james cutfield yacht bayesian

“HO VISTO QUELLO CHE E’ SUCCESSO. NESSUNO AVEVA MAI BUTTATO L’ANCORA LÌ, UN PUNTO TROPPO ESPOSTO” – SUL NAUFRAGIO DEL VELIERO BAYESIAN SPUNTANO UNA TESTIMONE E UN NUOVO VIDEO, QUELLO DELLA TELECAMERA DEL CANTIERE NAVALE PIÙ VICINO AL PUNTO DOV’ERA ORMEGGIATA LA BARCA. LA TESTIMONE È LA PROPRIETARIA DEL CANTIERE: “HO VISTO DELLE VELE SBATTERE, ANCHE SE C'ERA LA TEMPESTA. IL VELIERO ERA RIMASTO LÌ, INVECE DI DARE CATENA E MOTORE”. IL CAPITANO NEOZELANDESE JAMES CUTFIELD (INDAGATO) È PARTITO DALL’ITALIA DESTINAZIONE SPAGNA CON UN JET PRIVATO – TUTTI GLI ERRORI - VIDEO

 

 

Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

yacht bayesian

Spuntano un nuovo video e una nuova testimone del naufragio. Il video è quello della telecamera del cantiere navale di Porticello più vicino al punto dov’era ormeggiato il Bayesian.

 

La testimone è invece Rosalia Orlando, tostissima proprietaria dello stesso cantiere, che a dieci giorni dalla tragedia, spinta da alcuni suoi clienti, ha deciso di raccontare quel che ha visto quella notte. La incontriamo con alcuni pescatori sotto la tettoia di questo storico rimessaggio.

 

JAMES CUTFIELD, COMANDANTE DELLO YACHT BAYESIAN

«La telecamera è quella lì, sono venuti a prenderla quelli della Guardia Costiera, io non ho ancora visto le immagini ma sicuramente sono interessanti perché inquadra proprio quel tratto di mare. Io ho visto con i miei occhi cos’è successo». Cioè? «La barca si spostava e oscillava, come se tremasse, forse era strattonata dall’ancora che stava arando sul fondo... ho visto anche delle vele sbattere... poi l’albero si è spento ed è andato giù dall’altra parte». Vele? Con la tempesta? Gli altri fanno sì con testa: «Rosalia sa quel che dice». Chissà.

 

affondamento dello yacht bayesian

Era dalla sera prima che controllava il veliero. «Nessuno aveva mai buttato l’ancora lì, un punto troppo esposto, l’ho pure detto a quello della Guardia Costiera. “Rosalia, mica decidi tu dove deve ancorare”, mi ha risposto». È tornata al cantiere nel cuore della notte. «Per caricare la cisterna, lo faccio un giorno sì e uno no. Intorno alle 4. L’acqua veniva a secchiate. Sono andata sul pontile proprio per vedere il veliero, perché quello era rimasto lì, invece di dare catena e motore».

 

Nel frattempo il capitano neozelandese James Cutfield, comandante del Bayesian, le ancore le ha levate dall’hotel dove è rimasto chiuso dal giorno del naufragio. Stampella, berrettino da baseball, la moglie Cristina al suo fianco, ha lasciato la Sicilia con un volo privato. Destinazione: Spagna. 

 

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IL CAPITANO (INDAGATO) DEL BAYESIAN LASCIA L’ITALIA CON UN JET PRIVATO

la tragedia del bayesian - infografica la verita

Val.Err. per “il Messaggero” - Estratti

 

Il jet privato dell'armatore del Bayesian è atterrato prima in Spagna e poi in Gran Bretagna. Hanno lasciato così il resort Zagarella, mercoledì sera, il comandante James Cutfield con la moglie Cristina, destinati a Maiorca, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, il nostromo del Myanmar Htun Myint Kyaw e il marinaio spagnolo Leo Eppel.

 

Cutfild, indagato insieme a Eaton e a Matthew Griffits, che nella notte tra il 18 e il 19 agosto era di guardia in plancia, come gli altri accusati, non aveva l'obbligo di rimanere in Italia. Al momento non sono previsti altri interrogatori. Trascorreranno mesi prima di eventuali atti che riguardino gli indagati. Dovrà prima essere recuperato il relitto e tutto si svolgerà per rogatoria, in Spagna, in Francia, dove martedì sera è atterrato anche Griffiths, e in Inghilterra, dove vive Eaton.

yacht bayesian

 

 

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Decisamente più rilevanti per comprendere come il veliero, dotato di quella tecnologia possa essere affondato in pochi minuti, sarà l'esame del relitto che sarà recuperato dalla società armatrice del Bayesian, sotto la sorveglianza della Guardia Costiera che è anche custode giudiziario della nave.

 

Lo stato dell'imbarcazione potrebbe dare qualche risposta ai pm che ormai puntano sull'errore umano e tentano di capire se e come un comandante esperto e un equipaggio altrettanto preparato abbiano potuto commettere tante leggerezze. A cominciare dalla sottovalutazione del maltempo, nonostante la barca avesse a disposizione una strumentazione molto sofisticata. La pioggia e il vento annunciati avevano invece indotto i pescatori di Porticello a non prendere il mare.

 

il veliero bayesian poco prima di colare a picco davanti a porticello, palermo

Poi la mancata allerta ai passeggeri, che non sarebbero stati invitati a lasciare le cabine. Al centro dell'inchiesta c'è pure lo stato del portellone di poppa e di alcune paratie che, viene ipotizzato, non sarebbero state chiuse.

 

Circostanza che, se fosse verificata, avrebbe determinato l'allagamento dello yacht (improbabile dicono gli esperti che tanta acqua sia potuta entrare dalle bocche di areazione) e poi l'affondamento. E ancora, si chiedono gli inquirenti, perché Cutfield e i suoi non hanno acceso i motori e diretto la prua verso il mare come ha fatto l'equipaggio della barca olandese, ormeggiata in rada poco distante da Bayesian, che ha resistito alla tempesta? Infine perché il razzo sia stato lanciato solo dal sistema automatico del veliero, dopo l'affondamento.

LA TRAGEDIA DELLO YACHT BAYESIAN A PALERMO ricerche dei dispersi dello yacht bayesianricerche dei dispersi dello yacht bayesian 1YACHT BAYESIANl ultima foto scattata dallo yacht bayesian L AFFONDAMENTO DELLO YACHT BAYESIAN A PALERMOil veliero bayesian poco prima di colare a picco davanti a porticello, palermo