
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…
Antonio Dipollina per la Repubblica
Il balsamo dello share alto in prima serata, mai seguito dalla domanda “Ma perché metà dei telespettatori almeno non dovrebbe guardare Sanremo?”, anestetizza ancora di più tutto e tutti. Ormai si scivola verso sabato ed era già tutto previsto, se a un certo punto Totti dice Sciopé leggendo Cheope diventa un’apoteosi. Bene così.
- Essendo l’edizione 67 significa che si celebra il 67 anniversario della prima volta in cui ci si è lamentati che Sanremo non sta dentro la modernità della musica e dei tempi e che non sia uno spettacolo fantasmagorico ma che, al massimo, se ogni tanto succede qualcosa di molto carino meglio, altrimenti fa lo stesso.
- Ma l’inquietudine che mette lo spot del nuovo Montalbano con Catarella volante? Ma si spaventa la gente così? Dite subito che sono nuovi episodi ma fatti come i precedenti, grazie.
- “Questo è un giornalista cinese a Sanremo, pensate, i cinesi. Quanti siete, un miliardo? E 300 milioni? Ecco, se solo la metà guardasse Sanremo, pensate l’audience, altro che il 51 per cento, sarebbe al mille per cento”. (Al Bano, La Vita in diretta, Rai1)
2. CLASSIFICA CARISMA: IL LABRADOR DI AMATRICE MEGLIO DI BOVA
Alessandra Menzani per Libero Quotidiano
CARLO CONTI - RAOUL BOVA - MARIA DE FILIPPI
10) Il buonismo di Mollica, inviato del Tg1 a Sanremo, è una delle rare certezze della vita. «L' emozione di Tiziano Ferro è così forte per la sua interpretazione di Tenco che non ha concesso interviste prima dello show», dice per giustificare il bidone.
9) Vietato morire di Ermal Meta. A occhio e croce la canzone, inno di ribellione alla violenza, è la più bella del Festival.
8) Maria De Filippi narratrice. La co-conduttrice di Sanremo prende parola e racconta la storia vera di bullismo. Ed è subito C' è posta per te.
7) Cristina Parodi. La più elegante di tutte, con abito giallo in prima fila all' Ariston.
7ex aequo) Caterina Balivo. Tweetta contro la Leotta («Non può parlare di privacy una con quel vestito lì») ma poi chiede scusa.
6) Maurizio Crozza non faceva tanto ridere, ma una cosa sacrosanta l' ha detta: lavorare gratis non è giusto. Risolto il «giallo-diretta»: la sua video copertina non è registrata?
5) Al Bano. Non era il solito Al Bano. Forse era ancora provato dopo il doppio infarto che lo ha colpito a dicembre: la sua voce era meno potente e infatti, stranamente, all' Ariston non ha rotto nessun timpano.
4) Le star. Girando per le vie di Sanremo, si nota che davanti agli alberghi dove alloggiano i vip, laddove c' erano masse ululanti, bivaccano al massimo 3 o 4 fan. A esagerare.
3) La tinta di Ron, al secolo Rosolino Cellamare. A metà strada tra il color della polenta e l' arancione di Donald Trump.
2) Michele Zarrillo, invecchiando, sta pericolosamente assomigliando a Romano Prodi.
1) Le facce (così le immaginiamo) dei vari Adinolfi e Giovanardi alla vista del balletto super «gayo» di Ricky Martin, ospite della prima serata.
0) Raoul Bova, lesso come non mai. Aveva più carisma il labrador della protezione civile.
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