“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
(ANSA) - I vescovi statunitensi sono estremamente preoccupati. Ascoltare il presidente Donald Trump, il giorno del suo insediamento, promettere il rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini dichiarando l'emergenza nazionale e vedere, in queste ore, la militarizzazione del confine tra Stati Uniti e Messico iniziata immediatamente dopo la firma degli ordini esecutivi presidenziali con l'invio di almeno 1500 soldati, li ha lasciati sgomenti.
A farsi carico di esprimere tutto il dolore e la contrarietà della Chiesa locale - riferisce il portale informativo della Santa Sede, Vatican News - è stato monsignor Timothy Broglio, ordinario militare per gli Stati Uniti d'America e presidente della Conferenza episcopale statunitense, che con un comunicato ufficiale ha stigmatizzato i pericoli che si annidano nelle nuove decisioni di Trump, che non riguardano solo l'immigrazione: "Alcune disposizioni contenute negli ordini esecutivi, come quelle incentrate sul trattamento degli immigrati e dei rifugiati, sugli aiuti esteri, sull'estensione della pena di morte e sull'ambiente, sono profondamente preoccupanti e avranno conseguenze negative, molte delle quali danneggeranno i più vulnerabili tra noi".
migranti al confine tra usa e messico
Anche se l'arcivescovo Broglio ha riconosciuto che tra gli ordini esecutivi ce ne sono alcuni che "possono essere visti in una luce più positiva, come il riconoscimento della verità su ogni persona umana come maschio o femmina", il suo desiderio è stato anche quello di ribadire come la Chiesa cattolica non "sia allineata con nessun partito politico, nemmeno la Conferenza episcopale.
Non importa chi occupa la Casa Bianca o detiene la maggioranza a Capitol Hill, gli insegnamenti della Chiesa rimangono immutati. La nostra speranza è che la leadership del nostro Paese riconsideri quelle azioni che ignorano non solo la dignità umana di pochi ma di tutti noi".
Riconsiderare le azioni contro i migranti messe in campo dalla nuova amministrazione Trump è una delle massime priorità anche per uno dei vescovi di frontiera, quello della città di El Paso, in Texas, situata proprio sulla linea di confine con il Messico e ogni anno presa d'assalto da centinaia di migliaia di persone nel tentativo di raggiungere gli Usa con il sogno di rifarsi una vita migliore.
"Come pastori - ha detto con forza monsignor Mark Joseph Seitz, che ricopre anche l'incarico di presidente del Comitato per le migrazioni della Conferenza episcopale - non possiamo tollerare l'ingiustizia e sottolineiamo che l'interesse nazionale non giustifica politiche con conseguenze contrarie alla legge morale.
il liberty ball del secondo mandato di donald trump 24
L'uso di generalizzazioni radicali per denigrare qualsiasi gruppo, come descrivere tutti gli immigrati clandestini come 'criminali' o 'invasori', per privarli della protezione della legge, è un affronto a Dio che ha creato ciascuno di noi a sua immagine".
il liberty ball del secondo mandato di donald trump 13
donald trump alla National Cathedral di Washingtontimothy broglio 3
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