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DAGOREPORT – CHE FINE HA FATTO IL FANTOMATICO "PONTE" CHE MELONI SOGNAVA DI CREARE TRA USA E UE? PRI…
IL DIVANO DEI GIUSTI/2 – IN PRIMA SERATA OCCHIO A “NUDI E FELICI”, COMMEDIA NATURISTA CON JENNIFER ANISTON, PAUL RUDD, RAY LIOTTA – NELLA NOTTE PASSA IL FOLLE FILM DI BRUNELLO RONDI “I PROSSENETI”, EROTICO DI DENUNCIA CON LA COPPIA BORGHESE PERVERSA CHE PROTEGGE I DEPRAVATI E LI RIFORNISCE DI RAGAZZE DISPONIBILI. GRANDE SFOGGIO DI BELLEZZE D’EPOCA, DA STEFANIA CASINI A ILONA STALLER, DA SONIA JEANINE A SILVIA DIONISIO A MARINA PIERRO. C’È DI TUTTO, LA SANA LETTURA DI JACULA, LUCIANA SALCE CHE CORREGGE LA PROSTITUTA (“SÙGGERLA E NON SUGGÉRLA”). UN DELIRIO… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
E in chiaro che vediamo? Visto che è stato l’anno di Nicholas Hoult (“Giurato numero 2”, “The Order”, “Nosferatu”) propongo l’action di gangster in fuga “Autobahn” di Eran Creevy con Nicholas Hoult e la Felicity Jones candidata all’Oscar per “The Brutalist”, Anthony Hopkins, Ben Kingsley, Clemens Schick, Canale 20 alle 21, 10.
Ma certo grande sarà la voglia di rivedere “Piccolo grande uomo” di Arthur Penn con Dustin Hoffman, Faye Dunaway, Martin Balsam, Chief Dan George, Richard Mulligan, Rai Movie alle 21, 10, specialmente dopo aver visto “Horizon”, polpettone sballato di e con Kevin Costner.
Qua l’avventura picaresca del protagonista che passa da una parte all’altra della battaglia, coi bianchi e con gli indiani, per quanto assurda sia è sempre geniale. Puro romanzo. Per arrivare alla saggezza del vecchio capo, Chief Dan George, che tutto vede e capisce. Anche da cieco. Perfetta alla la battaglia di Little Big Horne e la fine di Custer. E capisco dove Ciro Ippolito abbia rubato gli indiani gay, i Frocheyenne, di “Arrapaho”.
Occhio, su Canale 27 alle 21, 15, a “Nudi e felici”, commedia naturista diretta da David Wain con Jennifer Aniston, Malin Akerman, Paul Rudd, Ray Liotta, Justin Theroux, Lauren Ambrose. Iris alle 21, 15 passa la seconda puntata della saga “Ocean’s Eleven”, cioè “Ocean’s Twelve” diretta da Steven Soderbergh con Brad Pitt, Catherine Zeta-Jones, George Clooney, Julia Roberts, Matt Damon, Andy Garcia. Da rivedere. Non me lo ricordo proprio.
Rai5 alle 21, 15 passa “Undine – Un amore per sempre”, bel film di Christian Petzold con Paula Beer, Franz Rogowski, Maryam Zaree, Jacob Matschenz, che rispolvera il vecchio mito romantico di Undine per farne una versione moderna, ma altrettanto maledetta. Bellissima Paula Beer.
Italia 1 alle 21, 20 presenta “Justice League” di Zack Snyder con Ben Affleck, Gal Gadot, Jason Momoa, Henry Cavill, Ezra Miller, Ray Fischer, Amber Heard. Vediamo cosa ne scrissi. Arieccoli! Batman che ancora je rode di aver contribuito alla morte di Superman, Wonder Woman bonissima, Aquaman tatuato coattissimo con tanto di forcone, The Flash ragazzino con la battuta pronta, Cyborg che ha qualche problema con la sua parte meccanica.
Tutti insieme, compreso il poro Superman che in qualche modo dovrà farsi vivo, visto che la battuta chiave di Batman è “Noi non siamo abbastanza”, ritornano in questo non riuscitissimo ma gradevole Justice League, diretto da Zack Snyder, ma completato, rimontato e ricostruito da Joss Whedon, che firma qui con Chris Terrio solo la sceneggiatura.
Snyder, responsabile anche del precedente e disastrato Batman v Superman, dopo i quattro quinti delle riprese, abbandonò il set per il suicidio della giovane figlia e venne appunto sostituito da Whedon, che ha portato a casa il progetto, ma non così riuscito come Wonder Woman. Di sicuro sappiamo solo che Whedon ha rigirato per due mesi parecchie scene a Londra, con 25 milioni di dollari di extra budget, ha licenziato il musicista scelto da Snyder, Junkie Xl, chiamando al suo posto il grande Danny Elfman, ha curato tutta la post-produzione.
