quilting gruppo

VOLETE COMBATTERE LO STRESS E FARE QUALCOSA DI UTILE? DEDICATEVI AL “QUILTING” - SI TRATTA DI CREARE TRAPUNTE SOVRAPPONENDO PIU’ STRATI DI COTONE - E’ UN’ATTIVITA’ CHE SI SVOLGE PREVALENTEMENTE IN GRUPPO: MENTRE SI LAVORA, SI CHIACCHIERA CON GLI ALTRI ABBANDONANDO I PENSIERI NEGATIVI

Alessandra Iannello per “il Messaggero”

 

QUILTING - CUCIRE STOFFA SU STOFFA

Un punto dietro l'altro, le mani operano ritmicamente mentre la mente si focalizza sul lavoro e abbandona i pensieri negativi. Non è l'ennesima teoria new age, bensì la certezza, come rivela una ricerca dell' Università di Cardiff, facoltà di Psicologia, che i lavori manuali della tradizione hanno un potere benefico nella lotta allo stress e agli sbalzi d'umore. Parliamo del lavoro a maglia, dell'uncinetto ma, ultimo ad essere esaminato dai ricercatori inglesi, e il quilting (l'arte di creare trapunte sovrapponendo più strati di cotone), il lavoro a maglia o all' uncinetto hanno un potere benefico nella lotta allo stress e all' ansia.

 

QUILTING - CUCIRE STOFFA SU STOFFA

I RICORDI

«Il quilting o il patchwork - spiega la psicologa Maria Angela Mottura docente all' universutà di Torino si svolgono prevalentemente in gruppo. Mentre le mani lavorano si chiacchiera e si condividono esperienze, ricordi, vissuti e sensazioni. Il tutto fluisce facilmente perché l' attenzione è posta sugli oggetti con cui si lavora e sul risultato finale». È risaputo infatti che le attività manuali stimolano il rilassamento e consentono una maggior concentrazione mentale.

 

QUILTING - CUCIRE STOFFA SU STOFFA

Progettare, studiare gli abbinamenti dei colori, tagliare e cucire sono tutte attività durante le quali si è concentrati sul risultato, consentendo di liberare la mente e lasciar fluire soltanto la propria creatività. Patchwork e quilting non sono solo fare una coperta ma sono racconto di sé, arte, terapia. Un ricucire la vita. La trapuntatura è il processo di cucitura di due o più strati di tessuto per dare vita a un materiale imbottito più spesso e più morbido (pensiamo ad una coperta) solitamente per creare un copriletto o un capo trapuntato.

 

L' AGGREGAZIONE

Proprio in tema di condivisione e di lavoro a progetti comuni l' associazione Quilt Italia (Associazione che coordina ed organizza incontri per diffondere la passione e la conoscenza del patchwork e del quilting e dei lavori d' ago www.quiltitalia.it) oltre a fare da collettore per gli appassionati del genere, organizza viaggi di gruppo, concorsi e partecipazioni collegiali a manifestazioni.

 

QUILTING - CUCIRE STOFFA SU STOFFA

«L'aggregazione, nata da una passione comune, continua la specialista fa capire al singolo che non è solo. Le problematiche vengono sviscerate e dal gruppo arrivano consigli nati dall' immedesimazione. L' elemento unificante è il lavoro che si sta portando avanti e l' obiettivo da raggiungere».

 

Se il quilting e il patchwork sono attività che si fanno in gruppo, il crochet, il ricamo o la maglia a ferri invece si svolgono per lo più in solitudine. «L' attenzione alla ritmica del lavoro prosegue la psicologa ha lo stesso effetto del mantra che si ripete nelle tecniche di meditazione. Inoltre il lavoro manuale porta la concentrazione su qui e ora focalizzando e mettendo così da parte i pensieri disturbanti».

 

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FERRI

Quindi uncinetto, ago e ferri diventano gli strumenti di una nuova mindfulness che, come la definisce il suo scopritore Jon Kabat-Zinn americano, 74 anni, fondatore della Clinica per la riduzione dello stress, è proprio «porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante». La creazione di oggetti, arteterapia, può anche coadiuvare il trattamento dei disturbi del comportamento alimentare come l' anoressia, la bulimia o l' obesità.

 

QUILTING - CUCIRE STOFFA SU STOFFA

Ad Ancona l' équipe di neuropsichiatria dell' ospedale pediatrico Fondazione Salesi sta portando avanti un progetto pilota con l' obiettivo di verificare come l' arteterapia possa contribuire a ridurre la sintomatologia psichiatrica, il tasso di ospedalizzazione e migliorare la consapevolezza di malattia. Oltre ai pazienti, il progetto coinvolge anche i genitori con incontri per analizzare le criticità nella gestione dei propri figli da un punto di vista psicologico e nutrizionale.