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LA ‘CARTA BIANCA’ DELL’USATO SICURO - SILURATA DA RENZI AL TG3, RICHIAMATA PER SALVARE LA SERA DEL MARTEDÌ, LA BERLINGUER SI VENDICA INVITANDO D’ALEMA - CESTINATE TUTTE LE IDEE DELLA BIGNARDI, CHE ORMAI SI VEDE POCHISSIMO A VIALE MAZZINI (ALLA CONFERENZA STAMPA BIANCA L'HA PURE BACCHETTATA)

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DAGONOTA

Ieri, alla conferenza stampa, Bianca Berlinguer ha smentito la Bignardi sul titolo del programma. "Vuoto Daria"i lo ha lanciato come "Cartabianca a colori", Bianca l'ha corretta davanti a tutti e ha detto: no si chiamerà ''Cartabianca'', abbiamo cambiato idea ma tu non lo sapevi...

La Bignardi era collegata da Milano, nelle ultime tre settimane e' venuta a Roma in ufficio appena due volte.

 

 

Paolo Scotti per il Giornale

 

bianca berlinguer con massimo d alemabianca berlinguer con massimo d alema

Da «licenziata» del Tg3 a «salvatrice» dell' informazione di Raitre: un bel salto, per Bianca Berlinguer. Non può dirlo ma certo deve gustarsi un bel senso di rivincita, la giornalista che, pochi mesi dopo essere stata congedata dalla testata di rete, è stata chiamata dal direttore Daria Bignardi a rimediare al flop che la rete stessa s' era procurata con Politics di Gianluca Semprini, chiuso in anticipo per reiterata latitanza d' ascolti. E così, da stasera alle 21,15 il #cartabianca della Berlinguer, già striscia preserale di buon successo, diventa anche talk politico con cui dichiara la Bignardi - «speriamo di ricostruire un rapporto col pubblico del martedì sera».

MATTEO RENZI BIANCA BERLINGUERMATTEO RENZI BIANCA BERLINGUER

 

Già: perché se la giornalista torna sugli allori, il direttore deve andare a Canossa. «Inutile nasconderlo: l' esperienza del formato breve e del volto nuovo di Politics non è stata felice. Era troppo audace. E in ogni caso la decisione di chiuderla in anticipo s' è imposta da sé». Dietrofront verso un volto noto e verso le tre ore di quel «talk lenzuolo» (come la Bignardi lo definiva) che prima era «logoro e frequentato solo in Italia» ma che ora, dimostrato che il pubblico continua a gradirlo, viene chiamato «necessità di tempi più distesi».

 

Sorpresa e spiazzata dal ricorso alle sue arti, la Berlinguer afferma che il #cartabianca serale (la striscia verrà mantenuta) «non sarà un talk show di quelli con cinque-sei ospiti che si urlano addosso, ma sarà diviso in tre sezioni, su un unico filo conduttore».

BIANCA BERLINGUERBIANCA BERLINGUER

 

La prima sezione sarà un «faccia a faccia» (due solo per la prima puntata: con Massimo D' Alema e con un esponente dei Cinque Stelle); la seconda sarà un «duello» fra due rappresentanti di opinioni contrapposte (nella prima puntata Maurizio Landini e Guido Martinetti, sul tema del lavoro); la terza sarà «più leggera, con un personaggio non politico, della cultura o dello sport, del quale si ripercorrerà la storia».

 

Primo in lista: Fiorella Mannoia. E ora che Raitre è corsa ai ripari, ci si chiede: quanto tempo verrà dato al nuovo talk per dimostrarsi valido? «Penso a quei poveretti massacrati dopo che solo la prima puntata è andata male fa gli scongiuri la Berlinguer - Noi partiamo a stagione quasi finita, e dovremmo andare avanti fino a giugno. Il tempo per capire se funzioniamo c' è».

FIORELLA MANNOIAFIORELLA MANNOIA