Estratto da www.repubblica.it
eleonora bottaro
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a due anni per i genitori di Eleonora Bottaro, la 17enne morta di leucemia linfoblastica acuta, alla quale i genitori avevano negato la chemioterapia. La coppia padovana è stata ritenuta colpevole di omicidio colposo e si è vista confermare la condanna inflitta sia in primo che in secondo grado.
Secondo i medici, con le cure appropriate, la ragazza avrebbe avuto una possibilità di guarigione attorno all'80%. La famiglia scelse invece di rifiutare la chemio e di curarla con il metodo Hamer che prevede solamente cicli di cortisone, agopuntura e vitamina C.
eleonora bottaro
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Il rifiuto delle cure
Nei tre gradi di giudizio è stata accreditata l'ipotesi che Eleonora Bottaro sia stata fortemente influenzata dai genitori e per questo abbia rifiutato le cure e si sia affidata al metodo Hamer. Secondo la procuratrice aggiunta Valeria Sanzari, la prima a indagare i Bottaro, la ragazza non avrebbe mai avuto modo di costruire una propria libertà di scelta delle cure. E, al tempo stesso, dai genitori non è mai venuta nessun parola di pentimento. La madre Rita ha continuato a ripetere: "Credo nella giustizia divina, non ho sbagliato nulla, rifarei tutto quello che ho fatto".
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