Marco Giusti per Dagospia
al pacino scarface
E in chiaro stasera che vediamo? Beh. Ci sarebbe su Iris alle 21 un capolavoro come “Scarface” di Brian De Palma con Al Pacino come Tony Montana, Steven Bauer come Manny, Michelle Pfeiffer, Robert Loggia, Mary Elizabeth Mastrantonio, un film che all’epoca avevamo atteso che arrivasse davvero giorno dopo giorno. E che, malgrado adorassimo il vecchio “Scarface” di Howard Hawks con Paul Muni, e proprio a Hawks e al suo sceneggiatore Ben Hecht il nuovo film è dedicato, ci aprì un mondo. Magari, oggi, preferiamo “Carlito’s Way”, sorta di variazione di “Scarface”. Ma resta uno dei grandi film di un’epoca.
scarface
De Palma, per farlo, lasciò il set di un successo sicuro come “Flashdance”. Il film nasce dal desiderio di Al Pacino di fare un film di gangster come il vecchio “Scarface”. Lo disse al produttore Martin Bregman, che si rivolse a Oliver Stone come sceneggiator e dapprima, come regista a Sidney Lumet. E’ di Lumet l’idea di partire da due ragazzi cubani e non italo-americani. Sua anche l’idea di spostare l’azione dalla Chicago degli anni’30 alla Miami moderna con i profughi cubani.
Ma a Lumet non piaceva Oliver Stone, sceneggiatore del film. Mentre a De Palma piacque moltissimo la sceneggiatura di Stone. Non sapevo che il film fosse passato tre volte in censure, con versioni diverse per ottenere un R-rated al posto dell’X-rated. Al terzo passaggio, i censori si convinsero che era un film contro la droga e il film passò. Ma D E Palma fece uscire la sua prima versione, senza tagli, non l’ultima. Leggo che Steven Spielberg girò una scena, l’ingresso dei sicari nella villa di Tony Montana, come scambio di amicizia tra Spielberg e De Palma.
troppo forte
Cine 34 alle 21 risponde a “Scarface” con un classico di Carlo Verdone, “Troppo forte” con Carlo Verdone, Stella Hall, Alberto Sordi, Mario Brega, Sal Da Vinci. Vi ricordo che Sergio Leone ha girato un paio di scene. La corsa con le moto.
Su Rai Due alle 21 passa il kolossal cafonissimo “Pompeii” di Paul W.S. Anderson con Kit Harington, Emily Browning, Carrie-Anne Moss, Paz Vega, Kiefer Sutherland. Trionfo di battute trash. “Per le tette di Giunone!”, “Dolce Cassia”, “Parola di Quinto Appius Corvus”. Ahi!
Coproduzione canadese diretta dal Paul W.S. Anderson della saga di “Resident Evil”, scritto da Janet Scott Batchler e Lee Batchler di “Batman Forever”, e, sembra, rivisto dal più istruito Julian Fellowes di “Downtown Abbey”. Almeno si sarà letto Plinio prima di incassare l’assegno. Mah?! Il tutto è girato in Ontario, tra i castori canadesi, che non ha francamente molto della costa napoletana, anche se il regista giura di essere andato a riprendere il Vesuvio proprio da vicino.
pompeii il film
In America il film venne accolto malamente (“è dai tempi di Dante’s Peak che non si tifava così tanto per il vulcano”, “quando partono i titoli di coda l’unica soddisfazione è sapere che non ci sarà un sequel”). Sarei meno cattivo, anche perché, con tutti i suoi difetti, alla fine il vecchio Vulcano la parte sua la fa sempre, gli effetti speciali funzionano e qualche battuta buona il cinico senatore Corvus di Kiefer Sutherland la azzecca. Come quando alla bella Cassia che gli chiede se si può definire uno sport la mattanza dei gladiatori, risponde con un “Sport? Non è sport, è politica”.
Pompeii trailer poster mr sutherland
Anche se l’idea che i cittadini pompeiani vedano i romani come invasori è totalmente ridicola. Ma la scena del simil De Magistris napoletano che riceve il senatore Quinto Appio Corvo, potente supertrafficone romano legato al nuovo imperatore Tito e gli propone un nuovo piano regolatore con doppio stadio sembra scritta da Travaglio. Rispetto alle tante versioni della distruzione di Pompei nel 79 d.c. a causa dell’eruzione del Vesuvio, questa cerca di mettere insieme un po’ troppo.
