tisana
Estratto dell’articolo di Carlo Ottaviano per “il Messaggero”
Quasi un miliardo di euro. È il mercato italiano delle erbe aromatiche e officinali usate in cucina, per i te e le tisane sempre più moda, nei liquori salutistici e impiegate nella cura del corpo.
La produzione strettamente agricola italiana è però solo di 150 milioni di ettari (4 mila tonnellate di prodotto su oltre 7.300 ettari).
spezie
Gli imprenditori del settore si sentono quasi figli di nessuno «Siamo trascurati denuncia Andrea Primavera, presidente di Fippo, la federazione che rappresenta la gran parte dei produttori italiani dalle normative dell'agricoltura. Invece è un comparto innovativo a cui andrebbero dedicate misure specifiche anche alla luce delle oltre 140 specie coltivate e in una visione di biodiversità del Paese». «Molte piante aggiunge rientrano nella dieta mediterranea, penso ad esempio al rosmarino. Per questo è necessario un censimento per iniziare un percorso di valorizzazione».
LE LEVE
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Il grande interesse per il settore è dimostrato dalla presenza storica di alcuni grossissimi player […] Sul settore puntano anche i fondi di investimento, sempre attenti alle novità. […] «In Italia calcola Primavera, protagonista di molte iniziative durante il Salone Spices&Herbs Global Expo al Macfrut di Rimini la quantità del mercato complessivo di piante officinali è di 37mila tonnellate, oltre 45mila tonnellate per quello delle spezie, 45 tonnellate di zafferano e 10 tonnellate per gli oli essenziali. La nostra produzione è largamente insufficiente, copre un fabbisogno di appena il 20% della domanda, e questo lascia ampi margini di crescita del settore».
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Il settore è cresciuto a macchia di leopardo in modo spontaneo, creando alcuni distretti in Piemonte, nell'Alta Valle del Tevere, in Calabria, Sicilia interna, nord della Sardegna. Lavanda, menta, passiflora e piante da liquore, oli essenziali di agrumi sono le produzioni principali.
«Viviamo nel paradosso afferma ancora Primavera di produrre circa 4mila tonnellate (escluso coriandolo) di piante officinali e 350 tonnellate di oli essenziali (in gran parte agrumi e bergamotto) e di esportare 33mila tonnellate di prodotto. Come è possibile? Trasformando buona parte delle 40mila tonnellate di prodotto importato. Questo dà l'idea degli ampi margini di crescita per una produzione nazionale». […]
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Per quanto riguarda il gusto dei consumatori, secondo Assoerbe, la materia prima agricola grezza più acquistata è la camomilla, tra le droghe vegetali il mirtillo, degli estratti vegetali la più consumata è la curcuma. In cucina stando a un altro studio presentato a Rimini da AstraRicerce e Cannamela due italiani su tre non rinunciano alle spezie avendo acquistato 97 milioni di confezioni nel 2022. Pepe nero, peperoncino e zafferano sono le tre spezie più usate, mentre rosmarino, prezzemolo e basilico restano le erbe aromatiche preferite. Forte il trend in crescita verso i sapori asiatici (lemongrass e cardamomo in testa).