tempo chiedono un sempre maggiore "coinvolgimento di uomini consapevoli nel contrasto al devastante strutturale fenomeno del femminicidio, non a caso riconosciuto proprio di recente all'unanimità come reato specifico contro le donne".
Le associazioni definiscono "paradossale che a livelli istituzionali, in particolare da parte di chi è preposto alle pari opportunità, si debba registrare un atteggiamento tanto divisivo e semplicistico": chiedono che le risorse vengano utilizzate per sensibilizzare sul contrasto alle disuguaglianze e discriminazioni sulle donne e sui soggetti esposti a maggior fragilità ed emarginazione, a partire dalle scuole.
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