barbara alberti
Flavia Amabile per “la Stampa”- Estratti
Nessuno deve entrare nel rapporto «tra una donna e il concepito», e sono insondabili i motivi per cui una donna sceglie di interrompere una gravidanza, avverte la scrittrice Barbara Alberti che non nasconde la sua delusione per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che sta tradendo le donne .
La vicedrettrice del Tg1 Incoronata Boccia ha affermato durante il programma televisivo «Che sarà» che sull'aborto «stiamo scambiando un delitto per un diritto». Che ne pensa?
«L'aborto è un delitto. Il Papa ha ragione e io l'ho scritto in un articolo pubblicato un anno e mezzo fa sull'Espresso. Noi donne lo sappiamo bene, le donne hanno in abominio l'aborto più del Papa, le donne non vogliono abortire. Però nessuno deve entrare fra noi e il figlio che abbiamo concepito. È un fatto. Ma vuole sapere che cosa è capitato dopo che scrissi questo articolo?».
barbara alberti foto di bacco
Dica...
«La ministra Eugenia Roccella lo citò in un articolo ma prendendo solo la prima parte come se io mi fossi schierata con lei contro l'aborto. Si è fermata alla mia affermazione che l'aborto è un delitto e ha del tutto ignorato quello che sostenevo subito dopo e cioè che nessuna forza al mondo può mettersi tra noi e il concepito.
La maternità è un meccanismo magnifico e atroce: non possiamo negare che sopprimiamo una vita ma sono insondabili e appartengono solo alla donna le ragioni per cui afferma questa scelta. Le donne si assumono questo delitto per non commetterne uno peggiore: quello di avere un figlio che non si vuole».
FORZA NUOVA CONFERISCE LA TESSERA AD HONOREM A INCORONATA BOCCIA
Nessuna forza può mettersi tra la donna e il concepito, lei dice, ma il governo porterà le associazioni pro vita nei consultori pubblici.
«Sì, quelli che io chiamo i persuasori. Mi sembra una pessima idea. Si tratta di una coercizione, una tortura in più. Una donna che va li ha già attraversato tutto il calvario di questa scelta, non ha bisogno di uno che non la conosce e vuole soltanto dissuaderla. Se una donna ha deciso, ha deciso e basta. Ma lo sanno perché non si fanno i figli?».
Secondo la presidente del Consiglio, perché esiste una «cultura dominante» secondo la quale avere un bambino vorrebbe dire compromettere la libertà o i sogni e in alcuni casi addirittura la bellezza di una donna. E perché esistono dei «cattivi maestri», persone che parlano da «cattedre magari con il sei politico» che hanno trasformato la genitorialità in «qualcosa di stantio, un concetto arcaico da superare». È davvero così?
barbara alberti
«Giorgia Meloni è stata una grande delusione. Ha detto che non avrebbe toccato la legge 194 e invece…».
Non sta toccando la legge 194, la sta lentamente rendendo sempre meno applicabile...
«Sta tradendo le donne».
(...)
In Francia hanno inserito l'aborto nella Costituzione. Scelta giusta o esagerata?
«L'aborto è un diritto indiscutibile».
La scorsa settimana, l'onorevole Gilda Sportiello ha raccontato alla Camera dei Deputati di aver scelto di abortire 14 anni fa e di averne voluto parlare nel luogo più alto della rappresentanza democratica perché nessuno deve colpevolizzare una donna. E, invece, proprio tra i deputati c'è stato chi l'ha insultata.
giorgia meloni
«Sono cose tribali di un Paese in cui invece da secoli si continua a colpevolizzare le donne. Il dominio maschile ha sempre saputo che la donna è la chiave di ogni potere perché produce la vita. Se ci ha calpestate, rinchiuse, atterrite, tenute nell'ignoranza è perché siamo pericolose davvero».
E che effetto le fa vivere in un simile Paese?
«Certe volte sono contenta di essere nell'ultimo tratto, sento il privilegio di aver vissuto in un tempo in cui si poteva avere la libertà o comunque ce la prendevamo».
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