vignetta benny - veronica lario

SA-LARIO MINIMO! L’ASSEGNO MENSILE DI 1,4 MILIONI CHE BERLUSCONI DOVRÀ VERSARE A VERONICA PERMETTE AL BANANA DI DEDURRE DAL PROPRIO IMPONIBILE 16 MILIONI ANNUI MENTRE LA LARIO DOVRA' PAGARE IL 45% DI IRPEF E QUINDI INCASSERÀ “SOLO” 770 MILA EURO AL MESE

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Sandro De Riccardis per “la Repubblica”

 

VERONICA LARIO E SILVIO BERLUSCONIVERONICA LARIO E SILVIO BERLUSCONI

Un milione e 400 mila. L’assegno mensile che Silvio Berlusconi dovrà versare ogni mese all’ex moglie Veronica Lario è stato fissato ieri dal tribunale di Monza, che ha così confermato la cifra indicata dal giudice Anna Maria Di Oreste nell’udienza presidenziale della causa di divorzio.

 

Un calcolo che si basa sullo sconfinato patrimonio dell’ex premier, ma che tiene conto anche dei suoi comportamenti e delle ragioni che hanno portato alla rottura. E che – è stato questo il ragionamento dei giudici – hanno mortificato il ruolo e la figura di moglie che in quel momento aveva Veronica Lario.

 

Alla fine, anche se l’ex premier si è visto ridurre considerevolmente l’assegno da pagare rispetto agli oltre tre milioni richiesti (e stabiliti in sede di separazione), la decisione non fa felice nessuna delle due parti. L’ex Cavaliere che dovrà sborsare una cifra ingente ogni mese. Veronica Lario che, non solo aveva chiesto più del doppio, ma sarà soggetta a una pesante tassazione. Anche per questa ragione la signora Lario, al secolo Miriam Bartolini, aveva chiesto nei mesi scorsi all’ex marito una buonuscita di mezzo miliardo.

SIlvio Berlusconi e Veronica LarioSIlvio Berlusconi e Veronica Lario

 

Giuridicamente, una mera liberalità che l’avrebbe messa al riparo dal fisco, ma che non avrebbe permesso a Berlusconi di dedurre la somma dalle tasse, come invece potrà fare con l’assegno mensile.

 

 nozze di silvio berlusconi veronica lario nozze di silvio berlusconi veronica lario

Il provvedimento di ieri sancisce invece uno “sbilanciamento” fiscale, messo in evidenza nella sentenza, a favore dell’ex Cavaliere. Lui potrà dedurre dal proprio imponibile i 16,8 milioni annui versati alla ex moglie, costretta a pagare sulla stessa somma il 45% di Irpef, per avere un netto di 770 mila euro al mese, quasi 10 milioni all’anno.

 

Oltre al patrimonio dell’ex premier e al livello di benessere che aveva l’ex moglie prima della separazione, i giudici hanno considerato anche la natura delle risorse economiche di Veronica Lario. Per il tribunale, il palazzo a Milano e i due edifici a Milano 2, donati dall’ex marito al momento del matrimonio, hanno un grande valore nei bilanci societari, ma non permettono di incassare rilevanti redditi – almeno non quanto sostiene la controparte - e i loro costi di mantenimento sono imponenti rispetto alla loro rendita.

BERLUSCONI E VERONICABERLUSCONI E VERONICA

 

Ma il Tribunale di Monza è andato ben oltre una mera valutazione economica dei patrimoni: Veronica Lario ha diritto a un rilevante assegno non solo per come viveva, ma anche per quelle che sono state le cause della rottura con l’ex premier, denunciate anche in una lettera a Repubblica, quando la donna ha preso le distanze dalla vita privata del marito.

 

Nel 2009, Lario denunciò il “ciarpame senza pudore” che caratterizzava i comportamenti di Berlusconi, che aveva partecipato alla festa dei 18 anni di Noemi Letizia, e candidava alle Europee molte giovani ragazze. Per i giudici che non hanno citato alcun episodio specifico - feste e relazioni con numerose amiche, diventate di dominio pubblico con foto e articoli, hanno mortificato il ruolo di donna e moglie di Veronica Lario, portandola alla fine a chiedere la separazione dal marito.

BERLUSCONI E VERONICA - Copyright Pizzi
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