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VE LO RICORDATE ENRICO MICHETTI, SCELTO DALLE SORELLE MELONI COME CANDIDATO SINDACO DELLA DESTRA A ROMA? – HA LASCIATO LA POLITICA ED E’ TORNATO A LAVORARE ALLA SUA FONDAZIONE “GAZZETTA AMMINISTRATIVA DELLA REPUBBLICA ITALIANA” (GARI), CHE ORA IL SENATORE DELL’UDC, ANTONIO DE POLI, PUNTA A RIEMPIRE DI SOLDI CON UN EMENDAMENTO ALLA MANOVRA: UN MILIONE ALL’ANNO PER IL PROSSIMO TRIENNIO – E DIRE CHE LA FONDAZIONE VANTA GIÀ UN CONTRATTO DI 90MILA EURO CON LA CAMERA DEI DEPUTATI – E GIÀ DUE ANNI FA, LA MAGGIORANZA AVEVA PREVISTO NELLA MANOVRA L’EROGAZIONE DI 100MILA EURO ALL’ANNO PER LA “GARI”…
Estratto dell’articolo di Stefano Iannaccone per “Domani”
A volte ritornano. E nel caso di Enrico Michetti, candidato sindaco della destra a Roma sconfitto alle ultime comunali, il ritorno è ciclico. Soprattutto quando si tratta di elargire risorse pubbliche alla sua creatura, la fondazione Gazzetta amministrativa della Repubblica italiana (Gari), che Michetti ha fondato e tuttora presiede.
Nella manovra (che inizierà il vero iter al Senato solo la prossima settimana viste le lentezze di governo e maggioranza), è arrivato l’emendamento Michetti, o comunque “pro Gari”, presente tra i cosiddetti segnalati, quelli che saranno discussi e votati. A firmare la proposta è stato il senatore dell’Udc, Antonio De Poli, che punta a mettere a disposizione della fondazione un milione all’anno per il prossimo triennio. In totale, quindi, 3 milioni di euro.
Difficile che il testo possa passare con l’attuale formulazione, fanno notare fonti parlamentari. Ma intanto l’operazione è stata lanciata. Magari per portare una cifra meno elevata, ma comunque consistente. E dire che da palazzo Chigi era giunto un preciso avvertimento, dal sapore di diktat: nel faldone degli emendamenti non dovevano esserci stanziamenti di fondi per associazioni ed enti per evitare di dare nell’occhio ed essere accusati di elargire mancette.
Così su molti testi è calata la mannaia del taglio, talvolta facendo ricorso alla dichiarazione di inammissibilità. Su altri, come rivelato da Repubblica, è arrivato il semaforo rosso in un report riservato del ministero dell’Economia. La ragione degli stop è la mancanza di adeguate coperture […] Per l’emendamento Michetti è stata prevista un’eccezione. De Poli, nell’unica proposta a sua prima firma, chiede di affidare le risorse alla fondazione Gari per «assicurare il regolare ed efficiente funzionamento della pubblica amministrazione gli enti locali, nell’immediatezza di eventi straordinari e critici, in relazione alle funzioni loro attribuite».
Secondo il senatore centrista, dunque, la Gari deve diventare la «struttura permanente di supporto alla redazione degli atti amministrativi necessari a fronteggiare l’emergenza, anche ai fini della semplificazione e digitalizzazione delle procedure amministrative».
L’obiettivo è dunque di provvedere all’attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza fino al 2028. Solo che il Pnrr scadrà tra pochi mesi, a metà del 2026. Nonostante questo il parlamentare di lungo corso De Poli ha pensato di mettere a disposizione della fondazione di Michetti delle risorse per realizzare qualcosa che tra poco è destinato a terminare. […] La sua candidatura è stata la peggiore scelta di Giorgia Meloni, all’epoca semplice leader di FdI, insieme alla sorella Arianna. Dopo la débâcle, Michetti ha lasciato il ruolo di consigliere comunale a Roma e si è allontanato dalla politica, tornando alla sua vita professionale.
Spesso, però, dalla destra al potere sono arrivate misure ad hoc per la sua fondazione. Del resto, già due anni fa, la maggioranza aveva previsto nella manovra l’erogazione di 100mila euro all’anno per la fondazione Gazzetta amministrativa della Repubblica italiana. Sempre con la firma della destra. Domani ha anche raccontato che la Camera – appena iniziata la nuova legislatura – ha sottoscritto un abbonamento triennale, per un valore complessivo di 90mila euro (30mila euro all’anno), con la Gari. Non proprio una sorpresa. A Montecitorio il presidente è il leghista, Lorenzo Fontana.
enrico michetti dopo la sconfitta 4
Ma per bandi e assegnazioni di contratti un ruolo centrale è ricoperto dal deputato questore, Paolo Trancassini, uomo forte dei meloniani nel Lazio e uno dei suggeritori del nome di Michetti per la candidatura al Campidoglio. Insomma, la legge di Bilancio potrebbe essere uno dei tanti tasselli da inserire nel mosaico. […]
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