Scompare anche qualche attore che pensavamo di trovare, come Willem Dafoe, mentre la Mera di Amber Heard si vede appena. Cose che possono capitare in un polpettone da 300 milioni ideato dieci anni fa, riscritto varie volte, e pensato, a un certo punto, per la regia del più grande di tutti, George Miller, che avrebbe voluto DJ Cotrone come Superman, Armie Hammer come Batman e Megan Gale come Wonder Woman.
Sull’intero progetto gira una certa aria di sofferenza, sia per la morte messa in scena di Superman, sia per quella vera della figlia del regista, che in qualche modo traspare malgrado il fracasso generale.
Ben Affleck è un Batman non solo perplesso, ma proprio assente, forse per quel che ha combinato a Superman nel film precedente, forse per il disastro del suo ultimo film da regista, ma a parte qualche buona battuta trashiona con Aquaman, “Ho sentito che parli ai pesci” o qualche risposta piccata alle osservazioni sul suo vestito da pipistrello, “Non sono io quello che gira col forcone”, non si va. Henry Cavill come Superman ha un ruolo davvero minore, e ha poco tempo per riprendersi tra gli sguardi di Amy Adams, Lois Lane, e quelli di Diane Lane, la mamma.
Per fortuna che Gal Gadot come Wonder Woman ruba la scena prepotentemente a tutti, forte del successo del film precedente e della freschezza del suo personaggio. E’ piuttosto riuscito anche Jason Momoa come Aquaman, coatto e barbuto. Momoa, anche se dovrebbe essere innamorato della Mera di Amber Heard, rivela quello che tutti pensiamo di Gal Gadot in una delle scene più divertenti del film.
Aquaman e Wonder Woman sono anche quelli che se la vedono più di tutti col cattivo del film, certo Steppenwolf, un caprone gigante digitale con tanto di corna e voce di Ciaran Hinds ritornato sulla terra dopo 5000 anni assieme a una banda di insetti mostruosi per eliminare tutta l’umanità. Te pareva...
salma hayek jessica alba pierce brosnan il fidanzato di mia sorella
Per salvare l’umanità i Justice League, ancora orfani di Superman si mettono assieme. Sono Batman e Wonder Woman a cercare i tipi giusti, da Aquaman, appunto, che se ne stava in Islanda a far caciara e a salvar pescatori in mezzo al mare, al Flash ragazzino di Ezra Miller, più o meno riuscito, al Cyborg di Ray Fisher, che ha qualche problema col padre scienziato, Joe Morton.
Cielo alle 21, 20 passa la commedia “Il fidanzato di mia sorella” diretto da Tom Vaughan con Pierce Brosnan, Salma Hayek, Jessica Alba, Malcolm McDowell, Ben McKenzie, Marlee Matlin. Passiamo alla seconda serata con “The Women”, versione moderna del capolavoro di George Cukor, qui diretto da Diane English con Annette Bening, Candice Bergen, Meg Ryan, Eva Mendes, Debra Messing, Jada Pinkett Smith. Voto bassissimo su Rotten Tomatoes, solo il 14%.
ezio greggio mel brooks svitati 2
Cine 34 alle 23, 25 passa il buffo, scombinato, ma divertente “Svitati”, commedia picchiatella di Ezio Greggio con Ezio Greggio, Mel Brooks, Gianfranco Barra, Randi Ingerman. L’idea del ritorno allo slapstick folle del muto coi vecchietti svitati è carina. Mel si sforza, ha grandi numeri da cartoon, soprattutto quando canta con la voce sua e non è doppiato. Ha una particina anche Gianni Zullo, dei Brutos era quello che prendeva gli schiaffi. Greggio spreca molto, anche il talento di Ric, di Paolo Paoloni, di Iachetti e della Litizzetto. Sala vuota.
Iris alle 23, 45 propone il disastroso ma ambizioso “Lost River”, ambiziosa opera prima ultradark di Ryan Gosling con Christina Hendricks, Saoirse Ronan, Iain De Caestecker, Matt Smith, Reda Kateb, ma anche Barbara Steele in una luminosa e incendiaria partecipazione speciale.
Rai Movie alle 23, 45 passa “I nove di Dryfork City”, diretto da Gordon Douglas, il remake del 1966 voluto dal produttore Martin Rackin per la Fox del celebre “Ombre rosse” diretto nel 1939 da John Ford che cambiò per sempre il cinema western. Per la presenza di John Wayne come Ringo Kid e per le incredibili acrobazie di Yakima Canutt e gli altri stuntmen che resero qualcosa di mai visto prima il film.
