aggressione ladispoli

QUATTRO UOMINI E UNA SPRANGA – PAURA E DELIRIO DURANTE UNA FESTA DI COMPLEANNO DI UNA BAMBINA AI GIARDINI PUBBLICI DI LADISPOLI: UN PADRE 52ENNE E I SUOI TRE FIGLI TRENTENNI SI SONO PRESENTATI AL PARTY CON SPRANGHE, MARTELLI E BASTONI E HANNO COLPITO DUE RIVALI, SPEDENDONE UNO IN COMA IN OSPEDALE. FERITO ANCHE UN 37ENNE CHE AVEVA TENTATO DI FERMARLI – ORA GLI AGGRESSORI SONO STATI ARRESTATI E…

Rinaldo Frignani per www.corriere.it

 

aggressione ladispoli

Raid con spranghe, martelli e bastoni al compleanno di una bambina nei giardini pubblici di Ladispoli. Una spedizione punitiva finita nel sangue con un uomo, amico del padre della ragazzina, ora ricoverato in coma in ospedale. Sul caso indagano gli agenti del commissariato di polizia inaugurato pochi mesi fa nella cittadina balneare che hanno arrestato un uomo e i suoi tre figli per concorso in tentato omicidio.

 

L’episodio risale al pomeriggio del 10 settembre scorso e non era mai stato reso noto. Le quattro persone, di 31, 33, 28 e 52 anni, colpite da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Civitavecchia, hanno preso di mira due rivali di 43 e 32 anni che stavano partecipando al picnic colpendoli con armi improprie , ferendo anche un 37enne che aveva cercato di intervenire per separare i due gruppi che si stavano affrontando. Una delle vittime, con ferite alla testa, è stata trasportata in ambulanza al Policlinico Gemelli dove è stata ricoverata in condizioni molto gravi per trauma cranico e sottoposta a un delicato intervento chirurgico.

 

aggressione con martello 

Gli accertamenti della polizia hanno consentito di identificare i componenti del commando che sono stati arrestati anche perché accusati di un’altra aggressione commessa poco prima del raid quando, sempre a Ladispoli, hanno tentato di investire una coppia di fidanzati che stava attraversando la strada sulle strisce e aveva rischiato di essere travolta dall’auto dei quattro. Questi ultimi sono poi scesi dalla vettura e hanno picchiato sia lui sia lei facendoli finire a loro volta in ospedale.