Estratto dell’articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”
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1 Perché quest’anno l’influenza continua a colpire a marzo con sintomi pesanti come febbre che si mantiene alta per cinque giorni di seguito?
Secondo gli infettivologi, i due anni di pandemia, accompagnati dall’uso obbligatorio di mascherina e dall’isolamento, ci hanno tenuti sotto una sorta di campana protettiva dalle infezioni.
La memoria immunitaria, la capacità cioè dell’organismo di reagire di fronte a infezioni già sperimentate e di cui si è mantenuto il ricordo, si è come «addormentata» e dunque il ritorno di ospiti stagionali noti ci ha colti impreparati.
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Ecco perché soffriamo in modo particolare gli effetti di una malattia infettiva che tendiamo a sottovalutare. Molto dipende però dal sistema immunitario individuale, cioè da come il nostro organismo è capace di rispondere all’attacco dei microbi.
2 I sintomi dell’influenza sono diversi da quelli che caratterizzano altri virus respiratori?
Febbre, raffreddore, mal di gola sono sintomi comuni a tutte le sindromi respiratorie.
L’influenza però in genere è caratterizzata da dolori muscolari e alle articolazioni intensi, mal di testa, inappetenza, difficoltà a smaltire il senso di spossatezza. […]
3 L’influenza di questa stagione si accompagna anche a dolori gastrointestinali?
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I dolori intestinali non sono caratteristici dell’influenza, che si contrae attraverso il respiro, ma possono aggiungersi alla sintomatologia di base così come la congiuntivite.
4 Anche se la febbre resta alta per diversi giorni è comunque sbagliato prendere gli antibiotici?
Gli antibiotici contrastano i batteri non i virus e quindi se la malattia influenzale non ha complicanze (ad esempio la comparsa di tosse catarrosa che può essere la spia della sovrapposizione di infezione batterica oppure la ripresa repentina della febbre dopo una fase senza) questi farmaci non vanno presi. […]
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5 Quanto dura la convalescenza?
Fra malattia e convalescenza sette-dieci giorni. […]
6 Che cosa c’è di diverso rispetto alle stagioni influenzali degli scorsi anni?
Di solito il picco dei casi si concentra tra gennaio e febbraio. Stavolta la massima incidenza è stata raggiunta a dicembre 2022 e da allora la curva epidemica si è andata abbassando. A febbraio però si è stabilizzata e non sta calando, pur mantenendosi nella fascia corrispondente alla bassa intensità. […]