Un inizio alla “Conan il barbaro”, con l’eroe da piccolo che vede tutta la sua famiglia distrutta dai romani cattivi, poi una storia e dei personaggi alla “Spartacus” (la serie), e una seconda parte costruita come un disaster movie alla “Titanic”. Il tutto nella Pompei ricostruita in Canada e con il solito eccesso di scene di gladiatori che si menano. I romani, si sa, sono cattivi e sadici. Si vogliono anche pappare la bella di turno che è innamorata del nostro eroe.
pompeii teaser
I buoni sono i non romani, dai celti agli stessi pompeiani, anche se i traci, chissà perché, vengono massacrati peggio che in “Totò contro Maciste” (“Vi avevo chiesto sei gladiatori traci, non sei gladiatori froci!”). Così un valoroso e giovane gladiatore, Milo, cioè Kit Harington, il Jon Snow di “Trono di spade”, si vuole vendicare dei cattivi romani che hanno completamente distrutto la sua famiglia e la sua tribù di celti equestri. Su Canale 2 7 alle 21, 10 magari vi divertite di più con “Un poliziotto alle elementari” di Ivan Reitman con Arnold Schwarzenegger, Penelope Ann Miller, Linda Hunt. Un film per tutta la famiglia.
Su Cielo alle 21,15 avete il noir “Senza regole” diretto da Elizabeth Allen con Isabel Lucas, Dermot Mulroney, Nick Jonas, Graham Rogers, Paul Sorvino, Marc Macaulay, dove il solito ragazzo fessacchiotto cade nella trappola di una fatalona che ha progettato la morte del marito e l’arrivo della polizza dell’assicurazione. “Rachel” di Roger Michell con Rachel Weisz, Sam Claflin, Holliday Grainger, Iain Glen, Pierfrancesco Favino, Rai Tre alle 21,20, è una nuova versione, piuttosto buona, del celebre “La mia cugina Rachele” di Daphne du Maurier già portato sullo schermo nel 1952, cioè un anno dopo la pubblicazione, da Henry Koster con Olivia De Havilland e Richard Burton. Uno dei migliori film di Roger Michell.
due per la strada 3
Su Tv2000 alle 21,20 abbiamo la deliziosa commedia diretta da Stanely Donen, scritta da Frederic Raphael, “Due per la strada” con Audrey Hepburn e Albert Finney. Sposati da dieci anni, un po’ in crisi, i due protagonisti attraversano il sud della Francia e ricordano i migliori momenti della loro vita. Ricordo che allora, in una lontana visione pomeridiana, rimasi folgorato dalla grazia di Donen e dei suoi attori.
due per la strada 1
Grande musica di Henry Mancini, lui stesso la trovava tra le sue preferite, la Hepburn meravigliosa, anche se non veste Givenchy, sembra che avesse girato anche una scena di nudo, che nel film non c’era allora e non c’è oggi. Magari Donen avrebbe preferito Paul Newman ad Albert Finney, ma alla fine Finney è più giusto. In ruoli minori trovate Eleanor Bron, Jacqueline Bisset prima di andare in America, dove girò “La cavalletta”, Nadia Gray, la bellissima Olga Georges Picot.
Leggo che Steven Spielberg, quando era giovane, usava questo film come test per capire se dovesse seguitare a far la corte a una ragazza o no. È vero. Non puoi uscire con una/uno che non gli piace un film così.
Su La7 alle 21,45 passa “Worth – Il patto” diretto da Sara Colangelo con Michael Keaton, Stanley Tucci, Alfredo Narciso, Amy Ryan, Tate Donovan, Laura Benanti, curioso film avvocatizio sui risarcimenti per l’attentato dell’11 settembre. Solo per avvocati, su.
