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Alice Abbiadati per www.vogue.it
Tom Ford non è stato solo uno dei più grandi direttori creativi dietro alla maison di Gucci. È anche un acclamato regista, molto temuto dai suoi colleghi. Per questo motivo, a Ridley Scott non farà molto piacere l'opinione del designer texano sul suo nuovo film House of Gucci. Con diplomazia, Tom Ford ha scritto un pezzo su AirMail, dichiarando apertamente di non aver apprezzato l'umorismo e il camp - ovvero il kitsch ad arte - dietro alla storia sull'omicidio di Maurizio Gucci.
L'ha trovato piuttosto come "la soap opera Dynasty, per sottigliezza. Ho spesso riso a crepapelle, ma non dovevo forse farlo? Nella realtà questa storia è a volte assurda, ma pur sempre tragica". Nonostante alcune scene siano per lui troppo "assurde", Tom Ford non ha dubbi che Lady Gaga e Adam Driver faranno incassi da record al botteghino. Sul sito AirMail, inoltre, l'ex direttore creativo di Gucci elogia i costumi, i set e la fotografia.
"A volte però, mentre guardavo Al Pacino (Aldo Gucci) e Jared Leto (Paolo Gucci) sullo schermo, mi chiedevo se non stessi vedendo la versione del film ricreata al Saturday Night Live". I personaggi, a mio avviso, sono stati troppo amplificati, e alcune scene salienti sono state tagliate per lasciare quelle con i protagonisti. Il risultato, purtroppo, è una storia in cui non ci identifichiamo con nessuno".
Non manca anche una critica al momento in cui compare lui stesso, ovvero il giovane Tom Ford, in veste di designer appena assunto dalla maison, insieme a Maurizio Gucci, prima che questo venisse assassinato "a pochi passi dal mio ufficio a Milano. Non abbiamo mai fatto un brindisi insieme, come in quella secna. I film hanno un modo di diventare verità nella mente delle persone, una realtà alternativa che, con il tempo, cancella ciò che è stato. Alla fine, a chi importa se queste alterazioni producono un grande film?", dichiara il designer.
Tom Ford, del resto, conosceva molti dei personaggi che appaiono nel film, e lui stesso aveva rilasciato interviste per la stesura del libro, di Sarah Gay Forden, su cui si basa il film. "È difficile per me separare la realtà dalla soap opera patinata e pesantemente laccata a cui ho assistito sullo schermo". Se vi state chiedendo cosa, per Tom Ford, funziona in questo film, la risposta non è solo l'estetica. Per lui Salma Hayek, che interpreta Giuseppina Auriemma, è stata fantastica, e Jeremy Irons, nei panni di Rodolfo Gucci, formidabile “perché sobrio e distinto”.
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