DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Fabio Savelli per www.corriere.it
UN HOTEL TRENTINO PROPONE SOLDI A UN CLIENTE PER RIMUOVERE LA RECENSIONE DA TRIPADVISOR
La battaglia dei giudizi su ristoranti ed alberghi assume ogni giorno di più nuovi risvolti. Racconta Nicola Di Turi, un collaboratore di questo giornale, che qualche giorno fa ha ricevuto un’email dopo aver espresso su Tripadvisor un giudizio negativo su una struttura di Bolzano relativamente al servizio guardaroba.
Nella foto in alto la testimonianza del tentativo di cancellare il commento negativo espresso sul portale di recensioni più conosciuto al mondo tramite un corrispettivo di 150 euro. Ma è anche vero il contrario. Un albergatore di Roma segnala come sia sempre più frequente che sia il cliente stesso a minacciare la struttura con giudizio tranchant nel caso in cui non ottenga uno sconto sul pernottamento.
IL CASO DI «REPUTATION WEB»
Sembrano ulteriori salto di qualità che evidenziano come Tripadvisor sia ormai diventata l’oracolo per gli avventori di ristoranti, bed&breakfast e alberghi. Qualche giorno fa un altro caso che aveva fatto discutere. Una realtà, con sede a Rimini chiamata «Reputation Web by Mediafashion».
Uno dei consulenti aveva candidamente affermato su questo giornale come ottenere la cancellazione della recensione: «Lavoriamo con un ufficio legale negli Stati Uniti - aveva spiegato -. Tripadvisor dispone di uno statuto interno di 34 articoli che disciplina la loro politica. L’importante è dimostrare che la recensione negativa da cancellare viola uno degli articoli».
Il consulente aveva garantito «una ragionevole certezza» del risultato grazie alle maglie larghe del regolamento delle recensioni dove ad esempio si legge che Tripadvisor «non accetta testi che contengono tag HTML, un numero eccessivo di parole scritte in lettere maiuscole, espressioni dialettali, problemi di formattazione, testo ripetuto più volte». Dieci recensioni cancellate: 900 euro.
LE SOCIETÀ DI OTTIMIZZAZIONE
A ben vedere Reputation Web può essere inquadrato all’interno del magmatico mondo delle società di ottimizzazione. Come le ha chiamate l’amministratore delegato di Tripadvisor Steve Kaufer nella lettera che ha inviato a tutte le aziende presenti sulla community dei viaggi arrivata a contare 375 milioni di visitatori mensili, 84 milioni di membri, 52 siti in 28 lingue e 250 milioni di opinioni.
Recensioni che sono state oggetto di grandi polemiche ed aver originato una multa Antitrust per pratica commerciale scorretta. L’indagine partì proprio dalle segnalazioni delle associazioni dei consumatori (e da Federalberghi) che accusarono il portale di pubblicare recensioni fasulle. Qualche mese fa la sanzione da 500 mila euro è stata annullata dal Tar del Lazio: impossibile il controllo capillare dei commenti.
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