Passiamo alla seconda serata. Su Canale 20 alle 22,45 passa l’action con killer di una società segreta, gente con poteri assurdi, “Wanted – Scegli il tuo destino” diretto dal russo Timur Bekmambetov, tratto dalla graphic novel di Mark Millar con James McAvoy, Angelina Jolie, Morgan Freeman, Terence Stamp, Thomas Kretschmann. Eviterei…
Su Rai 5 alle 23,10 avete uno dei film più celebri di Yorgos Lanthimos, l’indigestibile (chiedete a Dago ma anche a me…) “Il sacrificio del cervo sacro” con Colin Farrell, chirurgo di successo che ha sbagliato un’operazione e gli si presenta il figlio del defunto che vuole in cambio la vita del suo primogenito. Se non lo farà morirà anche sua figlia. Cosa fare? Da rigirare con qualche chirurgo romano abbronzato a Sabaudia in versione comedy. Nicole Kidman fa la moglie del chirurgo, notevole nella scena sexy, e Barry Keoghan è il figlio del defunto. Non te lo scordi.
nicole kidman il sacrificio del cervo sacro
Su Canale 27 alle 23,10 passa il capolavoro dei Coen “Il grande Lebowski” con Jeff Bridges, John Goodman, Julianne Moore, Steve Buscemi, Philip Seymour Hoffman. Questo ti tira su. Cine 34 alle 23,15 presenta un altro film di Carlo Verdone, “Sono pazzo di Iris Blond” con Carlo Verdone, Claudia Gerini, Mino Reitano, Andréa Ferréol.
Andrebbero anche rivisti i 192’ di “It” di Tommy Lee Wallace con Tim Curry, John Ritter, Annette O'Toole, Tim Reid, Richard Masur, cioè la prima e migliore versione, anche se televisiva, dell’It di Stephen King. Intere generazioni sono cresciute con “It”. Avventure negli anni’20 e cuccioli di tigre sono gli ingredienti del classico “Due fratelli” di Jean-Jacques Annaud con Guy Pearce, Jean-Claude Dreyfus, Freddie Highmore, Philippine Leroy-Beaulieu, Iris alle 0,40.
il sacrificio del cervo sacro
Se Rai 4 alle 0,50 si butta su “Memorie di un assassino” del celebrato Joon-ho Bong, con Kang-ho Song, Kim Sang-kyung, Kim Roeha, Song Jae-ho, vedo che Cine 34 all’1,40 non perde il vizio e presenta “Delitto in Formula Uno” di Bruno Corbucci con Tomas Milian, Dagmar Lassander, Isabel Russinova, Licinia Lentini, Bombolo.
jeff bridges il grande lebowski
Tra i film della notte occhio a “Fiorina la vacca” diretto da Vittorio De Sisti, prodotto da Galliano Juso come Decamerone di Serie A, con Janet Agren, Felice Andreasi, Gastone Moschin, Ewa Aulin, Ornella Muti. “Era il tentativo di trasportare in cinema vicende contadine del padovano scritte in un dialetto quasi incomprensibile”, ricordava Gastone Moschin. “Solo che senza la lingua del Ruzante e senza rispetto filologico per il testo, alla fine si è scaduto un po’ nella volgare e nel gratuito”.
Galliano Juso ricordava a “Stracult” che Montagnani amava molto il film, “forse perché era un testo del Ruzante e anche un personaggio popolare, un contadino, aveva amato molto farlo”. Di suo, Montagnani ricordava con grande piacere Ewa Aulin. “Era splendida… un corpo fantastico! Un panetto di burro messo lì”.
john turturro nei panni di jesus quintana grande lebowski 4
Occhio anche al picaresco “Il viaggio della sposa” di Sergio Rubini con Sergio Rubini, Giovanna Mezzogiorno, Carlo Mucari, Franco Javarone, Umberto Orsini, Rete 4 alle 3,20. Chiudo su “Assicurasi vergine”, uno degli ultimi film di Giorgio Bianchi, Iris alle 4,05, commedia sexy siciliana alla Germi che tentava di lanciare Romina Power come attrice alla Stefania Sandrelli. Con lei ci sono molti buoni attori del tempo, Leopoldo Trieste, come il padre che assicura la verginità della figlia per cento milioni di lire sicuro che la perderà rapidamente, Vittorio Caprioli, Daniela Rocca, Dino Mele. L’ho visto quando uscì… Non memorabile.
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