Questa versione, fortemente voluta da Rackin per la regia di Gordon Douglas, con un cast che va dall’allora nuovo venuto Alex Cord come Ringo Kid a Ann-Margret come Dallas, da Bing Crosby come il vecchio Doc a Van Heflin come lo sceriffo Wilcox, da Slim Pickens come Buck il postiglione a Stefanie Powers come Mrs Mallory, è un discreto remake, ma non ha nulla di esplosivo o di innovativo.
L’azione si sposta dall’Arizona al Colorado, gli indiani sono i Sioux di Cavallo Pazzo e non gli Apaches di Geronimo. Alex Cord, di madre italiana e di padre, Alexander Viespi, argentino, mezzo italiano e mezzo spagnolo, ha una bella faccia, è un campione di rodeo, ma non sarà mai John Wayne. Bing Crosby, nel ruolo che fu di Thomas Mitchell, beve caffè e non whisky. Non funzionò. Ricordo bene la mia delusione. Ma aveva un suo perché. Forse la camicia di Alex Cord. Forse un corto circuito con “Hateful Eight”… Alex Cord comprò un ranch e visse come tutti avremmo voluto nel west fino al 2021.
la professoressa di scienze naturali
Su Rete 4 alle 0, 50 passa “Faccio un salto all’Avana” di Dario Baldi con Enrico Brignano, Antonio Cornacchione, Francesco Pannofino e Aurora Cossio, la commessa amica di Berlusconi che ebbe una intensa ma breve carriera cinematografica. Su Cine 34 all’1, 10 avete “La professoressa di scienze naturali” di Michele Massimo Tarantini con Lilli Carati, Michele Gammino, Alvaro Vitali, Giacomo Rizzo. E’ la prima commedia erotica di Lilli Carati.
Rai Movie all’1, 50 ripropone il tortilla western “El Verdugo” di Tom Gries con Burt Reynolds, Raquel Welch, Jim Brown, Fernando Lamas, Soledad Miranda, celebre per le scene di sesso tra Raquel Welch e Jim Brown, allora considerate scandole e per la fondamentale doccia di Raquel che ferma il treno dei federales.
Iris all’1, 50 passa un altro western europeo, “I cannoni di San Sebastian” diretto da Henri Verneuil con Anthony Quinn, Anjanette Comer, Charles Bronson, Sam Jaffe, Silvia Pinal, Sam Jaffe, Jorge Russek, Pedro Armendariz jr, Aurora Clavel. Pensato per Gregory Peck, scritto da un prete gesuita, William Flaherty, girato in Messico con una trama un po’ western, un bandito in fuga tra l’esercito spagnolo e gli indiani Yaqui. Bellissima musica di Morricone. Ma non era uno spaghetti western e il pubblico del tempo non ci andò a vederlo.
Rap e crimine sono gli ingredienti di “Cobra non è” di Mauro Russo con Federico Rosati, Gianluca Di Gennaro, Denise Capezza, Roberto Zibetti, Tonino Carotone.
Iris alle 3, 45 passa uno dei primi grandi film di Sam Peckinpah, “Sfida nell’alta sierra” con due vecchie stelle del genere come Joel McCrea e Randolph Scott, ma anche la giovane Mariette Hartley, L. Q. Jones, Warren Oates e R.G.Armstrong. Era stato pensato per Gary Cooper e John Wayne, ma Gary Cooper morì prima delle riprese e il film divenne un’altra cosa.
McCrea e Scott si scambiarono i ruoli e fu un bene per il film. Randolph Scott, dopo averlo visto, decise di lasciare il cinema. Non sarebbe mai stato così bravo in un altro film. Era un bell’addio.
Ma passa pure, su Cine 34 alle 4, 20, il folle film di Brunello Rondi “I prosseneti”, erotico di denuncia con la coppia borghese perversa, Alain Cuny Juliette Mayniel, che protegge i depravati e li rifornisce di ragazze disponibili. Grande sfoggio di bellezze d’epoca, Rondi era davvero un maniaco in questo, da Stefania Casini a Ilona Staller, da Sonia Jeanine a Silvia Dionisio a Marina Pierro. C’è di tutto, la sana lettura di Jacula, Luciana Salce che corregge la prostituta (“sùggerla e non suggérla”). Un delirio.
Alle 5 potete scegliere tra “Un uomo chiamato cavallo” di Elliot Silverstein con Richard Harris, Dame Judith Anderson, Jean Gascon, Manu Tupou, Shannon Williams, Rai Movie alle 5, e il thriller all’italiana “Amore mio, uccidimi” di Franco Prosperi con Pamela Tiffin, Farley Granger, Orazio Orlando, Giancarlo Prete, Iris alle 5, 15. Mai visto.
raquel welch el verdugo 3
la professoressa di scienze naturali 2
raquel welch el verdugo
raquel welch el verdugo
raquel welch e jim brown el verdugo
lilli carati la professoressa di scienze naturali
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