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Antonio Spampinato per “Libero quotidiano”
danilo toninelli gianfranco battisti
Il piano industriale di Ferrovie dello Stato non verrà presentato, come previsto, all' inizio dell' anno. Per comporlo ci vorrà più tempo del previsto. Qualcosa è successo, strada facendo. E di così rilevante da scombussolare la routine dei piani alti della società dei treni. E quel qualcosa si chiama Alitalia.
L' offerta per portarsi a casa l' ex compagnia di bandiera, come da cortese invito dell' esecutivo, è stata fatta e ieri è arrivato il via libera dei commissari straordinari di quella che ora si può nuovamente chiamare la compagnia aerea di bandiera. L' ok è stato dato «sentito il ministero competente», ossia il Ministero dello Sviluppo Economico, hanno detto i tre commissari, giusto in tempo per lasciare spazio alla formalizzazione delle dimissioni di Luigi Gubitosi, passato alla guida di Tim.
Difficilmente però l' ad di Fs Gianfranco Battisti farà in tempo a rispettare la scadenza prevista per la presentazione del piano, cioè inizio anno. L' integrazione con un boccone così grosso ha bisogno di tempo per essere anche solo immaginato. Oltretutto non è ancora saltato fuori il nome del partner industriale, condizione fondamentale, secondo Battisti, per il successo dell' operazione.
In ogni caso Battisti e compagni sono «convinti della bontà del progetto: ci crediamo». Crederci però non basta, un colosso del calibro di Fs ha bisogno di certezze e di piani industriali credibili. Per fortuna Ferrovie non è ancora arrivata in Piazza Affari: «la quotazione» non è una priorità perché «lo sono i pendolari».
Ma anche per loro, i pendolari, molto dipenderà dal successo dell' operazione Alitalia, azienda notoriamente affamata di risorse. Battisti è però un manager che sa il fatto suo e ritiene che le Fs abbiano «la maturità industriale di poter garantire la leadership su un progetto integrato di mobilità del paese».
E sul partner industriale, l' ad Fs ha sottolineato: «stiamo interloquendo con molti operatori, tra questi c' è anche Easyjet ma non solo». Queste esternazioni su Alitalia l' ad le ha fatte a margine della presentazione dell' orario invernale dei treni. Dall' appuntamento sono venute fuori indicazioni interessanti per i viaggiatori: molti più treni regionali e tanti collegamenti in più con l' alta velocità, tra cui le nuove tratte tra l' aeroporto di Roma Fiumicino e le città di Firenze, Pisa, La Spezia e Genova.
«Sulla Milano-Roma avremo 104 treni al giorno pari a 55mila posti a sedere e aumenteranno di 2 unità anche i collegamenti Milano-Venezia», ha sottolineato l' ad di Trenitalia, Orazio Iacono. E ha aggiunto che proprio in vista dell' integrazione con Alitalia, Mise permettendo, nel 2019 prenderanno il via, oltre al collegamento veloce con Fiumicino, anche le Frecce da e per Malpensa.
Verranno anche potenziati i collegamenti con il Sud Italia. Tra le novità, l' arrivo del Frecciarossa a Lecce, da cui dal 9 dicembre sarà possibile raggiungere direttamente Milano e Torino. Potenziata anche la tratta Roma-Bari con altri due Frecciargento ogni weekend.
A proposito di pendolari: «Trenord - di cui Fs ha il 50% - è in una situazione non facile. Hanno ragione i pendolari a lamentarsi», ha ammesso Battisti. «Credo che Trenord abbia veramente bisogno di una cura molto importante». Nessun mea culpa però. Essere socio al 50% ha questo indiscutibile vantaggio.
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