2025cannes

LA CANNES DEI GIUSTILA VERA NOTIZIA È CHE VEDREMO ELODIE SULLA MONTÉE DES MARCHES DI CANNES. ALTRO CHE SANREMO. E’ COPROTAGONISTA ASSIEME A VALERIA GOLINO E MATILDA DE ANGELIS DI “FUORI” DI MARIO MARTONE. È L’UNICO FILM ITALIANO SCELTO PER IL CONCORSO. COME OGNI ANNO, ANCHE STAVOLTA NON È CHE CANNES SIA STATA MOLTO GENEROSA COL NOSTRO CINEMA - VA UN PO’ MEGLIO NELLA RASSEGNA PARALLELA “UN CERTAIN REGARD”, DOVE I FILM ITALIANI IN CONCORSO SONO DUE. “TESTA O CROCE?”, DI ALESSIO DE RIGHI E MATTEO ZOPPIS E IL PIÙ MISTERIOSO “LE CITTÀ DI PIANURA” DI FRANCESCO SOSSAI… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

elodie matilda de angelis valeria golino fuori

 

La vera notizia è che vedremo Elodie sulla montée des marches di Cannes. Altro che Sanremo. E’ coprotagonista assieme a Valeria Golino e Matilda De Angelis di “Fuori”, il nuovo film di Mario Martone, tratto da un romanzo di Goliarda Sapienza sulla sua esperienza in carcere. In concorso. Anche se è l’unico film italiano scelto per il concorso. Sì. Come ogni anno anche stavolta non è che Cannes sia stata molto generosa col nostro cinema.

 

nadia tereszkiewicz alessandro borghi in testa o croce?

Va un po’ meglio nella rassegna parallela “Un Certain Regard”, dove i film italiani in concorso sono due. “Testa o croce?”, di Alessio De Righi e Matteo Zoppis, i registi del molto apprezzato “Re Granchio”, con Alessandro Borghi, Nadia Tereszkiewicz, il grande Gianni Garko già Sartana e John C. Reilly, cioè la vera storia di Buffalo Bill che arriva in Italia e si scontra con i nostri butteri (ma su chi vinse ci sono testimonianze discordanti…).

 

pierpaolo capovilla, sergio romano e filippo scotti, le citta di pianura

E il più misterioso “Le città di pianura” di Francesco Sossai, road movie nella pianura veneta di due cinquantenni ‘mbriaconi in cerca dell’ultimo bicchiere in giro da bar a bar. Protagonisti sono Pierpaolo Capovilla e Sergio Romano. Per il resto Cannes 2025 presenta, oltre all’apertura francese al femminile con “Partir un jour”, opera prima di Amelie Bonnin con Juliette Armanet, Bastien Bouillon, François Rollin, e qualche filmone hollywoodiano fuori concorso come “Mission: Impossible. The Final Reckoning” di Christopher McQuarrie con Tom Cruise, una solida scelta di film da festival piuttosto prevedibili.

the phoenician scheme

 

L’ultimo Wes Anderson, “The Phoenician Scheme” con Benicio Del Toro, Bill Murray, Tom Hanks, Charlotte Gainsbourg e una marea di attori famosi in piccoli ruoli. “Alpha”, il nuovo film di Julia Ducournau, la regista premiata con la Palma d’Oro per lo svalvolato e turbofemminista “Titane” con Tahar Rahim, Golshifteh Farahani e Mélissa Boros, “The Mastermind” di Kelly Reichardt, beniamina di tutti i festival, con l’emergente Josh O’Connor, che troviamo anche assieme a Paul Mescal in “The History of Sound” di Oliver Hermanus.

connemara

Tutti e due film sono targati Mubi, molto cresciuta rispetto a un paio d’anni fa, che ne ha ben tre in concorso e uno a “Un Certain Regard”, “My Father’s Shadow” di Akinola Davies Jr. Molte le registe scelte per il concorso, come Hafsia Herzi, oltretutto francese ma di padre tunisino e madre algerina, che presenta “La Petite Dernière”, tratto dal libro di Fatima Daas.

 

Moltissimi i film francesi, come ogni anno, sparsi ovunque. Sia in concorso, come “Jeunes méres”, grande ritorno dei Dardenne sia a Cannes Première, come “La femme la plus riche du monde” di Thierry Klifa sul caso L’Oreal con Isabelle Huppert, Laurent Lafitte, Marina Fois e Raphaël Personnaz, o come “Vie privée” di Rebecca Zlotowki con Jodie Foster, Isabelle Huppert , Virginie Efira e Laurent Lafitte o “Connemara” di Alex Lutz dal romanzo di Nicolas Mathieu con Mélanie Thierry e Bastien Bouillon.

joaquin phoenix eddington

 

Molto atteso “Eddington” di Ari Aster, il regista del non capito “Beau ha paura”, dove troviamo ancora Joachin Phoenix, ma anche Emma Stone, Pedro Pascal e Austin Butler. Tutto costruito sul personaggio di uno sceriffo del New Mexico che ha delle ambizioni da soddisfare. La Spagna ha in concorso ben due film, non accadeva dal 2009, “Sirat” di Oliver Laxe con Sergi Lopez e Bruno Nunez, padre e figlio alla ricerca di una ragazza perduta nelle montagne dopo un rave, e “Romería” di Carla Simon.

