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“NON DICE LA VERITÀ, DOVREBBE ASSUMERSI LE SUE RESPONSABILITÀ” - LA STRATEGIA DIFENSIVA DEI FRATELLI BIANCHI:  SCARICARE LA RESPONSABILITÀ DELLA MORTE DI WILLY MONTEIRO SU FRANCESCO BELLEGGIA - AI GIUDICI, MARCO HA RACCONTATO LA SUA VERSIONE DI QUELLO CHE È SUCCESSO A COLLEFERRO IL 5 SETTEMBRE DELLO SCORSO ANNO: “SIAMO STATI FATTI PASSARE PER MOSTRI. NON L’HO COLPITO AL PETTO, MA AL FIANCO. LUI È CADUTO MA SI È RIALZATO E SONO ANDATO VIA. UN MIO AMICO SI È RIVOLTO A BELLEGGIA DICENDO SEI UN PEZZO DI MERDA, PERCHÉ…”

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I FRATELLI BIANCHI

WILLY: MARCO BIANCHI, 'LO COLPII AL FIANCO MA SI RIALZÒ'

 (ANSA) - "Non ho colpito Willy al petto, con un calcio l'ho colpito al fianco sinistro e l'ho spinto. Lui è caduto ma si è subito rialzato. Io poi sono andato via dai giardinetti". E' quanto ha raccontato, davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Frosinone, Marco Bianchi, accusato assieme al fratello Gabriele ed altri della morte di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro la notte tra il 5 e 6 settembre dello scorso anno durante un pestaggio.

 

WILLY MONTEIRO

Bianchi ha aggiunto: "io non avevo capito che era successo qualcosa di grave perché non sarei mai partito con l'auto. Mentre eravamo in macchina un mio amico si è rivolto a Belleggia (altro imputato ndr) dicendo sei un pezzo di m…perché hai colpito quel ragazzo...". L'imputato nel corso dell'esame si è definito un "ragazzo semplice diviso tra sport e amici".

 

MURALE WILLY MONTEIRO

WILLY: BIANCHI, HO DETTO VERITÀ MA NON SONO STATO CREDUTO

(ANSA) - "Ho detto la verità ma non sono stato creduto. A Willy ho dato solo una spinta e un calcio al fianco. Belleggia (altro imputato ndr) non dice la verità è dovrebbe assumersi le sue responsabilità".

 

E' quanto affermato davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Frosinone, da Marco Bianchi accusato assieme al fratello Gabriele ed altri della morte di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro la notte tra il 5 e 6 settembre dello scorso anno durante un pestaggio.

 

WILLY: BIANCHI, NOI FATTI PASSARE PER MOSTRI

I FRATELLI BIANCHI CON I GENITORI

(ANSA) - "Siamo stati fatti passare per mostri, si parlava solo dei fratelli Bianchi. Qualsiasi cosa dicevamo venivamo attaccati". E' quanto affermato davanti alla Corte di Assise del Tribunale di Frosinone, da Marco Bianchi accusato assieme al fratello Gabriele ed altri della morte di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso a Colleferro la notte tra il 5 e 6 settembre dello scorso anno durante un pestaggio. In questa vicenda "è morto un ragazzo - ha aggiunto - ma se lo avessi colpito in modo grave non me ne sarei mai andato, lasciandolo lì. Se avessi sbagliato non avrei problemi ad ammetterlo".

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