VIDEO-FLASH! - L’ARRIVO DI CECILIA SALA NELLA SUA CASA A ROMA. IN AUTO INSIEME AL COMPAGNO, DANIELE…
Estratto dell'articolo di Leonard Berberi e Isidoro Trovato per corriere.it
Ma perché dieci giorni dopo l’incendio il sesto aeroporto d’Italia e la principale porta d’accesso alla Sicilia non ha ancora risolto i suoi problemi? Il rogo dello scalo di Catania ha messo in ginocchio l’intera regione.
«Decine di imprese e migliaia di persone stanno subendo enormi danni e disagi a causa delle emergenze che hanno colpito in questi giorni tutta la provincia etnea», denuncia il presidente di Confindustria Catania, Angelo Di Martino. «Per questo chiediamo subito interventi drastici per risollevare il sistema produttivo e la popolazione. Serve il sostegno dello Stato e il rafforzamento degli interventi della Protezione civile».
Catania si sente abbandonata al suo destino, non c’è stata la rapida mobilitazione istituzionale che la città si sarebbe aspettata vista l’importanza dello scalo. È indubbio che dietro questa prolungata operazione di ripristino qualcosa è andato storto (il ministro Musumeci ha più volte parlato di magistratura che dovrà accertare le responsabilità), si rincorrono voci di polveri pericolose sprigionate dalle fiamme. Di certo c’è che quell’incendio mette a nudo la fragilità di una rete dei trasporti isolana non adeguata al flusso turistico.
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Piena operatività
Il Notam stabilisce fino all’1.59 di notte del 31 luglio un «numero massimo di 5 arrivi per ora» e altrettante partenze. In condizioni normali ce ne sono 21 di movimenti all’ora. L’impianto funziona a meno del 50% malgrado gli sforzi incessanti di Sac. Tutto il traffico extra Schengen (Regno Unito, Nord Africa) è bloccato. «Dall’incendio abbiamo dovuto cancellare tutti i voli ai passeggeri inglesi», dice uno dei responsabili di una low cost: in 10 mila, secondo le stime, non sono sbarcati tra il 16 e il 26 luglio.
«A questi andrebbero aggiunti gli americani e canadesi in transito a Londra Heathrow che non abbiamo potuto portare in Sicilia». Quand’è che Catania tornerà alla piena operatività? Secondo il governatore Schifani questo avverrà la «prossima settimana», dal 1° agosto «si potrà arrivare fino a 14». «Vuole dire che lo scalo sarà operativo per i due terzi dei movimenti — sottolineano dalle aviolinee —: l’altro terzo dovremmo dirottarlo altrove oppure cancellare il volo». E di annullati ce ne sono. Almeno 102 tra domenica 23 e mercoledì 26 luglio.
Sigonella
C’è chi ha chiesto di utilizzare Sigonella — sede di una base Nato —, ma dai vettori ricordano che questo non risolverebbe il problema: «Lì non si può fare il check-in e trasportare i bagagli. I passeggeri dovranno effettuare la registrazione comunque a Catania, ottenere le carte d’imbarco e con le valigie salire sui pullman per Sigonella. E poi imbarcarsi».
incendio all aeroporto vincenzo bellini di catania 5incendio aeroporto di catania
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