xi jinping putin yi peng 3

LA GUERRA DEGLI ABISSI: SE NON C’E’ LO ZAMPONE DI PUTIN C’È QUELLO DI XI JINPING - SAREBBE STATA LA NAVE CINESE "YI PENG 3" A TRANCIARE IN MODO DELIBERATO I DUE CAVI SOTTOMARINI IN FIBRA OTTICA, QUALCHE SETTIMANA FA NEL MAR BALTICO - IL 17 NOVEMBRE L'IMBARCAZIONE HA CALATO L'ANCORA PER DANNEGGIARE UN CAVO CHE COLLEGA LA SVEZIA E LA LITUANIA: IN QUEL MOMENTO IL COMANDANTE HA SPENTO IL GPS PER TENTARE DI MASCHERARE LE PROPRIE MOSSE - LA NAVE HA PROSEGUITO A ZIG ZAG E HA RIPETUTO L’OPERAZIONE COLPENDO LA "LINEA" SOTTOMARINA GERMANIA-FINLANDIA - PECHINO HA AGITO PER CONTO DI MOSCA?

Estratto dell'articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”

 

YI PENG 3 - 3

L’intelligence occidentale è convinta che la nave cinese Yi Peng 3 abbia tranciato in modo deliberato i due cavi di comunicazione alla metà del mese nel Mar Baltico. Un sospetto basato sull’analisi delle manovre del cargo. A rilanciare questa tesi fonti citate dal Wall Street Journal.

 

Gli investigatori hanno ricostruito la rotta dell’unità partita il 15 novembre dal porto russo di Ust-Luga con un carico di fertilizzante. Ai comandi un capitano cinese. Il 17 il mercantile avrebbe calato l’ancora per danneggiare un cavo che collega Svezia e Lituania restando in acque svedesi. In contemporanea il comandante ha spento il segnalatore AIS, un tentativo di mascherare le proprie mosse. Ma è stata comunque monitorata via satellite e così sono stati registrati i successivi movimenti, a bassa velocità.

 

xi jinping vladimir putin - vertice brics a Kazan

La nave ha proseguito a zig zag per ripetere l’operazione a 111 miglia di distanza colpendo questa volta la «linea» sottomarina Germania-Finlandia. La Yi Peng 3 ha provato ad allontanarsi ma è stata inseguita da una corvetta della Marina danese che l’ha bloccata per sottoporla a future ispezioni. Ora è ferma in uno spazio internazionale nello Stretto di Kattegat in attesa di sviluppi. Attorno presenti anche mezzi tedeschi e svedesi. Un pattugliamento rinforzato nell’area di grande importanza.

 

Una ricognizione esterna (dunque sommaria) eseguita dai danesi avrebbe rilevato tracce che confermerebbero l’ipotesi dell’azione dolosa. Secondo una interpretazione il cargo orientale potrebbe aver agito per conto di Mosca, in un atto di sabotaggio contro Paesi che assistono militarmente e sotto il profilo diplomatico l’Ucraina.

 

YI PENG 3 - 2

Molto più prudente la valutazione statunitense: non vi sarebbero elementi sufficienti per sostenere che si sia trattato di un'azione dolosa e volontaria. Molto più prudente la valutazione statunitense: non vi sarebbero elementi sufficienti per sostenere che si sia trattato di un'azione dolosa e volontaria. [...]

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