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    “ERO IN UNA PROFONDA DEPRESSIONE. NON HO FATTO GESTI ESTREMI GRAZIE ALLA MIA FAMIGLIA” - FEDEZ È TORNATO IN RAI, A “DOMENICA IN” E HA RACCONTATO LA SUA MALATTIA: “DORMIVO POCO, USCIVO SEMPRE, ERO BULIMICO DI VITA... MI SONO RITROVATO A PRENDERE SETTE TIPI DI FARMACI E HO AVUTO UN ATTACCO IPOMANIACALE - L’EMORRAGIA? LA MATTINA AVREI AVUTO UN VOLO PER LOS ANGELES. FORTUNATAMENTE HO AVUTO DEI SINTOMI LA MATTINA. SE AVESSI AVUTO QUELLO CHE HO AVUTO IN VOLO, SAREBBE STATO FATALE”


     
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    Chiara Maffioletti per corriere.it - Estratti

     

    fedez domenica in fedez domenica in

    «Devo dire che sto bene, mi sto riprendendo. Un po’ di acciacchini ma sto bene». Fedez è tornato in Rai e lo ha fatto da Mara Venier, a «Domenica In». La conduttrice, gli ha detto, riferendosi all’emorragia che lo ha colpito qualche mese fa: l’ultima volta hai preso un po’ di paura? «Abbastanza paura — ha ammesso lui —. La mattina avrei avuto un volo per Los Angeles: fortunatamente ho avuto dei sintomi la mattina. Se avessi avuto quello che ho avuto in volo, sarebbe stato fatale».

     

    Emorragie dovute a due ulcere «e un principio ischemico allo stomaco, per fortuna i medici se ne sono accorti in tempo... La paura è ancora tanta: ho 34 anni e ne ho viste. Il mio fisico ha reagito a delle cose invasive, ma se c’è il corpo da una parte, dall’altra c’è la mente e non bisogna mai sottovalutare la cosa. Si è portati a pensare che è importante che il fisico sia sano e trascuriamo la mente, ma spesso la mente è una prerogativa più importante».

     

    LA REPLICA DI FEDEZ A MORGAN LA REPLICA DI FEDEZ A MORGAN

    (...) Avevo questa volontà di fare indigestione di vita, dormivo poco, uscivo sempre, ero bulimico di vita... mi sono ritrovato a prendere così sette tipi di farmaci e ho avuto un attacco ipomaniacale. Ho messo a rischio la stabilità della mia famiglia oltre che la mia stabilità».

     

    Quindi, è sceso nel dettaglio: «Io dopo Sanremo ero nel culmine della mia poca lucidità. Quindi succede che dopo qualche settimana la mia bocca smette di funzionare: inizio ad avere dei tic nervosi alla bocca e non riesco più quasi a parlare. Quindi stoppo tutti gli antidepressivi e i farmaci che prendevo, senza scalare. Ho avuto l’effetto da rebound. Non riuscivo a distinguere i sogni dalla realtà, sudori freddi, disorientamento. Ma la fase più difficile è arrivata dopo quando non avevo più farmaci e sono caduto in una depressione profonda».

    fedez a x factor fedez a x factor

     

    Ne è uscito «facendomi seguire da professionisti e trovo assurdo sia ancora un privilegio, deve essere un diritto per tutti e non un privilegio per pochi. Così come si cura il corpo va curata la mente». Quindi, la confessione: «Se io oggi sono ancora qua è semplicemente per la mia famiglia se no il dolore è talmente forte che pensi anche a gesti estremi per farlo finire. Il pensiero di recare un danno così grande alle persone che ami di più è una cosa che ti frena».

     

    Dice di non aver ancora imparato a farsi passare in fretta le arrabbiature: «Ho un carattere fumantino e anche la malattia non mi ha ancora insegnato a farmela passare in fretta». Quindi Venier ha confessato di essere stata a sua volta ricoverata per depressione, invitandolo, per quanto possibile, ad osservare il mondo con leggerezza.

     

    fedez esce dall'ospedale 1 fedez esce dall'ospedale 1

    Poi è passato a parlare di sua moglie, Chiara Ferragni. «Il primo messaggio me lo ha mandato lei ma poi io sono andato a gamba tesa. È incredibile come siamo uno l’antitesi dell’altro, lei ha un approccio alla vita completamente diverso dal mio ma ci siamo trovati su quelle due o tre cose veramente importanti, una scala di valori, cose intime che a me hanno fatto dire che, senza ombra di dubbio, fosse la persona con cui volevo stare per tutta la vita».

     

    Quindi, ha rievocato la proposta di matrimonio: «La sera prima avevamo litigato moltissimo, ma proprio del tipo che anche i miei amici avevano litigato con i suoi, un Armageddon. Quindi avevo anche un po’ il dubbio sulla sua risposta, ma prova a dire di no davanti a 12mila persone».

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    Quello che non sopporta dei commenti social è una cosa: «Quando faccio qualcosa di benefico non accetto mi si faccia il processo alle intenzioni: ha fatto questa cosa per ottenere fama. Come fai a comprovare che non sia mosso da un fine sano?». Il suo sogno, ora è «aprire un centro di aggregazione che possa accogliere ragazzi e ragazze con problemi di salute mentale che possano trovare aiuto gratuitamente. Inoltre sto valutando di produrre un documentario su Franco Basaglia, lui che ha fatto moltissimo per togliere lo stigma su chi soffre di salute mentale».

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