 

la ola

Il Giappone vanta in concorso “Renoir” di Chie Hayakawa, la regista di “Plan 75”, con Suzuki Yui, Ishida Hikari, Nakajima Ayumu, “A Pale View of Hills” di Ishikawa Kei con Hirose Suzu e Nikaido Fumi a “Un Certain Regard” e alle proiezioni di mezzanotte “#Exit8” di Kawamura Genki. Il Sudamerica è rappresentato da un film brasiliano in concorso, “The Secret Agent” di Kleber Mendonça Filho con Wagner Moura, ambientato nella Recife del 1977, e da due film cileni, uno a Un Certain Regard”, “La misteriosa mirada del Flamenco” di Diego Céspedes, e uno, “La Ola” di Sebastián Lelio a Cannes Premiere.

 

urchin

Molto attesi anche “Sentimental Value” di Joachim Trier con Stellan Skarsgard, Renate Reinsve e Elle Fanning, “Nouvelle Vague” di Richard Linklater.  Tra le stravaganze delle proiezioni di mezzanotte segnalo “Sons of the Neon Night” di Juno Mak, con Takeshi Kaneshiro, Sean Lau, Tony Leung. Se l’opera prima di Kristen Stewart, data per sicura a Cannes, non compare nella selezione ufficiale, abbiamo per due opere prime di attori famosi, quello di Scarlett Johansson a “Un Certain Regard” “Eleanor the Great” con la June Squibb di “Nebraska”, oggi 95enne, e quello di Harris Dickinson, “Urchin”, con Frank Dillane e Megan Northam.

 

aisha can't fly away

Occhio anche a “Splitsville” di Michael Angelo Covino con le bellissime Dakota Johnson e Adria Arjona, Kyle Marvin, David Castañeda e O-T Fagbenle. Occhio all’egiziano Tarik Saleh, il regista di “La cospirazione del Cairo”, che presenta un altro film politico, “Les Aigles de la République”, dove l’attore più amato d’Egitto accetta di recitare in un film seguito dalle più alte cariche del paese. Per una volta non ci saranno troppo proteste riguardo il cinema africano, visto che a “Un Certain Regard”, troviamo anche due opere prime, “My Father’s Shadow” del nigeriano Akinola Davies Jnr con Sope Dìrísù sulle elezioni del 1993, e “Aisha Can't Fly Away” dell’egiziano Morad Mostafa.

 

denzel washington highest 2 lowest

Ovvio che se dai una Palma d’Oro d’onore a Robert De Niro ti aspetti come minimo un “Fuck Trump” come accadde qualche anno fa agli Oscar. Sarà un evento anche il documentario, fuori concorso, di Andrew Dominick su Bono, “Bono: Stories of Surrender”. Viene dato come il film più queer della rassegna, “Pillon”, opera prima di Harry Leighton con Harry Melling e Alexander Skarsgaard come motocilista gay.

 

marcel et monsieur pagnol

E ci si aspetta molto dal nuovo cartone animato del sofisticato Sylvain Chomet, “Marcel et Monsieur Pagnol”, che dovrebbe fare per Pagnol, quello che fece per Jacques Tati. Spike Lee, che aveva un film pronto, “Highest 2 Lowest” con Denzel Washington, pur non nominato in conferenza stampa, verrà sicuramente aggiunto in questo giorni, ha detto lo stesso regista.

 

FESTIVAL DI CANNES 2025: IL CONCORSO

•          The Phoenician Scheme di Wes Anderson

•          Eddington di Ari Aster

•          La maison maternelle di Jean-Pierre and Luc Dardenne

•          Alpha di Julia Ducournau

•          The History of Sound di Oliver Hermanus

•          La petite dernière di Hafsia Herzi

•          Renoir di Chie Hayakawa

•          Sirat di Oliver Laxe

•          Nouvelle Vague di Richard Linklater

•          Two Prosecutors di Sergei Loznitsa

•          Fuori di Mario Martone

•          The Secret Agent di Kleber Mendonça Filho

•          Dossier 137 di Dominik Moll

•          A Simple Accident di Jafar Panahi

•          The Mastermind di Kelly Reichardt

•          Les aigles de la République di Tarik Saleh

•          Sound Of Falling di Mascha Schilinski

•          Romería di Carla Simon

•          Sentimental Value di Joachim Trier

 

FUORI CONCORSO

•          Partir un jour di Amelie Bonin (film d'apertura)

•          Mission: Impossible – The Final Reckoning di Christopher McQuarrie

•          Vie Privée di Rebecca Zlotowski

 

UN CERTAIN REGARD

•          The Mysterious Gaze of the Flamingo di Diego Céspedes

•          My Father’s Shadow, Akinola Davies Jr

•          Urchin di Harris Dickinson

•          Meteor di Hubert Charruel

•          L’inconnu de la Grande Arche di Stéphane Demoustier

•          Eleanor The Great di Scarlett Johansson

•          A Pale View of Hills di Kei Ishikawa

•          Pillion di Harry Lighton

•          Once Upon A Time In Gaza di Tarzan Nasser and Arab Nasser

•          Aisha Can’t Fly Away di Morad Mostafa

•          Testa o croce? di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis

•          Le città di pianura di Francesco Sossai

 

CANNES PREMIERE

•          Amrum di Fatih Akin

•          Splitsville di Mike (Michael Angelo) Corvino

•          The Disappearance of Josef Mengele di Kirill Serebrennikov

•          Orwell di Raoul Peck

•          The Wave di Sebestian Lelio

•          Connemara di Alex Lutz

 

SPECIAL SCREENINGS

  • Stories of Surrender di Bono
  • The Magnificent Life of Marcel Pagnol di Sylvain Chomet
  • Exit 8 di Genki Kawamura
  • Dolloway di Yann Gozlan

 

MIDNIGHT SCREENINGS

•          Songs Of The Neon Night di Juno Mak

•          Dalloway di Yann Gozlan

 

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