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belen rodriguez si scusa con michelle hunziker
Giordano Tedoldi per ''Libero Quotidiano''
Belen Rodriguez, in una piazzata nei pressi della sua abitazione milanese, ha espresso il suo "odio" per i paparazzi, che, dice (e non abbiamo motivo di dubitarne), la perseguitano 24 ore su 24 da 12 anni, cioè da quando è diventata, semplicemente, Belen, il fenomeno mediatico che tutti conosciamo. Fenomeno mediatico, per l' appunto, cioè una creazione composta in parte della sua carica vitale, della sua simpatia, della sua franchezza - che ha messo in mostra anche in questa occasione - e naturalmente della sua sensualità e bellezza, ma in grande parte anche dell' operato dei paparazzi che ella odia.
Quegli stessi paparazzi con cui lavorava con grande abilità anche il suo ex compagno Fabrizio Corona, e senza farsi il minimo scrupolo riguardo alla privacy dei bersagli - come nessuno, nell' ambiente dei paparazzi, se ne fa: «La guerra è guerra», diceva il loro decano, il grande Rino Barillari - Corona che Belen ha incontrato nei giorni scorsi producendo un evento pubblicato dal settimanale Chi, e con adeguato corredo fotografico.
GRANDE NERVOSISMO
Belen, nel suo sfogo, ha detto che non vive più, che sta uscendo di testa, e dopo ha chiesto scusa a Michelle Hunziker per alcune frasi sgradevoli che le ha indirizzato, e che le sarebbero scappate proprio per il suo «momento di nervosismo». Seguono altre parole che sfiorano il dramma: Belen dice che il continuo accerchiamento dei paparazzi le crea uno «scompenso mentale», che sta pensando di andare a vivere in campagna (temiamo che non sarebbe immune dagli appostamenti, però) e che dopo quest' ultima scenata potrebbe andare in terapia, «perché così faccio male solo a me stessa».
Ora, bisognerebbe essere dei cinici fatti e finiti per non cogliere nelle parole di Belen un sentimento vero, verso il quale abbiamo comprensione, cioè di poter vivere, come dice, «come una povera Crista», e fare tutte le cose normali, anonime, serene che fanno le povere Criste.
Però non possiamo fare a meno di notare che, sotto molti punti di vista, qui i poveri Cristi sono altri. Quelli veri, intendiamo. Ad esempio i paparazzi, gente che fa una vita infernale, all' interno di un sistema agitato da una concorrenza spietata, e che magari sono fotografi eccellenti, di primissima qualità, ma che devono fare i conti col fatto che il grande mercato questo gli chiede: il fondoschiena di Belen (che lei stessa ha fieramente porto ai paparazzi, con provocazione esasperata), le sue tette, e non immagini artistiche o sofisticate. E non possiamo sottacere nemmeno quello che anche Belen sa perfettamente, e cioè che lei deve molto, moltissimo a quei "poveri Cristi" dei paparazzi.
Se Paolina Borghese aveva Canova, che l' ha resa immortale nel suo marmo bianco, Belen ha i paparazzi, che la rendono forse non immortale, ma comunque molto, molto viva. Molto più viva che se non li avesse. A rivedere le immagini dello scontro tra Belen e i paparazzi abbiamo provato pena e tristezza un po' per tutte le parti in causa, ma siamo sicuri che la tristezza sarà molto maggiore, il giorno che dovessimo vedere Belen scendere di casa e in strada, ad attenderla, il nulla.
Belen più che andare in terapia - che potrà anche farle bene, ma secondo noi non basta - dovrebbe vedersi un bellissimo classico del cinema americano, firmato da Billy Wilder. Si intitola "Viale del Tramonto", ed è la storia di una grande diva del muto, la 50enne Norma Desmond, che vive come una reclusa in una villa, con la sola compagnia del maggiordomo (un immenso Erich von Stroheim), dopo che il suo astro è tramontato. Ecco, Belen non ha, finora, nemmeno la consolazione di un maggiordomo come von Stroheim, né crediamo che Corona, ad esempio, si adatterebbe alla parte. Ma stia sicura, il Viale del Tramonto, prima o poi, arriva per tutti.
CONSIGLIO DA AMICI
Non è una maledizione questa che lanciamo, attenzione, è un consiglio amichevole. Un invito a soppesare meglio le ragioni sue e quelle dei fotografi, e a guardare con maggiore senso della realtà la sua condizione. E a domandarsi come mai altre star, molto più brillanti e, ci perdoni Belen, più meritevoli di lei, sopportino la celebrità che contribuisce al loro fulgore con molto maggiore equilibrio. Altrimenti sì, si ritiri in campagna, faccia come fece Lucio Battisti. Di nuovo, non per essere sgradevoli, ma solo obiettivi: crediamo che non vi resisterebbe più di pochi giorni, senza essere braccata dai suoi odiati benefattori, i fotografi.
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