Estratto dell’articolo di Alessandro Barbera per “la Stampa”
AXEL LEHMANN CREDIT SUISSE
[…] Il quasi fallimento della seconda banca svizzera, prima vittima in Europa della nuova crisi iniziata in California, non è un caso di contagio sistemico. […] Il presidente dell'autorità di vigilanza europea Andrea Enria ha dato mandato ai funzionari dell'Eurotower di raccogliere più informazioni possibili sulle esposizioni della banca svizzera in tutta Europa, ed evitare che il contagio si produca adesso. Sulle cause del crollo negli ambienti finanziari invece pochi hanno dubbi: Credit Suisse era una banca gestita malissimo.
Ieri i credit default swap sul titolo – il termometro del rischio di fallimento – hanno raggiunto i massimi di sempre, più alti persino di quelli di Lehman Brothers alla vigilia del fallimento. Il panico prodotto dal fallimento di Silicon Valley Bank ha iniziato a colpire Zurigo venerdì scorso, quando il titolo aveva perso il 12 per cento. Ieri ne ha persi altri venti, costringendo la banca centrale di Berna ad una linea di credito di emergenza. Giocando sull'assonanza, qualcuno l'ha ribattezzata Debit Suisse.
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Eppure a mandare a picco la banca nata a Zurigo nel 1856 non sono i debiti, bensì la fine della sua credibilità. […] Tutto quel che poteva accadere, negli ultimi tre anni a Credit Suisse è accaduto. A febbraio del 2020 l'allora amministratore delegato Tidjane Thiam è costretto a dimettersi per aver fatto spiare un ex dirigente. La faccenda scuote l'opinione pubblica svizzera, anche per via del suicidio di uno degli agenti. Un anno dopo – è il marzo del 2021 – crollano due fondi controllati dalla banca. Il primo è americano, si chiama Archegos, ed è trascinato nel baratro dalla crollo in Borsa del gigante dei media Viacom.
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Secondo alcuni è costretto a sbarazzarsi di venti miliardi di dollari di asset, altri stimano il doppio. Pochi giorni prima la banca elvetica era stata costretta a liquidare altri quattro fondi gestiti insieme a una società australiana, Greensill Capital. Ad aprile si dimette il presidente del consiglio di amministrazione, a ottobre la banca deve pagare una multa da quasi mezzo miliardo di dollari per aver contribuito ad alimentare un caso di corruzione in Mozambico.
[…] nel 2022. A gennaio si dimette Horta-Osorio. Nemmeno un mese dopo scoppia lo scandalo «Suisse secret»: un informatore vende i dati di diciottomila clienti della banca. A giugno arriva la condanna per riciclaggio di denaro in Svizzera, il primo caso nella storia per una banca locale: sui conti erano transitati senza colpo ferire i soldi di un'organizzazione di trafficanti di droga bulgari.
Credit Suisse
Dopo le dimissioni di due presidenti, a luglio arrivano quelle di un altro amministratore delegato, Thomas Gottstein. Il resto è cronaca di pochi mesi fa: all'inizio dell'autunno i nuovi vertici presentano un piano di tagli da diecimila posti di lavoro e un aumento di capitale da quattro miliardi di franchi: solo l'anno scorso la banca aveva accumulato perdite per sette. Secondo l'opinione prevalente degli esperti, i vertici non sono stati in grado di gestire nemmeno il piano di ristrutturazione, che procedeva a rilento. […]