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RCS, ARBITRATO SUGLI IMMOBILI: «NULLA LA VENDITA A BLACKSTONE»
Paola Pica per il “Corriere della Sera”
URBANO CAIRO CORRIERE DELLA SERA
«Con riferimento all’articolo apparso il 20 novembre, sul Financial Times , Rcs comunica di aver promosso la scorsa settimana a Milano un giudizio arbitrale, in conformità alla clausola arbitrale contenuta nei contratti di vendita relativi agli immobili di via San Marco, via Solferino, via Balzan. Tale arbitrato è volto a far dichiarare la nullità dei predetti contratti di vendita in base alla legge italiana, dalla quale gli stessi sono regolati».
Così in serata una nota del gruppo del Corriere della Sera guidato da Urbano Cairo, che ne è azionista con il 60% delle azioni, ha chiarito i termini di un'anticipazione del quotidiano finanziario londinese. La società americana dei fondi Blackstone, che a fine 2013 ha rilevato per 120 milioni il palazzo storico del Corriere a Milano, ha replicato con una causa davanti alla Corte di New York.
«Rcs - è scritto ancora nella nota - confida che la Corte di New York riconoscerà senza indugio che Blackstone non ha titolo per instaurare una causa a New York, essendo il procedimento arbitrale in Italia l'unica sede competente, e che le sue pretese sono infondate. Ogni altra affermazione contenuta nell' articolo sopra indicato relativa al merito della vicenda - viene precisato inoltre - risulta essere inesatta e nel complesso fuorviante».
La vicenda della vendita dopo 109 anni della sede storica del Corriere è stata oggetto di molte contestazioni. Il valore di mercato fu ritenuto troppo basso anche in considerazione del canone d'affitto poi applicato da Blackstone di circa 10,3 milioni annui. Un'operazione che l'editore Cairo, subentrato nell' agosto del 2016, intende adesso riconsiderare dopo aver portato Rcs alla redditività.
Rcs si fa forte della legge che salvaguarda chi cede beni a prezzi inferiori al mercato essendo in condizioni di evidente necessità, conosciuta dall' acquirente. Cosa che renderebbe nullo il contratto di vendita dello storico palazzo di via Solferino. Quella che è stata da più parti definita una svendita è una delle ricadute dell'indebitamento accumulato negli anni passati fino al picco di 800 milioni. Tra il 2013 e il 2014, oltre alla sede viene venduta anche la Rizzoli Libri, altro pezzo storico del gruppo allora controllato da una compagine di soci sciolta in seguito all' arrivo di Urbano Cairo.
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