
DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE…
“C’È UN’ATTITUDINE PUNITIVA ALL’ORGASMO, SI RIFIUTA DI PARLARE DEGLI ORGANI SESSUALI COME OGGETTO DI PIACERE” – CAMILA RAZNOVICH VA IN SCENA A TEATRO CON UNO SPETTACOLO IN CUI PARLA DEI TABÙ DEL SESSO: “QUANDO LA MAMMA DI UN MASCHIO TROVA LA PORTA CHIUSA NE VA TUTTA FIERA. LA FEMMINA CHE SI MASTURBA OSCILLA TRA LA MALATA DI MENTE, LA SPOSTATA E LA MANIACA. ANCHE L’OMOSESSULITÀ MASCHILE: LA PENETRAZIONE NON VIENE ACCETTATA FACILMENTE. L’OMOSESSUALITÀ FEMMINILE INVECE È LIQUIDATA CON UNA FRASE: È UNA FASE” – LE MOLESTIE A 8 ANNI, IL SUCCESSO A 20 ANNI CON MTV: “SONO EGOCENTRICA. LA MIA CARRIERA ERA UN BLUFF: NON HO UNA LAUREA, MI È ANDATA DI CULO, C’È STATA ANCHE UNA BUONA DOSE DI CIALTRONERIA. NEL 1995 GUADAGNAVO L'EQUIVALENTE DI 10 MILA EURO E AVEVAMO L'AUTISTA…”
Estratto dell’articolo di Renato Franco per il “Corriere della Sera”
Da Loveline a Lovelive , dalla tv al teatro. A più di 20 anni da quel programma che ha segnato un decennio, Camila Raznovich va in scena (sabato 25 ottobre al Lirico di Milano) con uno spettacolo-evento dove torna a parlare di sesso. Al suo fianco sul palco Maurizio Bini, un’autorità in ginecologia e sessuologia. […]
Quali sono i tre tabù più radicati nel sesso?
«Il primo è la masturbazione femminile. Quando la mamma di un maschio trova la porta chiusa ne va tutta fiera. La femmina che si masturba oscilla tra la malata di mente, la spostata e la maniaca».
Il secondo?
«L’omosessualità maschile: la penetrazione non viene accettata facilmente. L’omosessualità femminile invece è liquidata con una frase: è una fase, vuole tanto bene alla sua amica».
Il terzo?
«Il sesso orale e la masturbazione praticata all’altro. In generale c’è un’attitudine punitiva all’orgasmo, si rifiuta di parlare degli organi sessuali come oggetto di piacere. L’idea del fare l’amore, in questa cultura così fortemente cattolica, si giustifica con l’atto di procreare. A 16 anni bisognerebbe fare altri discorsi: fai l’amore per godere».
L’educazione sessuale nelle famiglie?
«Il tenore è deprimente: “Ho messo una scatola di preservativi nella valigia dei ragazzi” è il massimo del uau».
Il risultato?
«L’assenza di educazione sentimentale ha portato a un aumento dei femminicidi nel nostro Paese e a una diminuzione dell’età in cui vengono commessi. In più si aggiunge un nuovo fenomeno portato dai social che è il revenge porn. Non voglio dare lezioni, ma mi fa paura».
Un tempo era meglio?
«Sono stata molestata a otto anni, fuori da scuola c’era sempre il maniaco che ce lo faceva vedere, sul tram quelli che si strusciavano: forse è cambiata l’attitudine e la protezione dei genitori».
Sesso e sentimenti: nella sua vita ha avuto più fortuna o più corna?
«Io vivo nell’illusione di non essere mai stata tradita e se lo sono stata va bene non saperlo, cioè non sono quella che va a indagare. Il mio problema è che sono molto romantica, l’asticella dell’adrenalina deve rimanere molto alta».
[…] È nata per caso in Italia da genitori di Buenos Aires, mamma di origini italiane e papà di origini russo-ebraiche. Le elementari tra Milano, Londra e l’India, perché i suoi erano seguaci di Osho. L’adolescenza spesa tra gli hippies dell’ashram di Pune e il severo liceo Beccaria di Milano. Un tumulto di contraddizioni.
«Hippie e borghese. Bambina “no rules” e poi mamma spietata».
È severa con le sue figlie?
«Sono la mamma più severa di tutto il quartiere. Per me non esistono le paghette. Non ti premio perché vieni promossa, è il minimo che tu debba fare».
[…] È cresciuta senza regole fino ai 10 anni. Cosa le dava fastidio di quella vita nomade?
«L’ho capito dopo. Al momento era solo tutto bello. I genitori non ci rompevano le scatole, non avevamo paletti, sembrava un parco giochi. Quando cresci capisci che c’era una dose di irresponsabilità e di immaturità da parte di adulti che hanno messo a rischio la vita di tanti ragazzini. Più che fastidio è arrivato un totale rifiuto».
Quando l’ha capito?
«Quando sono diventata mamma. Pensavo: ma cosa diavolo avevano in testa i miei genitori? Potevi fumare, potevi stare sveglia fino alle tre del mattino, l’anarchia totale affidata all’autogestione del bambino».
[…] Quanto è egocentrica da 1 a 10?
«Un bel 12. Mi aspetto sempre di essere io al centro dell’attenzione, è diventata anche una sfida, in qualunque contesto. Ma ho grandissima consapevolezza di questa perversione mentale».
Altra contraddizione: fa meditazione, ma anche tv («Kilimangiaro» su Rai3), due attività agli opposti.
«E invece non è vero: non c’è nulla come la diretta tv o la meditazione sull’Himalaya che ti porti al qui e ora, a stare nel momento presente. Ma non sono una brava meditatrice e mi viene molto meglio in tv rispetto al post yoga quando mi metto a pensare a cosa prendere al supermercato».
Tutto è cominciato con un provino a Mtv.
«Lo dico sempre anche alle mie figlie: la mia carriera a Mtv è iniziata con un bluff, avevo 19 anni ed è un bluff che dura da 30». […]
C’è una dose di cialtroneria?
«Totalmente. A tutti noi è andata molto bene. A Roma dicono: “Ma magari ci cascano”. Ecco, ci sono cascati. Non ho la laurea, mi è andata un po’ di c... e non me lo devo mai dimenticare. Mi aspetto che le mie figlie prendano come minimo due lauree e abbiano dei mestieri veri».
[…] Anni 90, Mtv, la novità dei vj: si è mai montata la testa?
«All’inizio sì. Nel 1995 guadagnavo intorno ai 10 mila euro al mese di oggi. Un botto. Avevamo l’autista. Difficile mantenere i piedi per terra».
Il regalo che si è fatta?
«Questo. Un Rolex pagato tremila sterline. E poi la casa a Londra. Per l’orologio mi batteva il cuore, ero emozionata, un po’ anche mi vergognavo. Non avevo mai avuto un oggetto mio neanche all’epoca dei paninari quando sognavo la borsa Naj Oleari e le Timberland ma figurarsi mia madre. Cercavo disperatamente di entrare nella borghesia milanese dopo dieci anni da hippie: soffrivo di non appartenere a un branco, di non omologarmi, anche se poi è stata la mia grande ricchezza».
Camila Raznovich
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CAMILA RAZNOVICH
camila raznovich antinori 02
034 raznovich camila; alf 1747
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Camila Raznovich
Camila Raznovich
Camila Raznovich
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