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Estratto dell’articolo di Leonard Berberi per corriere.it
Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, «bacchetta» le compagnie aeree sulle tariffe dei voli operati in Italia, sottolinea diverse anomalie sui prezzi e dà dieci giorni di tempo ai vettori per fornire le proprie risposte da confrontare poi alla «Commissione di allerta rapida» il 20 luglio. È questo l’esito degli incontri che «Mr. Prezzi» ha svolto con le aviolinee su indicazione del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il rincaro
Come ha raccontato il Corriere in un’inchiesta i viaggiatori italiani quest’anno stanno pagando tariffe aeree sensibilmente più alte dello stesso periodo del 2022. Nei primi sei mesi di quest’anno le tariffe dei voli dall’Italia — nazionali e verso l’Europa — sono salite del 47,5%, con giugno che si è chiuso con +52%. Il carburante è invece calato del 22%, nello stesso periodo di tempo, con punte del -40 e -45% tra aprile e il mese appena passato. Le compagnie sostengono che il carburante attuale sia quello acquistato l’anno scorso, ma gli addetti ai lavori sottolineano che non tutti i vettori adottano questa politica di «tutela» dalla fluttuazione del costo del petrolio.
Gli incontri
I faccia a faccia «Mr. Prezzi» li ha avuti, separatamente, con Ryanair, Wizz Air, easyJet, Aeroitalia, Ita Airways e Neos. Negli incontri il garante ha chiesto spiegazioni sul «caro voli», in particolare di quest’estate e ha segnalato la presenza di «anomalie tariffarie» su alcune rotte considerate critiche, a partire da quelle tra Roma, Milano, Venezia e le Isole (Palermo, Catania, Cagliari). L’ambito quindi è circoscritto ai confini nazionali, dal momento che è difficile che si possa intervenire su direttrici che coinvolgono altri Paesi.
I tempi
Le compagnie convocate hanno dieci giorni per inviare al ministero e a «Mr. Prezzi» gli approfondimenti richiesti:
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