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Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici
Lo chef Natale Giunta è stato ospite di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall'1.30 alle 6.00 del mattino.
Lo chef parlermitano il 13 dicembre ha cucinato per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Santa Lucia a Palermo è la festa della tradizione e della arancina. Il Presidente ha mangiato l'arancina e lo sformato del Gattopardo. Abbiamo poi proposto altri piatti della cucina palermitana, il Presidente ha apprezzato. Ha mangiato più volte le arancine e la cuccìa con la ricotta, facendo diverse volte i complimenti per ciò che mangiava".
NATALE GIUNTA E ANTONELLA CLERICI
Lo chef sta partecipando alla Prova del Cuoco: "Il programma è partito in modo lento ma ora si è ripreso, si è assestato e sta andando alla grande. Il programma è bello, lei è brava, sta chiamando tanti bravi cuochi. Tutti ci auguriamo lunga vita".
Lo chef vive da sei anni sotto scorta per la sua lotta contro la mafia: "Da sei anni vivo sotto scorta perché nel 2012 ho denunciato diverse famiglie mafiose di Palermo che mi chiedevano il pizzo per quello che stavo facendo e avevo fatto come lavoro. Ho aperto diverse attività ma non avevo chiesto autorizzazioni a famiglie mafiose. Ho avuto il coraggio di denunciare tutto e tutti.
Dopo 11 mesi di indagine hanno arrestato tutti, sono state condannate cinque persone per tentativo di estorsione e danneggiamenti. Vivo sotto scorta ma continuo a fare il mio lavoro. L'imprenditore che denuncia non deve cambiare mestiere, non deve mettersi a fare il politico, io dico sempre che noi imprenditori dobbiamo denunciare certe situazioni, ma lo Stato deve consentirci di continuare a fare il nostro lavoro".
LEOLUCA ORLANDO E NATALE GIUNTA
La vita sotto scorta ha creato qualche difficoltà: "Nel 2012 fatturavo quasi 5 milioni di euro. Nel 2013 ho fatturato 4 milioni in meno. Tanta gente non ti chiama più perché tu sei lo sbirro, vivi sotto scorta, arrivi con i carabinieri. Però se ci credi negli anni la mentalità cambia. Io sono stato il primo a crederci, tutto deve cambiare, c'è gente che c'è morta di mafia, noi che siamo vivi e siamo qui ci stiamo battendo contro qualcosa che in futuro non deve più esistere. Io poi ancora sono nella mia terra, vivo nella mia terra, lavoro nella mia terra. Abito nel centro storico, ho avuto mille offerte per andarmene, ma il mio deve essere un messaggio. A meno di 40 anni vivo da 6 sotto scorta, ma oggi i mafiosi, e le intercettazioni parlano, stanno iniziando a non chiedere più il pizzo, proprio perché gli imprenditori hanno iniziato a ribellarsi".
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